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lunedì 23 giugno 2014

LA TRASPARENZA NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: un immenso campo da coltivare … incominciamo!!!

Il concetto di trasparenza, ovvero l’essere trasparente.
Definire la trasparenza significa definire una qualità, una caratteristica tipica di quei corpi che si lasciano attraversare dalla luce e permettono così di individuare con chiarezza gli oggetti retrostanti. Il significato etimologico del termine trasparenza (composto da trans = attraverso e pareo = vedere ma anche apparire, mostrarsi) non fa riferimento al passaggio del raggio luminoso attraverso un corpo, ma esplicita semplicemente la visibilità di un corpo o, più spesso la presenza di un filtro per vedere un oggetto retrostante, in quanto è una caratteristica di ciò che si vede, di come si vede o ancora di come ci si mostra attraverso un filtro.

 Il concetto che il termine trasparenza sintetizza va, quindi, letto in duplice modo: è la caratteristica di un oggetto con funzione di filtro, ovvero definisce la capacità di quest’ultimo di far vedere ciò che sta oltre a sé, ovvero quando per vedere ci si avvale di un filtro. Con riferimento ad atti, comportamenti, situazioni, modi di procedere, soprattutto nella vita pubblica e nei rapporti con la collettività, trasparenza significa chiarezza, pubblicità, assenza di ogni volontà di occultamento e di segretezza, facilità di comprensione o di intuizione del senso o del significato, anche se non è espresso in modo esplicito.
La trasparenza nelle Amministrazioni Pubbliche.
La trasparenza si intende generalmente come un momento di partecipazione del cittadino; come controllo collettivo sulla Cosa Pubblica, ma soprattutto come accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni (performance assessment e accountability dei manager pubblici); quindi la trasparenza è uno strumento di conoscenza per i cittadini e di loro partecipazione, ma anche momento fondamentale della prevenzione rispetto al rischio di corruzione.
L’art. 4 della legge n. 15 del 2009 stabilisce che “6. La trasparenza costituisce livello essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche a norma dell’articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione.  7. Ai fini del comma 6 la trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti internet delle pubbliche amministrazioni, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell’attività di misurazione e valutazione svolta in proposito dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. 8. Le amministrazioni pubbliche adottano ogni iniziativa utile a promuovere la massima trasparenza nella propria organizzazione e nella propria attività”.
L’art. 11 del decreto legislativo n. 150 del 2009 precisa che “La trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell’attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità”.
Lo scopo della “accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l‘attività delle pubbliche amministrazioni” è quello di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali (i principi di buon andamento e imparzialità sanciti dalla Costituzione nell’art. 97) e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. Conseguentemente la PA deve mettere a disposizione dell’intera collettività tutte le “informazioni pubbliche” trattate dall’amministrazione, secondo il paradigma della “libertà di informazione” (open government). Siffatto intendimento è idoneo a radicare, se non sempre un diritto in senso tecnico, una posizione qualificata e diffusa in capo a ciascun cittadino rispetto all’azione dell’amministrazione. Infatti, il pieno rispetto degli obblighi di trasparenza oltre che costituire livello essenziale delle prestazioni erogate da tutte le Amministrazioni Pubbliche, rappresenta un valido strumento: di diffusione e affermazione della cultura delle regole; per favorire la diffusione di servizi di e-government; per garantire l’accesso sempre più ampio dei cittadini e degli utenti; per ampliare i servizi di accesso diretto ai dati pubblici e per valorizzare il patrimonio informativo; nonché per prevenire i fenomeni corruttivi, poiché solo ciò che è integro può essere trasparente e, nel contempo, solo laddove vi è trasparenza può essere assicurata integrità.
L’accountability.
La trasparenza è quindi un elemento assolutamente necessario per una migliore gestione (economico finanziaria e organizzativa) della “Cosa pubblica” ed essenziale per l’accountability in modo tale da responsabilizzare il management pubblico e stimolare la rendicontazione di quanto realizzato.
Per accountability si intende la responsabilità incondizionata, formale o non, in capo a un soggetto o a un gruppo di soggetti (accountors), del risultato conseguito da un’organizzazione (privata o pubblica), sulla base delle proprie capacità, abilità ed etica. Tale responsabilità richiede giudizio e capacità decisionale, e si realizza nei confronti di uno o più portatori di interessi (account-holders o accountees) con conseguenze positive (premi) o negative (sanzioni), a seconda che i risultati desiderati siano raggiunti o disattesi. L’accento non è posto sulla responsabilità delle attività svolte per raggiungere un determinato risultato, ma sulla definizione specifica e trasparente dei risultati attesi che formano le aspettative, su cui la responsabilità stessa si basa e sarà valutata. La definizione degli obiettivi costituisce, dunque, un mezzo per assicurare l’accountability. Insieme al concetto di responsabilità, occorre la trasparenza e la compliance. La prima è intesa come accesso alle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, fra cui gli indicatori gestionali e la predisposizione del bilancio e di strumenti di comunicazione volti a rendere visibili decisioni, attività e risultati. La seconda si riferisce al rispetto delle norme ed è intesa sia come garanzia della legittimità dell’azione sia come adeguamento dell’azione agli standard stabiliti da leggi, regolamenti, linee guida etiche o codici di condotta.
 Partecipazione e collaborazione del cittadino.
Con la trasparenza è anche avviata una partecipazione e collaborazione del cittadino che, conoscendo meglio le PA, può contribuire attivamente a migliorare, anche attraverso proposte, la qualità delle pubbliche amministrazioni, sia in termini di servizi erogati, sia in ambito organizzativo e a mettere in pratica un nuovo tipo di “friendly citizen control”.
La trasparenza consente anche di attivare una economia legata a dati pubblicati in formato aperto e rielaborabile. Le aziende e i privati possono infatti utilizzare i dati pubblici (anche quelli che nascondono una immediata utilità nel contesto delle pubbliche amministrazioni) per realizzare servizi a valore aggiunto e per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Oltre a ciò, più un’amministrazione è trasparente più si prevengono e si limitano i fenomeni legati alla corruzione.
(fine prima parte ... continua)
Euro Mazzi

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