Condividiamo
il principio affermato dalla delibera oggi in discussione che “il fenomeno migratorio, stante le
dimensioni raggiunte e le modalità con cui esso avviene, deve essere governato mediante interventi programmati di carattere
strutturale, coerenti con politiche di accoglienza diffusa sul territorio
nazionale” e, quindi, riteniamo giusto che il Comune di Castelnuovo Magra
possa pensare e organizzare un servizio finalizzato all’accoglienza dei richiedenti asilo, dei rifugiati e dei titolari di
protezione umanitaria, attivando uno S.P.R.A.R. (Sistema di Protezione per Richiedenti
Asilo e Rifugiati).
Riteniamo
corretto il coinvolgimento del Consiglio Comunale attraverso una delibera di
indirizzo su questa materia; apprezziamo l’intento di esercitare un’attività di
programmazione, di progettazione, di realizzazione del sistema territoriale e di indicazione delle priorità; gradiamo il tentativo di attivare una
iniziativa di accoglienza non
“emergenziale” e basato sull’integrazione.
Proprio per questi motivi annunciamo il nostro voto favorevole; ma non possiamo però tacere sia sulla genericità che sulle molte lacune di questa delibera, nonché sulle riserve che nutriamo sulla Vostra effettiva capacità di organizzare correttamente e coerentemente questa iniziativa.
Proprio per questi motivi annunciamo il nostro voto favorevole; ma non possiamo però tacere sia sulla genericità che sulle molte lacune di questa delibera, nonché sulle riserve che nutriamo sulla Vostra effettiva capacità di organizzare correttamente e coerentemente questa iniziativa.
Già
in precedenza abbiamo espresso il nostro consenso al C.A.S. (Centro di Accoglienza
Straordinaria), ospitato presso i locali comunali della ex scuola elementare di
via Canale, ma non abbiamo risparmiato critiche
alla sua effettiva gestione, critiche espresse in particolare su tre
specifici argomenti:
1.
la
scelta del gestore di questo C.A.S., operata autonomamente dalla Giunta
Montebello, scelta ricaduta sulla locale Pubblica Assistenza di Luni senza alcuna valutazione né delle sue
capacità organizzative e finanziarie a gestire questo Centro, né della sua
disponibilità ad operare con la necessaria trasparenza
verso la popolazione locale;
2.
la
concessione dei locali di proprietà
comunale avvenuta senza una formale e contestuale convenzione e senza la necessaria regolamentazione non solo del pagamento degli oneri di gestione (che
sono rimasti a carico del Bilancio comunale), ma anche degli obblighi informativi e di trasparenza
necessari;
3.
per
il mancato coinvolgimento del
Consiglio Comunale e di tutta la popolazione, a cui ci siamo opposti con una
nostra specifica richiesta di un opportuno Consiglio Comunale dedicato a tale
gestione.
La
Giunta Montebello ha affrontato il problema dell’accoglienza con troppa “timidezza”
e con continue “oscillazioni”; in propositi ci limitiamo solo ad alcuni
esempi:
a)
ricordiamo come in precedenza, pur essendo stati pre-avvertiti in tempo dalla
Prefettura del possibile arrivo di migranti, di fatto la Giunta si è fatta trovare impreparata e ha
dovuto poi gestire in tutta fretta l’effettivo arrivo del primo gruppo;
b)
non dimentichiamo l’improvvisazione
nell’organizzazione dell’assemblea popolare del 31/10/2016, avvenuta senza
la necessaria preparazione e senza il coinvolgimento di tutti i Consiglieri
Comunali, impreparazione che ha favorito
un clima di tensione e di ostilità, che grazie anche al nostro intervento è
stato stemperato;
c)
abbiamo memoria delle impaurite
dichiarazioni del Sindaco nel corso dell’assemblea per giustificare
l’arrivo dei migranti (“abbiamo dovuto sottostare alle impositive
decisioni della Prefettura”) o le improvvide
dichiarazioni del Presidente della Pubblica Assistenza sulla destinazione
dei guadagni eventualmente derivanti da questa iniziativa;
d)
superata la paura iniziale, l’oscillazione
è diventata ricerca di visibilità
come nel caso del convegno del maggio 2017 organizzato al Barontini a Sarzana a
cui è seguito un lungo periodo di stasi fino all’attuale iniziativa;
e)
l’oscillazione ha interessato anche
la possibilità di coinvolgimento dei
privati cittadini: fino a poche settimane fa il Sindaco si era detto
fermamente contrario, arrivando fino a impedire l’iniziativa manifestata da
singoli cittadini, mentre oggi questa proposta di S.P.R.A.R. è basata proprio sui
privati.
La
“timidezza”
si manifesta anche nella scelta di basarsi su “piccoli numeri”: si da vita ad
uno S.P.R.A.R.
che prevede l’accoglienza di 21 beneficiari, così suddivisi: otto nel Comune di
Castelnuovo Magra, otto nel Comune di Luni, cinque nel comune di Arcola.
Ciò
che maggiormente preoccupa è la Vostra
incapacità a programmare, a progettare, a realizzare un sistema territoriale e
stabilire delle priorità; la presente delibera è una fedele rappresentazione
di questa incapacità, perché ciò che
voi chiamate “indirizzi” in realtà sono
solo generiche indicazioni: a) di
presentare al Ministero Competente una istanza di accesso ai finanziamenti; b)
e di formulare una proposta progettuale, da attuarsi nel prossimo triennio 2019
- 2021 nei territori dei Comuni di Castelnuovo Magra, Luni ed Arcola; c) con l’indicazione
generica di alcuni parametri organizzativi: 1) il ruolo di Ente capofila svolto
dal Comune di Castelnuovo Magra; 2) una “cabina di regia” composta dai Sindaci
dei Comuni e da un funzionario per ciascun ente locale; 3) la selezione di una figura di coordinamento, di gestione e
di verifica; 4) un bando per la gestione del progetto affidata ad un
soggetto attuatore.
Poco e troppo
generico per definire questa delibera come “atto di indirizzo”, si dovrebbe
parlare solo di sommarie indicazioni
formulate solo per superare formalmente le eventuali obiezioni di assumere in
Giunta le competenze del Consiglio Comunale. Dietro a questa genericità ci sta, però, la mancanza di una chiara visione
programmatoria e di una “timidezza”
progettuale che non lascia ben sperare.
L'omogeneità
“partitica”
dei tre Comuni di Castelnuovo, Arcola e Luni assicura certamente una coerente
scelta dei gestori e degli attuatori di
questo progetto di S.P.R.A.R., ma non ci rassicura nel senso della trasparenza decisionale e gestionale,
ma soprattutto sulla capacità di programmare
una iniziativa articolata e capace di durare e di espandersi nel prossimo
futuro.
Temiamo,
soprattutto, che l’energia sostanziale
di questo progetto risieda in gran parte nell’accesso ai finanziamenti del
Fondo Nazionale (che sono notevoli!!!), condizionato alla presentazione di un
progetto entro il 30 settembre con decorrenza dal 1 gennaio prossimo. Infatti,
le risorse destinate alle attività progettuali sono stanziate in misura non
superiore al 95% dal Fondo Nazionale
e per il rimanente 5% dall’ente
locale.
Non
vorremmo che la problematica
dell’accoglienza rimanesse ristretta in una visione strumentale legata solo
alla gestione dei finanziamenti statali; auspichiamo il superamento di una
sostanziale miopia che impedisce
l’affermarsi di una volontà chiara di far fronte con tutte le energie e le
risorse possibili non solo ai migranti,
ma anche alle situazioni di disagio
sociale e di povertà che
esistono complessivamente nel nostro territorio.
Ci
pare al contrario che molte risorse
comunali siano destinate ad attività puramente ricreative e festaiole che sicuramente
assicurano visibilità e consensi, ma
che dilapidano le risorse a disposizione per attività legate solo all’effimero, evidenziando come questa
Amministrazione Comunale non abbia
chiarezza nella indicazione delle priorità nell’utilizzo delle risorse a
disposizione.
I Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi - Maria Luisa Isoppo -
Giorgio Salvetti - Francesco Baracchini
P.S.: Come abbiamo sempre fatto per ogni iniziativa
amministrativa, anche su questa saremo sempre attenti nel verificare eventuali
errori e deviazioni, anzi proprio per la facilità con cui vengono assegnate ingenti
somme la nostra vigilanza sarà maggiore e faremo precisi rendiconti ai
lettori/cittadini di ogni problematica eventualmente emersa.
I precedenti post riguardanti questo argomento:
1 - L’ACCOGLIENZA IN VAL DI MAGRA: “piatto ricco … mi ci ficco?”: QUI
2 - L’ONDIVAGA SUPERFICIALITÀ DELLA GIUNTA MONTEBELLO NELLA GESTIONE DELL’ACCOGLIENZA: QUI
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