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sabato 5 agosto 2017

L’ONDIVAGA SUPERFICIALITÀ DELLA GIUNTA MONTEBELLO NELLA GESTIONE DELL’ACCOGLIENZA (seconda parte)

Nel Consiglio Comunale del 20/7/2017 è stata discussa la richiesta presentata dai consiglieri della lista civica Noi Per Castelnuovo relativa alle problematiche sulla gestione dell’accoglienza dei migranti nel nostro Comune e nello specifico dell’intenzione manifestata dal Sindaco Montebello di organizzare uno SPRAR per la Val di Magra (per vedere la richiesta: ).
Il Sindaco Montebello inizia le risposte, riconoscendo come vero quanto affermato dai consiglieri di opposizione, ammette cioè l’esistenza di un errore nella convenzione sottoscritta tra la Pubblica Assistenza di Luni (PA) e la Prefettura, poiché la stessa parte dal presupposto che i locali dove vengono ospitati i migranti fossero nella disponibilità della PA; tale errore è derivato dalla circostanza che nella concitazione di quei momenti “ci siamo dimenticati di regolamentare i rapporti tra PA e Comune proprio nel disciplinare la gestione dei locali di proprietà del Comune di fatto concessi alla PA”.

Sulle specifiche problematiche relative alla gestione della convenzione sottoscritta dalla PA con la Prefettura il Sindaco si impegna a ridiscuterne in un prossimo consiglio comunale a fine settembre; per tale occasione la PA si è già dichiarata disponibile a relazionare sia il Consiglio Comunale che i cittadini; nel frattempo verranno pubblicati su un periodico locale alcuni resoconti gestionali. Mensilmente la PA presenta una relazione gestionale e amministrativa alla Prefettura e sono frequenti anche i riscontri della Prefettura sull’attività della PA. Il Sindaco esprime soddisfazione sulla gestione della PA e anche sulla “tranquillità e disponibilità” dei 13 ospiti nella struttura, nonostante abbandoni e reintegri. I migranti ospiti a Castelnuovo stanno svolgendo i corsi relativi alla procedura di mediazione culturale (ad esempio: quelli di italiano, quelli sulla sicurezza nel lavoro e altri) e ben presto verranno avviati ad alcune attività lavorative.
Il Comune non ha alcuna diretta responsabilità sulla gestione del CAS sottoscritto dalla PA, anche se di fatto questa struttura per i buoni rapporti esistenti tra Comune e PA, nonché per la proprietà comunale dei locali, questo specifico CAS assomiglia a uno SPRAR (per informazioni sul sistema accoglienza italiano vedere: QUI).
Il Sindaco ammette che in una prima fase aveva espresso una non disponibilità del Comune per organizzare un sistema di accoglienza dei migranti per mancanza di spazio, ma poi la Prefettura a fine ottobre ha “imposto” l’invio dei migranti e, conseguentemente, è stato dato vita ad un CAS (per informazioni vedere: QUI) gestito dalla PA nei locali della scuola di Canale di proprietà del Comune.
Il Sindaco evidenzia di aver “dissuaso” due privati castelnovesi a non sottoscrivere accordi diretti con la Prefettura, scavalcando il Comune, in quanto è preferibile avere un controllo pubblico sulla gestione dell’accoglienza.
In tal senso, la Giunta Montebello ha deciso di farsi promotrice di un progetto di SPRAR (per informazioni vedere: QUI) per coprire tutta la Val di Magra, in quanto: a) occorre prendere coscienza che il fenomeno dell’emigrazione non accenna a diminuire e continuerà; b) allora come Comune bisogna decidere se subire le decisioni della Prefettura oppure se conviene cercare di gestire questa situazione, ma per gestire questo problema si deve appunto fare uno SPRAR, il quale assicura livelli di accoglienza migliori perché gestito e controllato direttamente dal Comune; c) inoltre, organizzare uno SPRAR ci permette di rimanere legati ad un numero di migranti predefinito, cioè non più di quelli che siamo in grado di gestire; d) con lo SPRAR il Comune fa la sua parte, ma poi dopo non si accetteranno altri migranti, dato che con lo SPRAR viene attivata una clausola di salvaguardia e, quindi, il Comune sarà al riparo da altre richieste di accoglienza; e) infine, è la stessa Prefettura a spingere molto per dar vita ad uno SPRAR.  
Per tutte queste ragioni, la Giunta ha pensato di farsi capofila di un progetto di SPRAR della Val di Magra, poiché una gestione associata presenta più benefici che aspetti negativi. Conseguentemente, la giunta Montebello ha invitato i sette comuni della Val di Magra con lettera del 13/3/2017, ma a tale invito solo 5 si sono dichiarati disponibili: i comuni di Ameglia, Luni, Sarzana, Arcola e Castelnuovo; Santo Stefano ha fatto presente di non aderire poiché ha intenzione di presentare un progetto per minori non accompagnati; Vezzano non aderisce perché sta preparando un progetto di SPRAR con Bolano.
La predisposizione del progetto SPRAR è, però, stato rallentato da due questioni: a) le elezioni di Luni; b) le difficoltà incontrate per progettare uno SPRAR con numeri di migranti che risultano abbastanza alti: Castelnuovo dovrebbe gestire almeno 39 migranti, Ameglia 20, Luni 38, Sarzana 101, Arcola 64, cioè bisogna progettare uno SPRAR per circa 262 migranti. Di fronte a queste dimensioni occorre procedere con attenzione, poiché il progetto SPRAR deve essere prioritariamente redatto in modo da garantire la sua effettiva gestibilità, per poi poter fare un bando per quindi attivare effettivamente lo SPRAR.
In conclusione, il Sindaco ammette che in questo momento non è stato ancora redatto un progetto esecutivo, ma chiede al Consiglio un esplicito mandato a trattare con gli altri comuni al fine di pervenire alla predisposizione di un progetto di SPRAR della Val di Magra.
Alle considerazioni del Sindaco Montebello, ha replicato il consigliere Euro Mazzi precisando che il gruppo consigliare Noi Per Castelnuovo ha fin dal giugno 2016, cioè fin da quando nel corso di una riunione appositamente convocata, già espresso un chiaro consenso e sostanziale appoggio alla Giunta su questa delicata e complessa questione dell’accoglienza dei migranti, ma ora si deve constatare che la Giunta Montebello ha gestito male questa problematica, dimenticandosi di coinvolgere il Consiglio Comunale e la popolazione, limitandosi a fornire scarne e superficiali comunicazioni in merito.
Mazzi ha ribadito la scarsa chiarezza del Sindaco in merito, evidenziando vari cambi di posizione almeno in pubblico: prima contrario, poi costretto dal Prefetto ad accettare, ora promotore dell’iniziativa di uno SPRAR; soprattutto lamenta una scarsa trasparenza nelle decisioni e l’assenza di dibattito e di confronto su un tema così importante e delicato per tutti i cittadini.
Eppure c’è stato il tempo necessario per pensare ad un adeguato e articolato progetto e per operare bene: a) dal giugno fino all’ottobre del 2016 per organizzare il primo arrivo di migranti; b) dal novembre 2016 fino ad oggi per organizzare un progetto per gestire il secondo arrivo di migranti.
Invece il tempo è trascorso inutilmente: in ottobre è arrivata la telefonata perentoria della Prefettura di fine ottobre con la comunicazione dell’invio immediato di 10 migranti e così in modo precipitoso sono stati approntati i locali della scuola di Canale e attivata la convenzione tra PA e Prefettura; con superficialità è stato dimenticato di regolamentare adeguatamente i rapporti tra Comune e PA, circostanza quest’ultima assai grave sul piano economico per il Comune e amministrativo per la regolarità degli atti; con altrettanta superficialità ora si sta affrontando la questione della redazione del progetto SPRAR.
Mazzi sottolinea come fino a oggi i consiglieri di opposizione si siano comportati con senso di responsabilità, evitando di esprimere in pubblico le varie perplessità via via emerse sulla gestione dell’accoglienza, ma ora di fronte all’ipotesi di un progetto SPRAR della Val di Magra con capofila Castelnuovo occorre sollecitare un confronto sulla questione; con l’attuale iniziativa è stato avviato un percorso nuovo, rendendo pubbliche le criticità riscontrate sull’attuale gestione, esternando altresì le forti preoccupazioni per le decisioni future perché oramai è divenuto evidente una sostanziale superficialità gestionale da parte della Giunta Montebello.
Nell’assemblea pubblica del 31/10/2016 sull’arrivo del primo gruppo di migranti, l’intervento del Consigliere Mazzi è stato di sostanziale sostegno all’iniziativa decisa dalla Giunta Montebello, preferendo segnalare in via riservata una serie di problematiche, a cui fino ad oggi il Sindaco non ha ancora dato alcuna risposta.
Mazzi sottolinea la determinazione del gruppo consigliare nel contrastare qualsiasi gestione affaristica collegata all’accoglienza (per informazioni vedere: QUI); fa presente la dimensione delle risorse pubbliche eventualmente implicate in un progetto SPRAR che interesserebbe la Val di Magra: facendo due rapidi conteggi questo progetto implica la possibilità di spendere denaro pubblico per circa 3-4 €/milioni annui.
Mazzi si dice preoccupato dall’entità di queste risorse, poiché teme il ripetersi della stessa superficiale operatività dimostrata fino ad oggi; allora verrebbero fuori problemi gravi per tutti e l’immagine negativa rischierebbe di coinvolgere anche i consiglieri di opposizione, poiché la popolazione non opera distinzioni, attribuendo a tutti le eventuali responsabilità che invece sarebbero solo di chi non saputo gestire bene le risorse a disposizione.  
Mazzi sottolinea come occorra uscire dalle sigle, dagli slogan e dalle definizioni di comodo: ciò che conta è la predisposizione di un progetto chiaro e ben articolato; in tal senso, auspica che si faccia un buon progetto di accoglienza, anzi ritiene che ci possano essere le condizioni per far bella figura, ma teme la superficialità con cui la maggioranza ha già dimostrato di procedere.
Dagli interventi dell’assessore Cecchinelli si è alla fine capito che il progetto di SPRAR è ancora tutto da costruire, non essendo ancora stato fatto alcun progetto, al momento è stato ricercato solo le disponibilità degli altri Comuni, è stata fatta della formazione e dell’informazione sulla questione. In proposito, l’assessore Marchese ha riconosciuto che il titolo dell’intervento del Sindaco Montebello al Convegno di Sarzana del 27/5/2017 incentrato sull’avvio del progetto SPRAR della Val di Magra fosse del tutto sbagliato per colpa degli organizzatori del convegno, poiché ancora oggi non esiste alcun progetto esecutivo, sussiste solo l’intenzione di realizzare uno SPRAR.
Conseguentemente, il Consiglio Comunale ha deciso di rinviare la discussione e l’approfondimento della questione a settembre … alla prossima puntata.

Euro Mazzi

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