Al Sindaco del Comune di
Castelnuovo Magra - Abbiamo appreso
che con delibera della Giunta comunale n. 38 del 30/4/2016 è stato autorizzato
il Sindaco a promuovere ricorso di fronte al TAR Liguria per l’annullamento
della deliberazione della Giunta Regionale n. 102 del 16/2/2016, avente ad
oggetto l’annullamento (ex art. 30, comma 4, l. r. 22 febbraio 1995, n.12)
della deliberazione del Consiglio dell'Ente Parco n. 116 del 16/12/2015 con la
quale attraverso la modifica dell'articolo 2 dello Statuto si ammettevano nel Parco
i comuni di Castelnuovo e di Ortonovo.
Nella delibera
della Giunta Castelnovese si ricorda che il Consiglio Comunale (con delibera n. 32
del 26/11/2014) all’unanimità aveva richiesto l’inserimento nel Parco dell’area comunale
sita in località “Paduletti” (caratterizzata come “territori non insediabili – zona umida” inserita nel sistema di tutela ambientale SIC IT 1345101 “Piana del
Magra”) nel sistema delle aree poste in “relazione
territoriale con il parco”. Successivamente, al termine di una lunga
diatriba tra Regione Liguria e l’Ente Parco, con deliberazione del proprio Consiglio
n. 116 del 16/12/2015 era stato disposto di approvare la modifica all’art. 2
del proprio Statuto per permettere l’accoglimento della richiesta del Comune di
Castelnuovo (e quella analoga del comune di Ortonovo). La Giunta Regionale,
invece, ritenendo violata la procedura “di
definizione della perimetrazione del Parco naturale e del paesaggio protetto”
di esclusiva competenza regionale, annullava la deliberazione dell’Ente Parco del
16/12/2015 asserendo che la decisione del Parco configurasse una variazione dei
confini dello stesso.
Alla decisione
della Regione seguiva una forte e intensa polemica anche giornalistica che si
intersecava con le questioni relative al rinnovo del Consiglio e della
Presidenza del Parco, nonché con le elezioni amministrative di Ameglia. I due
sindaci Pietrini e Montebello e il Presidente del Parco Pisani promettevano fin
dal 17/2/16 di ricorrere tutti insieme al Tar, ma poi non hanno fatto nulla e
ora Pisani è decaduto e sostituito da Tedeschi alla presidenza del Parco.
Abbiamo fino ad
oggi assistito in silenzio a queste vicende non volendo partecipare a sterili
polemiche, dove prevalevano “i giochi” di schieramento per le nomine e la sola ricerca
di nuove opportunità di accesso a finanziamenti europei.
Ora, però, di
fronte a questa delibera non possiamo continuare a restare silenziosi, anzi
riteniamo doveroso intervenire per segnalare alcuni aspetti:
a)
È
dequalificante che tre enti pubblici territoriali (Comuni di Castelnuovo e
Ortonovo, Ente Parco, Regione) non abbiano avuto la capacità di parlarsi, di
chiarirsi e di trovare un percorso condiviso per arrivare ad una soluzione,
nonostante le diverse impostazioni partitiche, anzi si debba assistere a
polemiche giornalistiche di così evidente basso livello;
b)
Non
appare opportuno che tra tre enti pubblici territoriali si instauri un ricorso
al TAR, indipendentemente dalle effettive ragioni di merito di ciascuno, con
perdita di tempo per tutti, ma anche con spreco di denaro pubblico per tutti, poiché
tale ricorso al momento costa già al Comune di Castelnuovo circa € 2.900;
c)
Non
si comprende perché il ricorso viene fatto ora solo dal Comune di Castelnuovo,
e quale sia il vero interesse di tale ricorso, poiché in delibera ciò non è
spiegato. La delibera castelnovese, infatti si limita ad affermare che: “la deliberazione regionale appare
illegittima e gravemente lesiva degli interessi del Comune poiché con la
richiesta di inserimento questa amministrazione persegue fini di maggior tutela
e promozione del proprio patrimonio paesistico”. Queste non sono
motivazioni, ma si tratta di pure affermazioni generiche che non indicano
alcuna reale illegittimità da parte della Regione, i danni subiti dal Comune di
Castelnuovo da questa decisione e le ragioni per cui al contrario la procedura
seguita dal Parco di Montemarcello era corretta.
d)
La
mancanza di una motivazione che spiega l’interesse del Comune di Castelnuovo a
ricorrere al Tar rende illegittima la delibera comunale stessa. Infatti, le
norme generali sul procedimento (ad esempio la legge 7/8/1990 n. 241) stabiliscono
che deve essere sempre esplicitata una motivazione in modo chiara ed esaustiva.
Una delibera deve sempre contenere quegli elementi (anche in forma sintetica,
ma inequivocabili) che consentano a chiunque di comprendere, nel merito, gli
interessi del Comune e le illegittimità commesse in questo caso dalla Regione.
Insomma si contesta una illegittimità altrui con una delibera che è essa stessa
un esempio di illegittimità … Assurdo spreco di tempo e di denaro!!!
A noi interessa
che la zona dei Paduletti possa rimanere zona protetta e assolutamente non
edificabile, allontanando i pericoli di urbanizzazione dell’area come erano
stati ipotizzati da precedenti amministratori castelnovesi. Per questo avevamo
votato convinti alla proposta di inserimento di questa area nel Parco,
evidenziando al contempo le problematiche ambientali già oggi presenti
derivanti: da un depuratore scarsamente funzionante e dalla presenza di
fabbriche lapidee e di discariche abusive di marmettola (vedere qui precedente post in merito: http://noipercastelnuovo.blogspot.it/2014/11/larea-delle-padule-nel-parco-naturale.html).
Nel ribadire
questo nostro forte interesse di effettiva tutela ambientale, vorremmo invitare
il Sindaco a reimpostare urgentemente in Consiglio Comunale la richiesta di
adesione al Parco per questa area al fine di non perdere altro tempo e altro
denaro dietro una lunga vertenza legale, che ribadiamo è inopportuna e non
adeguatamente motivata, indipendentemente dal giudizio che ne darà il TAR e i
successivi eventuali ricorsi.
Restiamo in
attesa di risposta a questa nostra interpellanza al primo Consiglio Comunale
utile.
I Consiglieri Comunali:
Euro
Mazzi - Maria Luisa Isoppo - Giorgio Salvetti -
Francesco Baracchini
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