Con
lettera datata 24/3/2015 il Sindaco Montebello ha informato i genitori che
utilizzano il servizio della mensa scolastica che a partire dal 1/4/2015 e fino
al termine dell’anno scolastico i pasti non saranno più preparati nei locali
della cucina inserita nella scuola di Palvotrisia, ma “attraverso pasti veicolati dal centro di cottura “l’Apuano” sito in
Carrara”.
Questa
decisione è stata presa dall’attuale gestore, la cooperativa CIR Food di Reggio
Emilia, a seguito di un infortunio sul lavoro occorso ad una propria dipendente
e comunicata all’Amministrazione Comunale con due lettere datate 17 e 19/3/15.
Il Sindaco, dopo aver respinto ogni responsabilità del Comune sull’infortunio,
si limitava a richiedere una proroga rispetto all’iniziale data di chiusura
(23/3/15) e di fatto prendeva atto delle decisioni autonomamente assunte dal
gestore.
Con
questa decisione il servizio mensa, a suo tempo appaltato nel luglio 2006 alla
cooperativa CIR Food in esito alla gara di appalto, subiva l’ennesima
variazione, trasformando radicalmente e definitivamente l’originario servizio
appaltato.
A
questo punto occorre rivalutare e rivedere la complessiva e lunga gestione
operata dalla cooperativa CIR Food relativa al servizio pasti per le scuole
presenti nel territorio comunale.
a)
Infortuni sul
lavoro.
Al recente incidente sul lavoro si deve sommare analogo infortunio occorso
circa due anni fa; questi incidenti devono fare riflettere poiché appare strano
questa situazione in rapporto alla circostanza che le strutture sono nuove, in
quanto i locali sono stati recentemente costruiti (2002-2005) e il
completamento della realizzazione del Centro di produzione pasti era oggetto
anche dell’appalto affidato a CIR nel 2006 (base € 130.000, aggiudicato con
ribasso a € 100.000). Dunque, occorre avere una precisa valutazione su questi
incidenti sul lavoro, nonché una dettagliata relazione su come è stato
costruito e attrezzato il Centro di produzione pasti e perché in tale recente
opera si sono verificati ben due incidenti sul lavoro che rendono necessari ulteriori
nuovi lavori di adeguamento dei locali stessi.
b)
Durata
dell’appalto.
L’iniziale appalto aveva una durata di sei anni, quindi essendo
l’aggiudicazione della gara avvenuta con determina 1/230 datata 11/6/2006,
conseguentemente la sua
efficacia veniva meno in data 30/6/2012. Con delibera della Giunta Comunale (n. 31 del 30/5/12) questo appalto veniva prorogato fino al 31/12/12 in attesa di predisporre atti utili al successivo nuovo affidamento. Questo appalto subiva una seconda proroga fino alla fine dell’anno scolastico 2012/13 (delibera di Giunta n. 71 del 28/12/12) per studiare un possibile utilizzo della cucina di Palvotrisia anche per le scuole del Comune di Ortonovo (lettera del Sindaco di Ortonovo del 14/12/12). Una terza proroga avveniva nel 2013 (delibera di Giunta n. 75 del 28/8/13) sempre con la motivazione di pervenire ad una unica gara di appalto con il Comune di Ortonovo. Una quarta proroga (con delibera di Giunta n. 96 del 12/9/2014) portava l’efficacia dell’appalto al 30/6/2015 sempre con la medesima motivazione di organizzare un appalto congiunto con il Comune di Ortonovo. In conclusione l’iniziale appalto di sei anni è diventato, con le proroghe, di ben nove anni. Con tali proroghe (in particolare con la seconda, la terza e la quarta) abbiamo la sensazione che la Giunta Comunale abbia superato le normali procedure che regolano l’affidamento a terzi dei servizi comunali e ci domandiamo se siano stati lesi i principi di concorrenza e di par condicio, nonché le regole della evidenza pubblica. Su tali questioni si desidera una puntuale risposta di merito da parte del Sindaco, prima di valutare ulteriori specifiche iniziative.
efficacia veniva meno in data 30/6/2012. Con delibera della Giunta Comunale (n. 31 del 30/5/12) questo appalto veniva prorogato fino al 31/12/12 in attesa di predisporre atti utili al successivo nuovo affidamento. Questo appalto subiva una seconda proroga fino alla fine dell’anno scolastico 2012/13 (delibera di Giunta n. 71 del 28/12/12) per studiare un possibile utilizzo della cucina di Palvotrisia anche per le scuole del Comune di Ortonovo (lettera del Sindaco di Ortonovo del 14/12/12). Una terza proroga avveniva nel 2013 (delibera di Giunta n. 75 del 28/8/13) sempre con la motivazione di pervenire ad una unica gara di appalto con il Comune di Ortonovo. Una quarta proroga (con delibera di Giunta n. 96 del 12/9/2014) portava l’efficacia dell’appalto al 30/6/2015 sempre con la medesima motivazione di organizzare un appalto congiunto con il Comune di Ortonovo. In conclusione l’iniziale appalto di sei anni è diventato, con le proroghe, di ben nove anni. Con tali proroghe (in particolare con la seconda, la terza e la quarta) abbiamo la sensazione che la Giunta Comunale abbia superato le normali procedure che regolano l’affidamento a terzi dei servizi comunali e ci domandiamo se siano stati lesi i principi di concorrenza e di par condicio, nonché le regole della evidenza pubblica. Su tali questioni si desidera una puntuale risposta di merito da parte del Sindaco, prima di valutare ulteriori specifiche iniziative.
c)
Motivazioni delle
proroghe.
A parte la prima proroga che appare conforme alle norme contenute nell’appalto,
le successive proroghe sono state concesse con una più o meno identica
motivazione: organizzare un appalto congiunto con il Comune di Ortonovo. Appare
strano che per realizzare un appalto congiunto con Ortonovo non siano bastati
ben 40 mesi (tutto l’anno 2013, 2014 e questi mesi del 2015), quando nella
prima proroga era stato affermato di voler procedere ad un nuovo appalto entro
il 31/12/12. Inoltre è strano la ricerca di una gestione congiunta quando le
varie associazioni di servizi sorte tra i due Comuni di Ortonovo e Castelnuovo
Magra sono state pochi mesi dopo disdettate reciprocamente dai due Comuni.
Dunque, tale motivazione appare strana e, pertanto, si richiede al Sindaco di
spiegare in dettaglio queste vicende e queste motivazioni.
Euro Mazzi - Maria Luisa Isoppo - Giorgio Salvetti - Francesco Baracchini
d)
Condizioni
dell’appalto.
Già durante la vigenza ordinaria dell’appalto (2006-2012) il servizio ha subito
varie modifiche dovute in parte alla chiusura della scuola di Canale e di
Colombiera, ma ci pare che si siano verificate anche delle variazioni specifiche
del servizio (per esempio il numero dei pasti saliti dai 45.558 del 2006 ai
60.000 del 2014. Occorre, quindi, avere dal Sindaco una dettagliata relazione
in merito ai pasti effettivamente erogati, alle variazioni del servizio e delle
condizioni di appalto, nonché chiarezza su quanto è stato erogato al gestore,
quanto è stato incassato dal Comune e quanto è rimasto in carico al bilancio
Comunale in questi anni (2006-2012 e 2013-2015).
Per
quanto sopra riportato, constatata la particolare urgenza di definire la
situazione dell’appalto del servizio mensa per le scuole comunali anche ai fini
di tutela sia degli stessi utenti che del Comune, nonché degli operatori
coinvolti nelle lavorazioni, anche al fine di sollecitare iniziative deliberative
conseguenti, i sottoscritti consiglieri comunali nell’espletamento delle
proprie competenze di controllo
politico amministrativo ai sensi dell'art. 42, comma 1 del Tuel, richiedono
l’urgente convocazione
del consiglio comunale essendo gli stessi un quinto dei consiglieri, ai sensi
dell'art. 39, comma 2, del D.Lgs 267/2000, con il seguente Ordine del Giorno:
1)
Esame
e discussione del presente documento relativo al servizio mensa per le scuole
comunali;
2)
Risposte
del Sindaco alle suindicate domande e relativa discussione;
3)
Assunzioni
di ordini del giorno per impegnare la Giunta Comunale ad attivare eventuali
iniziative in merito sulla base delle problematiche emerse sia dalle risposte
del Sindaco che dalla discussione in merito, compresa l’istituzione di una commissione
di inchiesta nel caso emergessero eventuali problematiche e/o irregolarità.
I Consiglieri
Comunali:Euro Mazzi - Maria Luisa Isoppo - Giorgio Salvetti - Francesco Baracchini
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