Al Sindaco del Comune di
Castelnuovo Magra - Nei
primi giorni del marzo 2017 il prefetto Garufi ha incontrato i vari sindaci
spezzini per discutere dei nuovi piani dell'accoglienza nel territorio
provinciale, anche per far fronte alle aumentate esigenze conseguenti ai continui
sbarchi di migranti sulle coste italiane.
Contrariamente
a quanto era avvenuto in precedenza, questa volta il Sindaco Daniele Montebello
non deve aver risposto negativamente “di
fronte ad una richiesta perentoria da parte della Prefettura”, poiché
durante una riunione di commissione aveva comunicato ai consiglieri comunali
presenti la propria intenzione di attivare un progetto SPRAR della Val di
Magra, ponendo il Comune di Castelnuovo Magra quale capofila degli altri
Comuni.
Successivamente,
in data 8/3/2017 il sindaco Montebello ha organizzato, presso la sede comunale
di Castelnuovo, una riunione dei vari sindaci; poi con lettera datata 13/3/2017
il Sindaco Montebello scriveva ai suoi colleghi di Ameglia, Arcola, Ortonovo,
Santo Stefano Magra, Sarzana e Vezzano Ligure, nonché al direttore del
Distretto Socio Sanitario dott. Marco Formato, richiedendo di indicare entro il
31/3/2017 la loro volontà “di aderire o
meno all’ipotesi di uno SPRAR comprensoriale della Vallata del Magra nei
termini e modalità analizzati e discussi” nella riunione del 8/3/2017, con
proprio impegno a comunicare alla Prefettura “questa nostra intenzione”.
In
data 27/5/2017 si è tenuto un incontro pubblico sul tema: “MIGRANTI ... IL FUTURO ...” presso il centro sociale Barontini di
Sarzana in cui era relatore anche il sindaco Daniele Montebello proprio per
parlare in merito all’avvio del progetto SPRAR della Val di Magra.
Quindi,
la Giunta Montebello dopo aver ribadito in più occasioni la propria
indisponibilità ad accogliere migranti ed aver affermato nell’assemblea
pubblica del 31/10/2016 di essere contrario “per
mancanza di adeguate strutture”, nonché di “aver subito” gli ordini perentori della Prefettura, ora invece si
fa “parte promotrice” di un progetto
SPRAR di vallata.
Del
resto, era stato lo stesso Sindaco Montebello a dichiarare nell’assemblea
pubblica del 31/10/2016 che: “Già nel
2015 la Prefettura aveva fatto un primo tentativo, chiedendo la nostra
disponibilità. La nostra risposta era stata negativa in quanto non avevamo una
struttura e che nel caso avremmo comunque voluto essere protagonisti della
gestione per evitare situazioni poco limpide avvenute in altre parti”.
Questo
cambio di posizione deve essere dettagliatamente spiegato indipendentemente
dalla condivisione o meno delle singole scelte fatte o da fare, poiché le
problematiche connesse all’accoglienza sono complesse e articolate, imponendo
chiarezza e trasparenza al fine di non favorire polemiche ideologiche tra
diversi schieramenti, ma soprattutto per ricercare la massima condivisione su
concrete proposte di gestione.
Dal
marzo ad oggi né il Consiglio e né i consiglieri comunali castelnovesi sono
stati messi nella condizione di conoscere nel dettaglio questo progetto SPRAR
di vallata con capofila Castelnuovo Magra; mentre si è a conoscenza che per
esempio il Consiglio Comunale di Ameglia ne ha discusso alla fine di marzo (vedere
delibera del consiglio comunale di
Ameglia n. 11 del 22-03-2017).
Non è corretto questo modo di tenere all’oscuro i
consiglieri comunali e i cittadini castelnovesi, perché si rischia di
alimentare paure e sentimenti non ospitali che possono creare tensione nella
popolazione, come già avvenuto durante l’assemblea popolare del 31/10/2016.
Inoltre,
la ricerca e/o l’attivazione di nuovi progetti di accoglienza deve essere
preceduta da una analisi e da una rigorosa valutazione di quanto fatto fino ad
oggi, per cui risulta assai strana questa volontà di passare dall’esperienza
attuale allo sviluppo di un progetto SPRAR di vallata.
Infatti,
a seguito del primo arrivo di una decina di migranti, in data 4/11/2016 è stata
stipulata una convenzione tra la Prefettura di La Spezia e la PA di Luni per “affidamenti in urgenza finalizzati
all’erogazione del servizio di accoglienza in favore di cittadini stranieri
richiedenti protezione internazionale, al prezzo offerto, fino al massimo di €
34,99 pro-capite pro-die, ed alle condizioni previste nelle convenzioni da
stipulare” con un massimo di 10 posti da accogliere nei locali dell’ex
scuola elementare di Via Canale in Castelnuovo Magra.
Richiedenti
asilo: uomini, donne e bambini - esito esame condizione
|
Ora,
seppur in ritardo, sarebbe auspicabile che i responsabili della PA di Luni portassero
a conoscenza sia al Consiglio Comunale che ai castelnovesi su come hanno
gestito questa convenzione, sui problemi riscontrati, facendo conoscere nel
dettaglio come hanno organizzato i vari servizi convenzionati (di gestione
amministrativa, di assistenza alla persona, di pulizia e igiene ambientale, di
erogazione dei pasti, di forniture di beni e di erogazione di pocket money, di integrazione
linguistica e culturale, di assistenza sanitaria, di trasporto, di segnalazione
degli allontanamenti), nonché come sono stai regolati gli eventuali subappalti.
Soprattutto, occorre rimediare alla evidente dimenticanza di regolare i rapporti tra Comune di Castelnuovo Magra e la stessa PA di Luni, poiché nella suindicata convenzione si afferma che l’uso delle strutture, la loro manutenzione straordinaria ed ordinaria, nonché per le utenze e gli oneri ordinari restano a carico del gestore PA Luni, ma la PA di Luni non è proprietaria dell’immobile di via Canale, in quanto è una proprietà comunale e non risulta essere stata stipulata alcuna convenzione in proposito, né rilasciata alcuna autorizzazione all’uso.
Soprattutto, occorre rimediare alla evidente dimenticanza di regolare i rapporti tra Comune di Castelnuovo Magra e la stessa PA di Luni, poiché nella suindicata convenzione si afferma che l’uso delle strutture, la loro manutenzione straordinaria ed ordinaria, nonché per le utenze e gli oneri ordinari restano a carico del gestore PA Luni, ma la PA di Luni non è proprietaria dell’immobile di via Canale, in quanto è una proprietà comunale e non risulta essere stata stipulata alcuna convenzione in proposito, né rilasciata alcuna autorizzazione all’uso.
Dunque,
è evidente come una gestione “emergenziale” produca risposte confuse e
lacunose, mentre al contrario occorre chiarezza, trasparenza e massima
condivisione.
Fino
ad oggi il problema dell’accoglienza è stato gestito con i caratteri
dell’emergenza rispetto ad un problema che da anni si sta manifestando e che,
quindi, non ha più da tempo queste caratteristiche; bisognerebbe al contrario analizzare
la questione in tutte le sue articolazioni, programmando gli interventi con
adeguati progetti, dando vita ad un sistema di verifiche e di controlli per
evitare abusi e sprechi.
Non
vorremmo che dietro questa “costante emergenzialità”, si nasconda la necessità
di gestire le grandi risorse messe a disposizione sull’accoglienza senza la
indispensabile trasparenza, il rispetto delle regole e i necessari controlli.
Infatti,
le risorse messe a disposizione sono tante; per esempio, in un suo recente
bando la Prefettura di Spezia ha avviato una procedura di gara con un valore
economico presunto di € 14.433.375,00 finalizzata alla conclusione di un
accordo quadro per l’individuazione nell’ambito della Provincia della Spezia di
n. 1.500 posti utili ad assicurare l’accoglienza limitatamente al periodo 1/4/2017-31/12/2017.
Data
l’importanza e la delicatezza di queste problematiche, constatata la
particolare urgenza di conoscere sia le problematiche relative al progetto
SPRAR della Val di Magra con capofila il Comune di Castelnuovo, nonché la
necessità di analizzare e valutare l’attuale gestione affidata alla PA di Luni presso
l’immobile comunale di Via Canale, anche al fine di favorire la conoscenza dei
vari argomenti, attivare un dibattito in merito e favorire la massima
condivisione, i sottoscritti consiglieri comunali nell’espletamento delle
proprie competenze di controllo
politico amministrativo ai sensi dell'art. 42, comma 1 del Tuel, richiedono
l’urgente convocazione
del consiglio comunale essendo gli stessi un quinto dei consiglieri, ai sensi
dell'art. 39, comma 2, del D.Lgs 267/2000, con il seguente Ordine del Giorno:
1)
Esame
e discussione delle problematiche connesse alla gestione dell’accoglienza
affidata alla PA di Luni presso l’immobile comunale di Via Canale, in cui
sarebbe particolarmente gradita una specifica relazione da parte della stessa PA
di Luni;
2)
Esame
e discussione delle problematiche connesse al progetto SPRAR della Val di Magra
con capofila il Comune di Castelnuovo;
3)
Assunzioni
di ordini del giorno per impegnare la Giunta Comunale ad attivare eventuali
iniziative in merito sulla base delle problematiche emerse sia dalle risposte
del Sindaco che dalla conseguente discussione.
I Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi - Maria Luisa Isoppo - Giorgio Salvetti - Francesco Baracchini
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