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mercoledì 11 febbraio 2015

MOZIONE PER UNA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE SU DUE PROPOSTE CONTRASTANTI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI.

Al Sindaco e ai Consiglieri Comunali - Martedì 3/2/2015 si è tenuta una assemblea di commercianti e di artigiani indetta dal Sindaco Montebello per presentare due proposte: una proposta illustrata da ACAM Ambiente Spa inerente l’avvio di una raccolta differenziata di carta, cartone, plastica, metalli, organico e indifferenziata presso le utenze produttive commerciali e artigianali (quindi non estesa all’intera popolazione);  e l’altra presentata dalla concessionaria massese della società Garby Srl, azienda casertana di San Marco Evangelista che ha sviluppato un sistema di franchising di raccolta differenziata attraverso l’installazione di macchinette raccoglitrici di bottiglie e lattine, che vengono compattate e avviate al riciclo, facendo subito una separazione del rifiuto e quindi trasformando tale materiale in un prodotto con un importante valore economico riconosciuto dalle industrie di trasformazione. In poche parole, questo modo di raccolta attraverso eco-compattatori diventa un business assai redditizio.

Non nascondo la mia immediata reazione di sconvolgente sorpresa! Il Sindaco Montebello, non so se in modo consapevole o meno, aveva presentato nella stessa serata agli stessi operatori due modi diversi di raccolta differenziata che erano destinati a partire in poche settimane, ma che apparivano immediatamente non solo differenti come modalità, scopo e costi, ma appartenevano a impostazioni contrastanti sotto molti punti.
La sorpresa diveniva meraviglia quando i due esponenti di Acam Ambiente Spa, dopo la loro esposizione, salutavano il pubblico presente (una ventina di operatori) e abbandonavano la sala prima che la concessionaria di Garby iniziasse a parlare. In quell’attimo si consumava l’evidente contrasto tra due impostazioni relative alla raccolta differenziata: la tradizionale e costosa raccolta differenziata proposta da Acam e quella “snella”, innovativa e redditizia di Garby. Appariva subito evidente che le due proposte nella gestione almeno per la parte comune (plastica e lattine) avrebbero portato al successo della seconda e alla decadenza della prima, anzi si è subito ipotizzato la nascita di un nuovo lavoro: il “raccoglitore abusivo di rifiuti”, cioè colui che di notte raccoglie i sacchetti (destinati alla raccolta organizzata da Acam) di bottiglie e lattine depositati dai cittadini sulle strade per poi introdurli nelle macchinette Garby e lucrare così i buoni sconto che quella macchinetta avrebbe erogato. Semplice no!!!
Apparentemente il sindaco Montebello “godeva” nel dire che il proprio programma elettorale nel campo dei rifiuti iniziava a concretizzarsi, ma in realtà appariva chiara l’improvvisazione nel presentare due proposti contrastanti e la mancanza di una reale strategia in proposito: il sistema di raccolta differenziata di ACAM non avrebbe comportato nessun (o scarsi) beneficio per il cittadino; il sistema proposto da Garby invece qualcosa al cittadino lo avrebbe immediatamente portato quanto meno in termini di “buoni” spesa o risparmio, certamente non avrebbe comportato ulteriori costi.
Nella stessa serata Montebello è riuscito a rappresentare il modo vecchio e assai costoso di gestione dei rifiuti da parte di Acam e il modo innovativo e redditizio di un modello di raccolta che in Germania, Norvegia e in altri Paesi Europei è in voga da decenni e con ottimi risultati che consentono di innalzare i coefficienti di recupero e riciclo, che le pubbliche amministrazioni sono obbligate a perseguire per legge europea e nazionale. Ma non è finita qui!
La proposta di Garby è “privata” nel senso che la macchina per la resa vuoti è uno strumento per il marketing e per il riciclaggio al tempo stesso, dunque permette al gestore un lucro assai elevato rispetto all’investimento … pertanto per quale motivo il Comune dovrebbe metterci il “cappello”? Il Comune dovrebbe soltanto stabilire le norme regolamentari, lasciando ai “privati” la gestione di tale attività commerciale. Punto.
Occorre sostenere questi servizi commerciali e queste tecnologie collaudate per la raccolta di packaging, quali imballi alimentari, con specifico interesse per PET, HDPE, PP, PS, LDPE, alluminio e banda stagnata; sistemi che permettono di ridurre il volume del materiale fino all’80%, riducendo i costi di raccolta, stoccaggio, trasporto e generando ampi margini di guadagno sulla vendita del materiale riciclato. Questo tipo di raccolta assicura una materia prima secondaria di qualità molto elevata, facilitando così il processo di riconversione dei rifiuti. Questi sistemi non costano direttamente al cittadino, anzi il sistema converte i volumi smaltiti in buoni da spendere presso gli esercizi convenzionati.
Ma una cosa è certa … questo sistema dimostra che la raccolta differenziata avviata da ACAM è sbagliata, vecchia e assai costosa.
Il Comune resti fuori dall’eventuale gestione di questa raccolta impostata su eco-compattatori, poiché solo evidenziando l’aspetto prettamente commerciale di tale iniziativa potrà svilupparsi effettivamente un eco-business competitivo e assai redditizio che capovolga la sbagliata strategia fino ad oggi adottata dagli enti locali spezzini: una raccolta rifiuti indifferenziati da destinare a discarica o a produzione di ecoballe per forni inceneritori; una raccolta differenziata assai difficile e disorganizzata e, quindi, molto costosa che non produce benefici per i cittadini.  
Gli esempi europei dimostrano che sono i nostri “governanti” a sbagliare e che una alternativa è possibile. Basta volerlo.
Ritengo importante avviare una profonda riflessione in Consiglio Comunale su queste due iniziative proposte dal Sindaco, affinché dal dibattito e dall’approfondimento delle problematiche e delle strategie di raccolta differenziata possa essere trovata una soluzione idonea e capace di generare profitti e non tariffe crescenti a carico dei cittadini.     

Il Consigliere Comunale
Euro Mazzi

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