Definire
la trasparenza significa definire una qualità, una caratteristica tipica di quei
corpi che si lasciano attraversare dalla
luce e permettono così di individuare con
chiarezza gli oggetti retrostanti. Il significato etimologico del termine
trasparenza (composto da trans =
attraverso e pareo = vedere ma anche
apparire, mostrarsi) non fa riferimento al passaggio del raggio luminoso attraverso
un corpo, ma esplicita semplicemente la visibilità di un corpo o, più spesso la
presenza di un filtro per vedere un oggetto retrostante, in quanto è una
caratteristica di ciò che si vede, di come si vede o ancora di come ci si
mostra attraverso un filtro.
Il concetto che il termine trasparenza sintetizza
va, quindi, letto in duplice modo: è la caratteristica di un oggetto con
funzione di filtro, ovvero definisce la
capacità di quest’ultimo di far vedere ciò che sta oltre a sé, ovvero
quando per vedere ci si avvale di un filtro. Con riferimento ad atti, comportamenti,
situazioni, modi di procedere, soprattutto nella vita pubblica e nei rapporti
con la collettività, trasparenza significa chiarezza,
pubblicità, assenza di ogni volontà di occultamento e di segretezza, facilità di comprensione o di intuizione del senso o del significato, anche se non è
espresso in modo esplicito.
La trasparenza nelle
Amministrazioni Pubbliche.
La
trasparenza si intende generalmente come un momento di partecipazione del cittadino; come controllo collettivo sulla Cosa
Pubblica, ma soprattutto come accessibilità
totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle
pubbliche amministrazioni (performance
assessment e accountability dei manager pubblici); quindi la trasparenza è uno
strumento di conoscenza per i cittadini
e di loro partecipazione, ma anche
momento fondamentale della prevenzione rispetto al rischio di corruzione.
L’art.
4 della legge n. 15 del 2009 stabilisce che “6.
La trasparenza costituisce livello
essenziale delle prestazioni erogate
dalle amministrazioni pubbliche a norma dell’articolo 117, secondo comma, lettera
m), della Costituzione. 7.
Ai fini del comma 6 la trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della
pubblicazione sui siti internet
delle pubbliche amministrazioni, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione
delle pubbliche amministrazioni, degli indicatori relativi agli andamenti
gestionali e all’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni
istituzionali, dei risultati dell’attività di misurazione e valutazione svolta
in proposito dagli organi competenti, allo
scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon
andamento e imparzialità. 8. Le amministrazioni pubbliche adottano ogni iniziativa utile a promuovere
la massima trasparenza nella propria organizzazione e nella propria
attività”.
L’art.
11 del decreto legislativo n. 150 del 2009 precisa che “La trasparenza è intesa come
accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui
siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni
concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, degli indicatori relativi agli
andamenti gestionali e all’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle
funzioni istituzionali, dei risultati dell’attività di misurazione e
valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme
diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e
imparzialità”.
Lo
scopo della “accessibilità totale delle
informazioni concernenti l’organizzazione e l‘attività delle pubbliche amministrazioni”
è quello di favorire forme diffuse di
controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali (i principi di
buon andamento e imparzialità sanciti dalla Costituzione nell’art. 97) e
sull’utilizzo delle risorse pubbliche. Conseguentemente la PA deve mettere a
disposizione dell’intera collettività tutte le “informazioni pubbliche” trattate dall’amministrazione, secondo il
paradigma della “libertà di informazione”
(open government). Siffatto
intendimento è idoneo a radicare, se non sempre un diritto in senso tecnico,
una posizione qualificata e diffusa in capo a ciascun cittadino rispetto
all’azione dell’amministrazione. Infatti, il pieno rispetto degli obblighi di
trasparenza oltre che costituire livello essenziale delle prestazioni erogate
da tutte le Amministrazioni Pubbliche, rappresenta un valido strumento: di
diffusione e affermazione della cultura
delle regole; per favorire la diffusione di servizi di e-government; per garantire l’accesso sempre più ampio dei
cittadini e degli utenti; per ampliare i servizi di accesso diretto ai dati
pubblici e per valorizzare il patrimonio informativo; nonché per prevenire i fenomeni corruttivi, poiché
solo ciò che è integro può essere trasparente e, nel contempo, solo laddove vi
è trasparenza può essere assicurata integrità.
L’accountability.
La
trasparenza è quindi un elemento assolutamente necessario per una migliore
gestione (economico finanziaria e organizzativa) della “Cosa pubblica” ed
essenziale per l’accountability in
modo tale da responsabilizzare il management pubblico e stimolare la
rendicontazione di quanto realizzato.
Per
accountability si intende la responsabilità incondizionata,
formale o non, in capo a un soggetto o a un gruppo di soggetti
(accountors), del risultato
conseguito da un’organizzazione (privata o pubblica), sulla base delle proprie capacità, abilità ed etica. Tale
responsabilità richiede giudizio e
capacità decisionale, e si realizza nei confronti di uno o più
portatori di interessi (account-holders o accountees) con conseguenze positive (premi)
o negative (sanzioni), a seconda che i risultati desiderati siano raggiunti o
disattesi. L’accento non è posto sulla responsabilità delle attività svolte per
raggiungere un determinato risultato, ma sulla definizione specifica e
trasparente dei risultati attesi che formano le aspettative, su cui la
responsabilità stessa si basa e sarà valutata. La definizione degli
obiettivi costituisce, dunque, un mezzo per assicurare
l’accountability. Insieme al
concetto di responsabilità, occorre la trasparenza e la
compliance. La prima è
intesa come accesso alle informazioni concernenti ogni aspetto
dell’organizzazione, fra cui gli indicatori gestionali e la predisposizione del
bilancio e di strumenti di comunicazione volti a rendere visibili decisioni,
attività e risultati. La seconda si riferisce al rispetto delle norme ed è intesa sia come garanzia della
legittimità dell’azione sia come adeguamento dell’azione agli standard
stabiliti da leggi, regolamenti, linee guida etiche o codici di condotta.
Con la trasparenza è anche
avviata una partecipazione e collaborazione del cittadino che, conoscendo
meglio le PA, può contribuire attivamente a migliorare, anche attraverso
proposte, la qualità delle pubbliche amministrazioni, sia in termini di servizi
erogati, sia in ambito organizzativo e a mettere in pratica un nuovo tipo di “friendly
citizen control”.
La trasparenza consente anche di
attivare una economia legata a dati pubblicati in formato aperto e
rielaborabile. Le aziende e i privati possono infatti utilizzare i dati
pubblici (anche quelli che nascondono una immediata utilità nel contesto delle
pubbliche amministrazioni) per realizzare servizi a valore aggiunto e per
migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Oltre a ciò, più
un’amministrazione è trasparente più si prevengono e si limitano i fenomeni
legati alla corruzione.
(fine prima parte ... continua)
Euro Mazzi
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