Nel
Consiglio Comunale del 20/7/2017 è stata discussa la richiesta presentata dai
consiglieri della lista civica Noi Per
Castelnuovo relativa alle problematiche
sulla gestione dell’accoglienza dei migranti nel nostro Comune e nello
specifico dell’intenzione manifestata dal Sindaco Montebello di organizzare uno
SPRAR per la Val di Magra (per vedere la richiesta: ).
Il
Sindaco Montebello inizia le risposte, riconoscendo come vero quanto affermato
dai consiglieri di opposizione, ammette cioè l’esistenza di un errore nella convenzione sottoscritta tra la Pubblica
Assistenza di Luni (PA) e la Prefettura, poiché la stessa parte dal presupposto
che i locali dove vengono ospitati i migranti fossero nella disponibilità della
PA; tale errore è derivato dalla circostanza che nella concitazione di quei
momenti “ci siamo dimenticati di regolamentare i rapporti tra PA e Comune
proprio nel disciplinare la gestione dei locali di proprietà del Comune di
fatto concessi alla PA”.
Sulle specifiche problematiche relative alla
gestione della convenzione sottoscritta dalla PA con la Prefettura il Sindaco si impegna a
ridiscuterne in un prossimo consiglio comunale a fine settembre; per tale
occasione la PA si è già dichiarata
disponibile a relazionare sia il Consiglio Comunale che i cittadini; nel
frattempo verranno pubblicati su un periodico locale alcuni resoconti
gestionali. Mensilmente la PA presenta una relazione gestionale e amministrativa
alla Prefettura e sono frequenti anche i riscontri della Prefettura
sull’attività della PA. Il Sindaco esprime soddisfazione sulla gestione della
PA e anche sulla “tranquillità e
disponibilità” dei 13 ospiti nella struttura, nonostante abbandoni e
reintegri. I migranti ospiti a Castelnuovo stanno svolgendo i corsi relativi alla procedura di
mediazione culturale (ad esempio: quelli di italiano, quelli sulla sicurezza nel
lavoro e altri) e ben presto verranno avviati ad alcune attività lavorative.
Il Comune non ha
alcuna diretta responsabilità sulla gestione del CAS sottoscritto dalla PA, anche se di
fatto questa struttura per i buoni rapporti esistenti tra Comune e PA, nonché
per la proprietà comunale dei locali, questo specifico CAS assomiglia a uno
SPRAR (per informazioni sul sistema accoglienza italiano vedere: QUI).
Il
Sindaco ammette che in una prima fase aveva espresso una non disponibilità del Comune per organizzare un sistema di
accoglienza dei migranti per mancanza di spazio, ma poi la Prefettura a fine
ottobre ha “imposto” l’invio dei migranti e, conseguentemente, è stato dato vita
ad un CAS (per informazioni vedere: QUI) gestito dalla PA nei locali della scuola
di Canale di proprietà del Comune.
Il
Sindaco evidenzia di aver “dissuaso” due privati castelnovesi a
non sottoscrivere accordi diretti con la Prefettura, scavalcando il Comune, in
quanto è preferibile avere un controllo pubblico
sulla gestione dell’accoglienza.
In
tal senso, la Giunta Montebello ha deciso di farsi promotrice di un progetto di
SPRAR (per informazioni vedere: QUI) per coprire tutta la Val di
Magra, in quanto: a) occorre prendere coscienza che il fenomeno
dell’emigrazione non accenna a diminuire e continuerà; b) allora come Comune bisogna
decidere se subire le decisioni
della Prefettura oppure se conviene cercare di gestire questa situazione, ma per gestire questo problema si deve appunto
fare uno SPRAR, il quale assicura livelli
di accoglienza migliori perché gestito e controllato direttamente dal
Comune; c) inoltre, organizzare uno SPRAR ci permette di rimanere legati ad un numero di migranti predefinito,
cioè non più di quelli che siamo in grado di gestire; d) con lo SPRAR il Comune
fa la sua parte, ma poi dopo non si accetteranno altri migranti, dato che con lo
SPRAR viene attivata una clausola di
salvaguardia e, quindi, il Comune sarà al riparo da altre richieste di
accoglienza; e) infine, è la stessa Prefettura a spingere molto per dar vita ad
uno SPRAR.
Per
tutte queste ragioni, la Giunta ha pensato di farsi capofila di un progetto di SPRAR della Val di Magra, poiché una
gestione associata presenta più benefici che aspetti negativi.
Conseguentemente, la giunta Montebello ha invitato i sette comuni della Val di
Magra con lettera del 13/3/2017, ma a tale invito solo 5 si sono dichiarati disponibili: i comuni di Ameglia, Luni,
Sarzana, Arcola e Castelnuovo; Santo Stefano ha fatto presente di non aderire
poiché ha intenzione di presentare un progetto per minori non accompagnati; Vezzano
non aderisce perché sta preparando un progetto di SPRAR con Bolano.
La
predisposizione del progetto SPRAR è, però, stato rallentato da due questioni:
a) le elezioni di Luni; b) le difficoltà incontrate per progettare uno SPRAR
con numeri di migranti che risultano abbastanza
alti: Castelnuovo dovrebbe gestire almeno 39 migranti, Ameglia 20, Luni 38,
Sarzana 101, Arcola 64, cioè bisogna progettare uno SPRAR per circa 262
migranti. Di fronte a queste dimensioni occorre procedere con attenzione, poiché il progetto SPRAR deve essere
prioritariamente redatto in modo da garantire la sua effettiva gestibilità, per poi poter fare un bando per quindi attivare
effettivamente lo SPRAR.
In
conclusione, il Sindaco ammette che in
questo momento non è stato ancora redatto un progetto esecutivo, ma chiede
al Consiglio un esplicito mandato a
trattare con gli altri comuni al fine di pervenire alla predisposizione di un
progetto di SPRAR della Val di Magra.
Alle
considerazioni del Sindaco Montebello, ha replicato il consigliere Euro Mazzi
precisando che il gruppo consigliare Noi
Per Castelnuovo ha fin dal giugno 2016, cioè fin da quando nel corso di una
riunione appositamente convocata, già espresso un chiaro consenso e sostanziale appoggio alla Giunta su questa
delicata e complessa questione dell’accoglienza dei migranti, ma ora si deve
constatare che la Giunta Montebello ha gestito male
questa problematica, dimenticandosi di coinvolgere il Consiglio Comunale e
la popolazione, limitandosi a fornire scarne e superficiali comunicazioni in
merito.
Mazzi
ha ribadito la scarsa chiarezza del Sindaco
in merito, evidenziando vari cambi di posizione almeno in pubblico: prima
contrario, poi costretto dal Prefetto ad accettare, ora promotore
dell’iniziativa di uno SPRAR; soprattutto lamenta una scarsa trasparenza nelle decisioni e l’assenza di dibattito e di confronto su un tema così importante e
delicato per tutti i cittadini.
Eppure
c’è stato il tempo necessario per pensare ad un adeguato e articolato progetto
e per operare bene: a) dal giugno fino all’ottobre del 2016 per organizzare il
primo arrivo di migranti; b) dal novembre 2016 fino ad oggi per organizzare un
progetto per gestire il secondo arrivo di migranti.
Invece
il tempo è trascorso inutilmente: in
ottobre è arrivata la telefonata perentoria della Prefettura di fine
ottobre con la comunicazione dell’invio immediato di 10 migranti e così in modo
precipitoso sono stati approntati i locali della scuola di Canale e attivata la
convenzione tra PA e Prefettura; con
superficialità è stato dimenticato
di regolamentare adeguatamente i rapporti tra Comune e PA, circostanza
quest’ultima assai grave sul piano economico per il Comune e amministrativo per
la regolarità degli atti; con altrettanta superficialità ora si sta affrontando
la questione della redazione del progetto SPRAR.
Mazzi
sottolinea come fino a oggi i consiglieri di opposizione si siano comportati
con senso di responsabilità, evitando
di esprimere in pubblico le varie perplessità via via emerse sulla gestione
dell’accoglienza, ma ora di fronte all’ipotesi di un progetto SPRAR della Val
di Magra con capofila Castelnuovo occorre sollecitare un confronto sulla
questione; con l’attuale iniziativa è stato avviato un percorso nuovo, rendendo pubbliche le criticità riscontrate
sull’attuale gestione, esternando altresì le forti preoccupazioni per le decisioni future perché oramai è
divenuto evidente una sostanziale
superficialità gestionale da parte della Giunta Montebello.
Nell’assemblea
pubblica del 31/10/2016 sull’arrivo del primo gruppo di migranti, l’intervento
del Consigliere Mazzi è stato di sostanziale
sostegno all’iniziativa decisa dalla Giunta Montebello, preferendo
segnalare in via riservata una serie di problematiche, a cui fino ad oggi il
Sindaco non ha ancora dato alcuna risposta.
Mazzi
sottolinea la determinazione del gruppo
consigliare nel contrastare qualsiasi gestione affaristica collegata
all’accoglienza (per informazioni vedere: QUI); fa presente la dimensione delle risorse pubbliche
eventualmente implicate in un progetto SPRAR che interesserebbe la Val di Magra:
facendo due rapidi conteggi questo progetto implica la possibilità di spendere denaro pubblico per circa 3-4
€/milioni annui.
Mazzi
si dice preoccupato dall’entità di queste risorse, poiché teme il ripetersi della stessa superficiale
operatività dimostrata fino ad oggi; allora verrebbero fuori problemi gravi
per tutti e l’immagine negativa rischierebbe di coinvolgere anche i consiglieri
di opposizione, poiché la popolazione non opera distinzioni, attribuendo a
tutti le eventuali responsabilità che invece sarebbero solo di chi non saputo
gestire bene le risorse a disposizione.
Mazzi
sottolinea come occorra uscire dalle sigle, dagli slogan e dalle definizioni di
comodo: ciò che conta è la
predisposizione di un progetto chiaro e ben articolato; in tal senso, auspica
che si faccia un buon progetto di accoglienza, anzi ritiene che ci possano
essere le condizioni per far bella
figura, ma teme la superficialità con cui la maggioranza ha già dimostrato di procedere.
Dagli
interventi dell’assessore Cecchinelli si è alla fine capito che il progetto di SPRAR è ancora tutto da
costruire, non essendo ancora stato fatto alcun progetto, al momento è
stato ricercato solo le disponibilità degli altri Comuni, è stata fatta della
formazione e dell’informazione sulla questione. In proposito, l’assessore
Marchese ha riconosciuto che il titolo dell’intervento del Sindaco Montebello
al Convegno di Sarzana del 27/5/2017 incentrato sull’avvio del progetto SPRAR
della Val di Magra fosse del tutto sbagliato per colpa degli organizzatori del
convegno, poiché ancora oggi non esiste
alcun progetto esecutivo, sussiste
solo l’intenzione di realizzare uno SPRAR.
Conseguentemente,
il Consiglio Comunale ha deciso di rinviare la discussione e l’approfondimento
della questione a settembre … alla prossima puntata.
Euro
Mazzi
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