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sabato 12 agosto 2017

INQUINAMENTO A BOCCA DI MAGRA? “Tutto a posto e niente in ordine” (parte terza)

Durante il Consiglio Comunale del 20/7/2017 è stata discussa l’interpellanza presentata dai consiglieri di Noi per Castelnuovo inerente il funzionamento del depuratore dei Paduletti e la situazione ambientale del Fosso Prada oggetto di lavori di manutenzione che hanno comportato un sequestro giudiziario disposto dal Tribunale di Spezia.
Il Sindaco Montebello ha risposto leggendo una nota dell’Ufficio Ambiente del Comune con la quale veniva sottolineato come il sequestro dell’area interessata dai lavori di pulizia dell’alveo intrapresi da Acam è avvenuto in data 14/6/2017, sequestro comunicato al Comune in data 15/6/2017 e, conseguentemente, su questa operazione di sequestro vige ancora il segreto istruttorio e molte comunicazione non possono essere rese pubbliche.
La nota tecnica ha precisato che: a) corrisponde al vero l’affermazione sostenuta da Acam in merito alla circostanza che i lavori sull’alveo del Fosso Prada sono avvenuti in esecuzione delle decisioni del tavolo tecnico riunitosi per iniziativa del sindaco di Ameglia; b) al tavolo tecnico hanno partecipato: i Comuni di Ameglia, Castelnuovo M., Sarzana e Ortonovo, ma anche gli enti interessati come il Canale Lunense, l’Ente Parco Montemarcello, l’Arpal, l’ASL, l’Autorità di Bacino del Magra e la società Acam; c) compito del tavolo tecnico era sia quello di discutere sulle cause dell’inquinamento delle acque che periodicamente si riscontra a Bocca di Magra nel punto in cui confluiscono le acque del Canale Fabbricotti, sia quello di verificare lo stato di salute dei canali interessati dall’immissione di acque dal depuratore, che quello di trovare adeguate soluzioni.
La nota dell’Ufficio Ambiente del Comune ha precisato come le indicazioni di un tavolo tecnico non sono comunque sostitutive delle autorizzazioni sia per iniziare i lavori che per la rimozione e il conferimento dei materiali prelevati dall’alveo del fosso e, quindi, non esentano Acam dalla eventuale violazione di queste norme. 
Successivamente al sequestro, il Comune è stato informato da Acam in data 16/6/2017 della comunicazione ufficiale dei lavori datata  15/6/17 (quindi successiva al sequestro) fatta alla Regione per avvertire dell’inizio dei lavori (sic!!!), poiché per questo tipo di lavori la competenza non è del Comune ma della Regione; mentre la competenza dell’appalto di questi lavori è esclusivamente di Acam così come i conseguenti oneri finanziari.
La nota dell’Ufficio Ambiente afferma che è opinione condivisa da tutti i partecipanti al Tavolo Tecnico ritenere come causa principale del ricorrente inquinamento lo scarso deflusso delle acque del Fosso Prada che facilita il deposito nell’alveo delle sostanze presenti, mentre si sostiene la buona qualità delle acque fuoriuscite dal depuratore.
Oltre al dragaggio del Fosso quale immediata soluzione sono state indicate altre soluzioni: a) l’immissione delle acque del depuratore nel vicino Canale degli Orti che ha una maggiore portata d’acqua, i cui conseguenti lavori hanno un costo di circa € 200.000 perché occorre dotare il depuratore di un sistema di pompaggio perché il Fosso Prada è posto ad un livello più basso rispetto al Canale degli Orti; b) il dirottamento di parte delle fognature di Fosdinovo e di Castelnuovo al depuratore di Camisano, alleggerendo conseguentemente il depuratore dei Paduletti del 30% di carico quotidiano.
Il Sindaco ha poi evidenziato come la Regione Liguria abbia ora chiarito che per i lavori intrapresi da Acam non fosse necessario una autorizzazione, ma semplicemente una comunicazione. Infine, il Sindaco ha ricordato che il Comune ha svolto autonomamente dei controlli resi già pubblici nel Consiglio Comunale del 30/11/2016, i quali rappresentano una situazione normale delle acque, in quanto tutti i dati rientravano nei parametri di legge.
Alle precisazioni del Sindaco ha risposto il Consigliere Euro Mazzi, apprezzando la risposta fornita dall’Ufficio Ambiente del Comune, in quanto articolata e precisa, ma ha sollevato una serie di considerazioni critiche, definendo assai strana la situazione:
1)      è strano che a Bocca di Magra dove confluisce il canale Fabbricotti l’acqua risulti inquinata, mentre l’acqua che esce dai due depuratori di Castelnuovo e di Ortonovo sia “normalmente” nei parametri consentiti dalla legge, ma allora dove si forma questo inquinamento? Sono stati fatti altri controlli lungo i fossi dal depuratore fino ad arrivare a Bocca di Magra?
2)      altra stranezza ... se i fossi che ricevono l’acqua dai depuratori e che confluiscono le loro acque nel canale Fabbricotti rientrano nei limiti dei parametri di legge, ma allora come mai si è reso necessario dragare i fossi stessi?
3)      un’altra stranezza si riscontra nell’individuare una criticità nello scarso deflusso delle acque dal Fosso Prada, lentezza che favorisce la decantazione e il depositarsi nel suo alveo di “cattivi” depositi, ma se le acque sono “buone” come possono invece essere negative le sostanze che si depositano nell’alveo del fosso?
4)      altra stranezza risiede nel dichiarare il depuratore dei Paduletti come pienamente e ottimamente funzionante, ma allora come mai questo depuratore è sempre e costantemente oggetto di lavori di ristrutturazione, manutenzione e di interventi urgenti assai costosi?
5)      ulteriore stranezza … come mai tutte le volte che viene riscontrato un inquinamento a Bocca di Magra, il depuratore dei Paduletti è interessato da un via vai assai intenso di camion e di autobotti?  
6)      ulteriore stranezza … come mai gli “esperti” del settore dicono che è tutto regolare e ben funzionante, ma agli occhi “non professionali” di un qualunque osservatore la situazione del Fosso Prada posto a valle del depuratore è “chiaramente” critica, poiché vede un’acqua densa di colore nero e schiumosa, con odore forte e tipico di una fogna, mentre per esempio quelle del vicino canale degli Orti presentano acque limpide e chiare. Come è possibile questa diversa percezione della medesima realtà 
Ironicamente Mazzi ha concluso l’esame di queste stranezze attribuendo la responsabilità dell’inquinamento a Bocca di Magra non al cattivo funzionamento dei depuratori, ma ai bisogni corporali degli uccelli e degli animali che vivono in quest’area e alla necessità di insegnare loro “la buona educazione”!!!
Con altrettanta ironia Mazzi dichiara di non aspettarsi gran che neanche dall’inchiesta … (salvo qualche eccezione) mai queste inchieste sono arrivate ad identificare causa e colpevoli.
In conclusione, per Mazzi è evidente che si andrà avanti sempre allo stesso modo: i problemi di inquinamento si ripresenteranno in particolare a Bocca di Magra, specie dopo ogni pioggia consistente, mentre il depuratore dei Paduletti verrà sempre definito come ben funzionante ma rimarrà in costante manutenzione con costi notevoli a carico della collettività.
Del resto, questa situazione è emblematica di come funziona l’Italia: i problemi ci sono e si manifestano con costanza, chi amministra procede con interventi tampone, senza mai avere “coraggio” e “capacità” di tentare di risolverli in modo definitivo, continuando però nello spendere denaro pubblico per problemi che non si risolvono e si ripresentano con costanza.
Albert Einstein diceva che: I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati” … appunto!
Euro Mazzi  



Questi sono i precedenti post:
1)      DEPURATORI E FOGNATURE: FUNZIONANO? È ORA DI VEDERCI CHIARO …: QUI
2)      DEPURATORE DEI PADULETTI E IL SEQUESTRO AREA DEL FOSSO PRADA: QUI

-          L’AREA DELLE PADULE NEL PARCO NATURALE DI MONTEMARCELLO: QUI

 

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