Dopo
il sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza alla fine di febbraio 2016 di
un’area industriale in via Tavolara nel Comune di Castelnuovo dove sono stati rinvenuti
alcune tonnellate di amianto depositato
in modo inappropriato è stato finalmente portato all’attenzione di tutti il
problema dell’amianto.
Nel
Consiglio Comunale del 5/3/16, su richiesta dei consiglieri Mazzi, Isoppo,
Salvetti e Baracchini si è affrontato il problema dell’amianto presente nelle coperture
di alcuni edifici situati nel territorio comunale e sono stati presi all’unanimità
alcuni precisi impegni.
Tutti
i consiglieri e la Giunta sono stati concordi sulla necessità di avviare un
censimento di tutte le coperture di edifici con cemento-amianto o eternit, con
indicazione dello stato di manutenzione e di eventuale pericolosità per
l’ambiente circostante, invitando i proprietari alle verifiche sulla stato
delle coperture e all’eventuale bonifica.
Noi
continuiamo a seguire la situazione e la sua evoluzione ...
Dopo
una prima verifica gli edifici sul territorio comunale che presentano una
copertura con eternit sono risultati essere quasi una trentina: alcuni
capannoni (zona Tavolara e Paduletti, via Centotetti, lungo via Aurelia),
alcune abitazioni private, due edifici di proprietà comunale, l’ex cinema in
Molicciara, altri sparsi.
Insomma ... non tanti, ma pur sempre un numero significativo, con alcuni edifici in pessime condizioni ... .
Insomma ... non tanti, ma pur sempre un numero significativo, con alcuni edifici in pessime condizioni ... .
Una
volta individuate le concentrazioni di eternit “potenzialmente” più critiche
dovrebbe partire la sollecitazione ai proprietari da parte dell’Amministrazione
Comunale ad effettuare le verifiche sullo stato di manutenzione e di
pericolosità di queste coperture con eventualmente invito a predisporre un
piano di bonifica.
Nel
frattempo, la proprietà del capannone di Tavolara posto sotto sequestro ha presentato
un piano di bonifica che è stato approvato dagli organi competenti e sono
iniziati i lavori di rimozione dell’amianto ritrovato e di bonifica dell’area.
Il
Sindaco si è impegnato a relazionare la Commissione Consiliare Territorio e
Ambiente sul censimento, sullo stato di manutenzione delle coperture in eternit
e sul progredire della bonifica, sui costi e sui tempi della bonifica.
Quindi
la prima fase della “emergenza amianto” è avviata e occorre ora seguire con
attenzione anche la fase conseguente della bonifica definitiva con l’eliminazione
della presenza dell’amianto dal territorio comunale.
Occorrerà
aprire un dibattito e una riflessione in merito alla mancata attenzione su
questo problema in tutti questi anni, poiché la gran parte di queste coperture
sono presenti fin dagli anni ’70.
Se
è, infatti, vero che solo dopo il 1992 è entrata in vigore la normativa che ha
vietato l’utilizzo dell’amianto nelle costruzioni, è risultato che singoli
cittadini, associazioni e alcuni consiglieri comunali avevano in più occasioni
e da tempo sollecitato tutti gli organi interessati per avviare la rimozione
dell’amianto dalle coperture di edifici che risultavano in disfacimento e, quindi,
potenzialmente pericolosi per la salute pubblica.
La
legge n. 257 del 1992 ha classificato i rifiuti di amianto come speciali,
tossici e nocivi e ha riconosciuto i rischi derivanti per la salute dovuti non
solo dall'uso dell'amianto, ma anche dalla dispersione delle fibre
microscopiche di amianto dai materiali che lo contengono all'ambiente. Queste
fibre disperse in aria possono essere inalate dall'uomo e le malattie che ne
conseguono sono, pertanto, associate all'apparato respiratorio e l’amianto è
stato riconosciuto come un cancerogeno certo per l'essere umano e può essere
causa di diversi tipi di tumori.
Soprattutto
si deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è stata sottoposta da
anni e si dovrebbe fare una rilevazione sul degrado ambientale del territorio, individuando
altri siti da monitorare con particolare attenzione per la loro problematicità ambientale.
I Consiglieri
Comunali:
Euro Mazzi -
Maria Luisa Isoppo - Giorgio Salvetti -
Francesco Baracchini
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