AL SINDACO DEL
COMUNE DI CASTELNUOVO
MAGRA - Da
varie settimane riceviamo notizie relative ad incontri tra la Giunta Comunale e
i proprietari di alcuni dei distretti di trasformazione lungo la via Aurelia;
molte e contrastanti sono le voci che circolano sulle varie ipotesi
realizzative e sugli accordi raggiunti.
In
particolare, i distretti di trasformazione maggiormente interessati
risulterebbero essere quelli A e B, cioè relativi all’area ex Filippi e
l’antistante area tra la via Aurelia e la ferrovia.
Le
Norme del PUC 2001, pur stabilendo per ogni distretto di trasformazione gli
indici urbanistici edilizi, le destinazioni d’uso ed i vincoli lasciano ampi
margini di flessibilità e di possibili variazioni; prevedono altresì per la
loro attuazione la presentazione di Progetti Urbanistici Operativi (PUO) che
devono essere approvati dal Consiglio Comunale.
Inoltre,
per quelli in oggetto i soggetti attuatori, singolarmente o riuniti tra loro, dovranno
farsi carico, in sede di prima attuazione tramite PUO, di uno specifico studio del
sistema della mobilità al fine di risolvere l’interconnessione con la Via
Aurelia in relazione alle ipotesi di intervento previste nei due distretti dal
PUC.
Risulta evidente come sia necessario uscire dalle “fantasie” per informare in maniera più dettagliata e precisa i consiglieri comunali, poiché i distretti di trasformazione interessati risultano di particolare interesse sia per la popolazione che per l’impatto sull’ambiente e sulla viabilità della Via Aurelia.
Risulta evidente come sia necessario uscire dalle “fantasie” per informare in maniera più dettagliata e precisa i consiglieri comunali, poiché i distretti di trasformazione interessati risultano di particolare interesse sia per la popolazione che per l’impatto sull’ambiente e sulla viabilità della Via Aurelia.
Si
richiede pertanto una urgente convocazione della commissione consigliare “Territorio
e Ambiente” per una prima informazione e per l’avvio di una doverosa e
necessaria riflessione in proposito, anche al fine di evitare di ritrovarsi una
eventuale convocazione del Consiglio Comunale su queste problematiche, avendo
poi poco tempo non solo per esaminare la documentazione, ma per dibattere adeguatamente
le problematiche che inevitabilmente potrebbero suscitare questi progetti.
Nel
caso in cui, oltre agli incontri più o meno in-formali fossero già stati
presentati specifici progetti se ne chiede urgentemente la consegna completa di
una loro copia, proprio al fine di evitare di ritrovarsi nella spiacevole
situazione di dover prendere decisioni con poco tempo a disposizione. In
quest’ultimo caso, gradiremmo altresì di conoscere l’iter procedurale adottato
e le problematiche eventualmente emerse.
Al
contempo si ricorda che, nonostante le promesse, non ci pare che i lavori di
predisposizione della proposta di revisione e di adeguamento del PUC 2001
stiano procedendo in modo adeguato, confermando l’ipotesi da tempo da noi avanzata
dell’ennesimo tentativo di andare alle prossime elezioni del 2019 con il PUC
“aperto”, cioè soggetto alle richieste degli interessati proprio nel periodo
pre-elettorale.
Si
invita, comunque, il Sindaco a riferire in proposito al primo Consiglio
Comunale utile.
I
Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi -
Maria Luisa Isoppo - Giorgio Salvetti -
Francesco Baracchini
*******
Alcune
considerazioni a margine dell’interpellanza inviata al Sindaco con l’invito a
fare chiarezza e a discuterne in maniera approfondita, perché occorre essere chiari e consapevoli.
Art. 11 - Distretti di trasformazione PUC 2001 |
Ho
sempre considerato come scelta sbagliata aver previsto una destinazione
commerciale tra quelle possibili nelle aree destinate alla “trasformazione”,
cioè in quelle “parti di territorio
incomplete, irrisolte o in trasformazione ovvero che presentano caratteri di
forte eterogeneità, nei quali sono previsti un sistema complesso di interventi
destinati ad innovare in modo sostanziale l’assetto fisico e funzionale” (così
sono definite queste aree nel comma 1 dell’art. 11 - Distretti di
trasformazione del PUC 2001).
Prima
dell’approvazione del PUC 2001 ho combattuto una battaglia quasi solitaria
contro la previsione di attività commerciali lungo la Via Aurelia, non
tanto e non solo perché avrebbe condizionato (e vanificato) l’esistente Centro Commerciale di Molicciara, ma
soprattutto perché la via Aurelia era già allora (e lo è ancor di più oggi) piena di Centri Commerciali (grandi, medi e piccoli), ognuno dei quali è destinato
a “contendersi” i clienti dell’altro per raggiungere adeguati margini di
guadagno, condannando alla “marginalità”
(se non proprio alla scomparsa) i vari “negozi di vicinato”.
Art. 11 - Distretti di trasformazione PUC 2001 |
Il
PUC 2001 per legge necessitava di “revisione e adeguamento” dopo 10
anni e, pertanto, è dal 2011 che costantemente richiedo di rivedere le
previsioni urbanistiche, tra cui quelle riguardanti la via Aurelia, ma fino ad
oggi la maggioranza PD e il suo Sindaco Montebello hanno nei fatti negato
questa possibilità, limitandosi a qualche incontro nella Commissione
Consigliare apposita … salvo probabilmente “aprire” il cantiere del PUC proprio
in occasione della prossima campagna elettorale del 2019 (come è stato fatto più volte in precedenza … eccetto nel 2014 poiché c'era stato il referendum sulla fusione con Ortonovo).
Previsioni del PUC 2001 |
Concentrare sulla via Aurelia tutte le attività commerciali sta portando alla ulteriore “congestione” del traffico e, soprattutto, alla creazione di un ambiente inquinato (ad esempio per polveri e rumori) assai dannoso per gli abitanti che circondano questa strada statale. Si tratta di problematiche importanti e complesse che vanno adeguatamente valutate.
Allo
stato attuale (… sia ben chiaro ...) qualsiasi proprietario di aree lungo la via Aurelia può
legittimamente chiedere e presentare un progetto a destinazione commerciale, il
quale deve essere “giudicato” in base alle specifiche previsioni del PUC 2001,
oltre a quanto prevede la legislazione vigente; ne consegue che un eventuale progetto non può essere bocciato
se è conforme alla normativa, né possono essere rifiutate “per principio” anche
le eventuali proposte di variazioni o modificazioni se queste restano all’interno
degli ampi margini di “flessibilità” previsti dalle norme vigenti (… bisognava pensarci prima!!!).
Al momento circolano solo "voci" … non abbiamo elementi concreti da valutare (e infatti nell'interpellanza si richiedono chiarimenti ed eventuale documentazione … appunto!), ma pare che nei due distretti suindicati si voglia costruire due nuovi centri commerciali … al momento non abbiamo altri dati e bisogna fermarsi qui.
Al momento circolano solo "voci" … non abbiamo elementi concreti da valutare (e infatti nell'interpellanza si richiedono chiarimenti ed eventuale documentazione … appunto!), ma pare che nei due distretti suindicati si voglia costruire due nuovi centri commerciali … al momento non abbiamo altri dati e bisogna fermarsi qui.
Si
tratta di questioni “delicate” che necessitano di analisi approfondite, di
conseguente dibattito aperto e appassionato, di decisioni da assumere in tempi
rapidi ma senza “fretta” per evitare confusione e vertenze con eventuali
richieste di risarcimento. Ma è necessaria la massima trasparenza e la
disponibilità completa della documentazione … in tempi “congrui”, perché
vogliamo poter esprimere il nostro parere avendo ben chiare le richieste
progettuali avanzate per non doverci basare su “fantasie o voci” …
Euro
Mazzi
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