Voi
affermate che “l'esercizio in forma
associata della gestione di funzioni amministrative inerenti i servizi sociali
integrati rappresenta una valida soluzione, in conformità alla vigente
legislazione per gli Enti locali, in quanto assicura una migliore qualità del
servizio, una gestione uniforme sull'intero territorio interessato ed un
contenimento dei costi relativi”
Ma
non fornite alcun elemento che possa attestare come viene assicurata una migliore qualità del servizio, una
gestione uniforme, un contenimento dei costi relativi; cioè Voi fate solo
una dichiarazione generica fatta a priori, senza alcuna dimostrazione derivante
da una precisa analisi. Infatti non fornite alcun dato, non esiste una analisi
della situazione socio-sanitaria che evidenzi i bisogni presenti nella
popolazione e come rispetto a questi bisogni i tre Comuni interessati intendono
organizzare una efficace ed efficiente risposta per risolvere o tentare di
tamponare questi bisogni presenti nella popolazione.
Stupisce
infatti l’affermazione successiva quando nella Convenzione viene dichiarato che:
“tale forma associata garantisce, in
particolare, la programmazione congiunta delle attività indicate dal Piano
regionale e il coordinamento dei servizi sociali dei 3 comuni ricadenti
nell’ambito territoriale sociale n. 67, nonché il coordinamento dei servizi
sociali con i servizi sanitari della ASL e con altri interventi ed attività
sociali presenti nel territorio”. Questa è aria fritta!!!
Parlate
di programmazione, ma programmazione significa: organizzazione di un'attività
secondo un programma che tenta di risolvere
i problemi emersi. Risolvere problemi significa avere l'abilità di
schematizzarli, pensare creativamente alle possibili soluzioni ed esprimerle in
modo chiaro ed accurato. Programmare significa esporre in modo ordinato,
organizzato e particolareggiato ciò che si vuole o si deve fare.
Ma
con questa convenzione voi dite solo di voler programmare, ma non si sa cosa,
non si sa come, non si sa con quali risorse, con quali mezzi e con quante
persone; né conosciamo quanti sono gli utenti, quali sono i loro problemi, come
si intende risolverli. Insomma è solo aria fritta!!!
Voi
dite che l'organismo di riferimento della
gestione associata è la Conferenza di Ambito, la quale dovrà provvedere a: “approvare
il Piano delle Attività dell'Ambito Territoriale Sociale; esaminare le proposte di organizzazione e
riorganizzazione dei servizi in forma associata presentate dal Coordinatore e approvare i documenti da sottoporre ai rispettivi
organi collegiali; approvare il documento finanziario preventivo ed il
rendiconto delle spese sostenute nell’esercizio precedente”, cioè la convenzione rimanda alla Conferenza di
Ambito la definizione del Piano, dell’organizzazione e del finanziamento,
espropriando così i consigli Comunali della loro funzione di indirizzo, ma
soprattutto evidenziando che prima si fa la convenzione, poi si decide a cosa
serve tale convenzione, cioè si pensa che mettendo il carro davanti ai buoi
questa possa andare avanti comunque … è assurdo!!!
Ma non solo. La conferenza d’Ambito si immagina
composta dai sindaci, ma tale composizione non viene espressa; a tale
conferenza poi possono essere invitati “i Segretari Comunali, i Dirigenti ed
i Funzionari dei Comuni, nonché i
rappresentanti dei soggetti istituzionali di volta in volta interessati”, cioè elementi tecnici o personale esterno
decidono come deve essere svolta l’azione socio-assistenziale, mentre il
Consiglio Comunale democraticamente eletto è privato sia della partecipazione
alla elaborazione delle proposte che soprattutto al controllo di tale
operatività.
Anzi l’assurdo è contenuto all’art. 12 che
prevede l’istituzione del Collegio di Vigilanza composto
dagli stessi Sindaci che sono i membri della Conferenza di Ambito che elaborano il Piano e le varie iniziative. Cioè
il controllato diventa anche controllore è illegittimo oltreché irregolare.
Ma ci sono altre
assurdità.
L’articolo 5 (Obblighi dei Comuni) stabilisce che: “I Comuni convenzionati si impegnano ad organizzare la propria
struttura interna ai sensi di quanto stabilito in convenzione al fine di assicurare l'omogeneità delle
caratteristiche organizzative e funzionali dei servizi. … ma in
convenzione non viene stabilito nulla, anzi viene rimandata alla Conferenza
d’ambito la predisposizione del Piano … dunque è cosa assurda!!!
Generiche sono poi le indicazioni riguardanti le risorse
umane operanti ai fini della convenzione per la gestione associata dei servizi
sociali; soprattutto generica e poco articolata è la previsione in merito alla
contribuzione da parte di ciascun Comune, infatti si afferma che: “Ciascun
Comune contribuisce al costo complessivo dei servizi erogati con una quota
proporzionale alle spese sostenute per gli utenti del Comune stesso” … tutto qua??? Ma così sarà fonte di equivoci,
discussioni, ritardi, carenze e disservizi.
Insomma è una convenzione fatta male, generica,
priva di reale capacità di intervenire sulle problematiche che del resto non
vengono minimamente esplicitate.
Dunque è una convenzione destinata a non produrre
alcunché di positivo e temiamo che si stia ripercorrendo la stessa strada della
precedente esperienza dell’associazione dei servizi con Ortonovo che poi di
fatto sono state chiuse perché non produceva benefici effettivi ma scaricava
sui responsabili dei vari servizi gli oneri del buon funzionamento dei servizi
stessi, senza alcuna reale capacità di realizzare un buon servizio per la
popolazione dei tre Comuni.
Così non si governa, così si sprecano le
occasioni, le risorse, scaricando sul personale comunale l’onere del buon
funzionamento dei servizi stessi.
Pr questi motivi, pur essendo in generale
assertori della necessità dell’associazione di servizi tra più comuni pur apprezzando
in generale ogni iniziativa volta alla gestione associata dei servizi tra più
comuni, non voteremo questa delibera perché la convenzione è priva di analisi,
è mancante di precise indicazioni su come deve essere regolato i servizio, è
una convenzione superficiale e fatta male.
Discorso del Consigliere Comunale Francesco Baracchini (anche a nome dei consiglieri Euro Mazzi, Maria Luisa Isoppo e Giorgio Salvetti) nel consiglio comunale del 22/12/2014
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