Durante
il Consiglio Comunale del 20/7/2017 è stata discussa l’interpellanza presentata
dai consiglieri di Noi per Castelnuovo
inerente il funzionamento del depuratore
dei Paduletti e la situazione ambientale del Fosso Prada oggetto di lavori
di manutenzione che hanno comportato un sequestro giudiziario disposto dal
Tribunale di Spezia.
Il
Sindaco Montebello ha risposto leggendo una nota dell’Ufficio Ambiente del
Comune con la quale veniva sottolineato come il sequestro dell’area interessata dai lavori di pulizia dell’alveo
intrapresi da Acam è avvenuto in data 14/6/2017, sequestro comunicato al Comune
in data 15/6/2017 e, conseguentemente, su questa operazione di sequestro vige ancora
il segreto istruttorio e molte comunicazione non possono essere rese pubbliche.
La
nota tecnica ha precisato che: a) corrisponde al vero l’affermazione sostenuta
da Acam in merito alla circostanza che i
lavori sull’alveo del Fosso Prada sono avvenuti in esecuzione delle decisioni
del tavolo tecnico riunitosi per iniziativa del sindaco di Ameglia; b) al
tavolo tecnico hanno partecipato: i Comuni di Ameglia, Castelnuovo M., Sarzana e
Ortonovo, ma anche gli enti interessati come il Canale Lunense, l’Ente Parco
Montemarcello, l’Arpal, l’ASL, l’Autorità di Bacino del Magra e la società Acam;
c) compito del tavolo tecnico era sia quello di discutere sulle cause dell’inquinamento delle acque che
periodicamente si riscontra a Bocca di Magra nel punto in cui confluiscono le
acque del Canale Fabbricotti, sia quello di verificare lo stato di salute dei canali interessati dall’immissione
di acque dal depuratore, che quello di trovare
adeguate soluzioni.
2) DEPURATORE DEI PADULETTI E IL SEQUESTRO AREA DEL FOSSO PRADA: QUI
- L’AREA DELLE PADULE NEL PARCO NATURALE DI MONTEMARCELLO: QUI
La
nota dell’Ufficio Ambiente del Comune ha precisato come le indicazioni di un
tavolo tecnico non sono comunque sostitutive delle autorizzazioni sia per iniziare i lavori che per la rimozione e il
conferimento dei materiali prelevati dall’alveo del fosso e, quindi, non
esentano Acam dalla eventuale violazione di queste norme.
Successivamente
al sequestro, il Comune è stato informato da Acam in data 16/6/2017 della
comunicazione ufficiale dei lavori datata
15/6/17 (quindi successiva al sequestro) fatta alla Regione per avvertire
dell’inizio dei lavori (sic!!!), poiché per questo tipo di lavori la competenza non è del Comune ma della Regione;
mentre la competenza dell’appalto di questi lavori è esclusivamente di Acam così come i conseguenti oneri
finanziari.
La
nota dell’Ufficio Ambiente afferma che è opinione condivisa da tutti i
partecipanti al Tavolo Tecnico ritenere come causa principale del ricorrente inquinamento lo scarso deflusso delle
acque del Fosso Prada che facilita il deposito nell’alveo delle sostanze
presenti, mentre si sostiene la buona qualità delle acque fuoriuscite dal
depuratore.
Oltre
al dragaggio del Fosso quale immediata soluzione sono state indicate altre soluzioni:
a) l’immissione delle acque del depuratore nel vicino Canale degli Orti che ha una maggiore portata d’acqua, i cui
conseguenti lavori hanno un costo di circa € 200.000 perché occorre dotare il
depuratore di un sistema di pompaggio perché il Fosso Prada è posto ad un
livello più basso rispetto al Canale degli Orti; b) il dirottamento di parte delle fognature di Fosdinovo e di
Castelnuovo al depuratore di Camisano,
alleggerendo conseguentemente il depuratore dei Paduletti del 30% di carico
quotidiano.
Il
Sindaco ha poi evidenziato come la Regione Liguria abbia ora chiarito che per i
lavori intrapresi da Acam non fosse necessario una autorizzazione, ma
semplicemente una comunicazione. Infine, il Sindaco ha ricordato che il Comune ha
svolto autonomamente dei controlli resi
già pubblici nel Consiglio Comunale del 30/11/2016, i quali rappresentano una situazione normale delle
acque, in quanto tutti i dati rientravano nei parametri di legge.
Alle
precisazioni del Sindaco ha risposto il Consigliere Euro Mazzi, apprezzando la
risposta fornita dall’Ufficio Ambiente del Comune, in quanto articolata e
precisa, ma ha sollevato una serie di considerazioni critiche, definendo assai strana la situazione:
1)
è
strano che a Bocca di Magra dove confluisce il canale Fabbricotti l’acqua
risulti inquinata, mentre l’acqua che esce dai due depuratori di Castelnuovo e
di Ortonovo sia “normalmente” nei parametri consentiti dalla legge, ma allora dove si forma questo inquinamento? Sono stati fatti altri controlli lungo i fossi dal depuratore fino ad arrivare a Bocca di Magra?
2)
altra stranezza ... se
i fossi che ricevono l’acqua dai depuratori e che confluiscono le loro acque nel
canale Fabbricotti rientrano nei limiti dei parametri di legge, ma allora come mai si è reso necessario dragare i
fossi stessi?
3)
un’altra
stranezza si riscontra nell’individuare una criticità nello scarso deflusso delle acque dal Fosso Prada, lentezza
che favorisce la decantazione e il
depositarsi nel suo alveo di “cattivi” depositi, ma se le acque sono “buone” come possono invece essere negative le sostanze
che si depositano nell’alveo del fosso?
4)
altra
stranezza risiede nel dichiarare il depuratore dei Paduletti come pienamente e
ottimamente funzionante, ma allora come mai questo depuratore è sempre e costantemente oggetto di lavori
di ristrutturazione, manutenzione e di interventi urgenti assai costosi?
5)
ulteriore
stranezza … come mai tutte le volte che viene riscontrato un inquinamento a
Bocca di Magra, il depuratore dei Paduletti è interessato da un via vai assai intenso di camion e di
autobotti?
6)
ulteriore stranezza … come
mai gli “esperti” del settore dicono che
è tutto regolare e ben funzionante, ma agli occhi “non professionali” di un
qualunque osservatore la situazione del Fosso Prada posto a valle del
depuratore è “chiaramente” critica,
poiché vede un’acqua densa di colore
nero e schiumosa, con odore forte e tipico di una fogna, mentre per esempio
quelle del vicino canale degli Orti presentano acque limpide e chiare. Come è possibile questa diversa percezione
della medesima realtà?
Ironicamente
Mazzi ha concluso l’esame di queste stranezze attribuendo la responsabilità
dell’inquinamento a Bocca di Magra non al cattivo funzionamento dei depuratori,
ma ai bisogni corporali degli uccelli
e degli animali che vivono in
quest’area e alla necessità di insegnare
loro “la buona educazione”!!!
Con
altrettanta ironia Mazzi dichiara di non aspettarsi gran che neanche
dall’inchiesta … (salvo qualche eccezione) mai
queste inchieste sono arrivate ad identificare causa e colpevoli.
In
conclusione, per Mazzi è evidente che si andrà avanti sempre allo stesso modo: i problemi di inquinamento si
ripresenteranno in particolare a Bocca di Magra, specie dopo ogni pioggia
consistente, mentre il depuratore dei Paduletti verrà sempre definito come ben
funzionante ma rimarrà in costante manutenzione con costi notevoli a carico
della collettività.
Del
resto, questa situazione è emblematica
di come funziona l’Italia: i problemi ci sono e si manifestano con
costanza, chi amministra procede con interventi tampone, senza mai avere
“coraggio” e “capacità” di tentare di risolverli in modo definitivo, continuando
però nello spendere denaro pubblico per
problemi che non si risolvono e si ripresentano con costanza.
Albert
Einstein diceva che: “I problemi non
possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati” …
appunto!
Euro
Mazzi
Questi
sono i precedenti post:
1)
DEPURATORI
E FOGNATURE: FUNZIONANO? È ORA DI VEDERCI CHIARO …: QUI2) DEPURATORE DEI PADULETTI E IL SEQUESTRO AREA DEL FOSSO PRADA: QUI
- L’AREA DELLE PADULE NEL PARCO NATURALE DI MONTEMARCELLO: QUI
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