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domenica 28 agosto 2016

ENTRARE NEL PARCO DI MONTEMARCELLO CON PROCEDURE OPPORTUNE SENZA RICORRERE AL TAR (prima parte)

Al Sindaco del Comune di Castelnuovo Magra  -  Abbiamo appreso che con delibera della Giunta comunale n. 38 del 30/4/2016 è stato autorizzato il Sindaco a promuovere ricorso di fronte al TAR Liguria per l’annullamento della deliberazione della Giunta Regionale n. 102 del 16/2/2016, avente ad oggetto l’annullamento (ex art. 30, comma 4, l. r. 22 febbraio 1995, n.12) della deliberazione del Consiglio dell'Ente Parco n. 116 del 16/12/2015 con la quale attraverso la modifica dell'articolo 2 dello Statuto si ammettevano nel Parco i comuni di Castelnuovo e di Ortonovo.


Nella delibera della Giunta Castelnovese si ricorda che il Consiglio Comunale (con delibera n. 32 del 26/11/2014) all’unanimità aveva richiesto l’inserimento nel Parco dell’area comunale sita in località “Paduletti” (caratterizzata come “territori non insediabili – zona umidainserita nel sistema di tutela ambientale SIC IT 1345101 “Piana del Magra”) nel sistema delle aree poste in “relazione territoriale con il parco”. Successivamente, al termine di una lunga diatriba tra Regione Liguria e l’Ente Parco, con deliberazione del proprio Consiglio n. 116 del 16/12/2015 era stato disposto di approvare la modifica all’art. 2 del proprio Statuto per permettere l’accoglimento della richiesta del Comune di Castelnuovo (e quella analoga del comune di Ortonovo). La Giunta Regionale, invece, ritenendo violata la procedura “di definizione della perimetrazione del Parco naturale e del paesaggio protetto” di esclusiva competenza regionale, annullava la deliberazione dell’Ente Parco del 16/12/2015 asserendo che la decisione del Parco configurasse una variazione dei confini dello stesso.
Alla decisione della Regione seguiva una forte e intensa polemica anche giornalistica che si intersecava con le questioni relative al rinnovo del Consiglio e della Presidenza del Parco, nonché con le elezioni amministrative di Ameglia. I due sindaci Pietrini e Montebello e il Presidente del Parco Pisani promettevano fin dal 17/2/16 di ricorrere tutti insieme al Tar, ma poi non hanno fatto nulla e ora Pisani è decaduto e sostituito da Tedeschi alla presidenza del Parco.
Abbiamo fino ad oggi assistito in silenzio a queste vicende non volendo partecipare a sterili polemiche, dove prevalevano “i giochi” di schieramento per le nomine e la sola ricerca di nuove opportunità di accesso a finanziamenti europei.
Ora, però, di fronte a questa delibera non possiamo continuare a restare silenziosi, anzi riteniamo doveroso intervenire per segnalare alcuni aspetti:
a)      È dequalificante che tre enti pubblici territoriali (Comuni di Castelnuovo e Ortonovo, Ente Parco, Regione) non abbiano avuto la capacità di parlarsi, di chiarirsi e di trovare un percorso condiviso per arrivare ad una soluzione, nonostante le diverse impostazioni partitiche, anzi si debba assistere a polemiche giornalistiche di così evidente basso livello;
b)      Non appare opportuno che tra tre enti pubblici territoriali si instauri un ricorso al TAR, indipendentemente dalle effettive ragioni di merito di ciascuno, con perdita di tempo per tutti, ma anche con spreco di denaro pubblico per tutti, poiché tale ricorso al momento costa già al Comune di Castelnuovo circa € 2.900;
c)      Non si comprende perché il ricorso viene fatto ora solo dal Comune di Castelnuovo, e quale sia il vero interesse di tale ricorso, poiché in delibera ciò non è spiegato. La delibera castelnovese, infatti si limita ad affermare che: “la deliberazione regionale appare illegittima e gravemente lesiva degli interessi del Comune poiché con la richiesta di inserimento questa amministrazione persegue fini di maggior tutela e promozione del proprio patrimonio paesistico”. Queste non sono motivazioni, ma si tratta di pure affermazioni generiche che non indicano alcuna reale illegittimità da parte della Regione, i danni subiti dal Comune di Castelnuovo da questa decisione e le ragioni per cui al contrario la procedura seguita dal Parco di Montemarcello era corretta.
d)     La mancanza di una motivazione che spiega l’interesse del Comune di Castelnuovo a ricorrere al Tar rende illegittima la delibera comunale stessa. Infatti, le norme generali sul procedimento (ad esempio la legge 7/8/1990 n. 241) stabiliscono che deve essere sempre esplicitata una motivazione in modo chiara ed esaustiva. Una delibera deve sempre contenere quegli elementi (anche in forma sintetica, ma inequivocabili) che consentano a chiunque di comprendere, nel merito, gli interessi del Comune e le illegittimità commesse in questo caso dalla Regione. Insomma si contesta una illegittimità altrui con una delibera che è essa stessa un esempio di illegittimità … Assurdo spreco di tempo e di denaro!!!
A noi interessa che la zona dei Paduletti possa rimanere zona protetta e assolutamente non edificabile, allontanando i pericoli di urbanizzazione dell’area come erano stati ipotizzati da precedenti amministratori castelnovesi. Per questo avevamo votato convinti alla proposta di inserimento di questa area nel Parco, evidenziando al contempo le problematiche ambientali già oggi presenti derivanti: da un depuratore scarsamente funzionante e dalla presenza di fabbriche lapidee e di discariche abusive di marmettola (vedere qui precedente post in merito: http://noipercastelnuovo.blogspot.it/2014/11/larea-delle-padule-nel-parco-naturale.html).
Nel ribadire questo nostro forte interesse di effettiva tutela ambientale, vorremmo invitare il Sindaco a reimpostare urgentemente in Consiglio Comunale la richiesta di adesione al Parco per questa area al fine di non perdere altro tempo e altro denaro dietro una lunga vertenza legale, che ribadiamo è inopportuna e non adeguatamente motivata, indipendentemente dal giudizio che ne darà il TAR e i successivi eventuali ricorsi.

Restiamo in attesa di risposta a questa nostra interpellanza al primo Consiglio Comunale utile.

I Consiglieri Comunali:

Euro Mazzi     -  Maria Luisa Isoppo     -  Giorgio Salvetti     -  Francesco Baracchini

 

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