castel

castel

domenica 10 maggio 2015

GESTIONE PROBLEMATICA DELLA MENSA SCOLASTICA: BISOGNA RISARCIRE LE FAMIGLIE DEI DISAGI CREATI.

Infortuni sul lavoro presso il Centro di produzione pasti
Nella cucina del Centro di produzione pasti sita nel complesso scolastico di Palvotrisia, in locali recentemente costruiti (2002-2005), pare siano accaduti ben due infortuni sul lavoro; infatti al recente incidente sul lavoro del 2015 si deve sommare analogo infortunio occorso nel 2012 pare sempre con la solita motivazione: scivolamento su pavimento “scivoloso”.


Questi incidenti devono fare riflettere poiché appare strano questa situazione in rapporto alla circostanza che le strutture sono nuove, in quanto i locali sono stati recentemente costruiti; ma sono altrettanto strani poiché allo stesso gestore (la CIR) era stato affidato l’onere del completamento della realizzazione del Centro di produzione pasti in seguito all’appalto del 2006, il quale aveva una base di € 130.000, aggiudicato con ribasso a € 100.000.
Ma esiste anche un’altra circostanza strana: questi due incidenti sono avvenuti in periodo di proroga della vigenza ordinaria scaduta dell’appalto.
a)      L’infortunio del 2012
Nel 2012, ad appalto scaduto e in regime di proroga attivato solo con lo scopo di rifare una nuova
gara di appalto, accade il primo incidente sul lavoro per “scivolamento” pare fatto oggetto di provvedimento sanzionatorio (Verbale contravvenzioni n. 152/2012) da parte della competente ASL 5 della Spezia. Conseguentemente, in data 26/10/12 (protocollo n. 4724), la CIR faceva pervenire al Comune una richiesta di sospensione dell'utilizzo della cucina comunale, a causa della tipologia di pavimentazione a suo tempo posta in opera, rappresentando nel contempo l'opportunità dell'utilizzo temporaneo, in sostituzione della cucina comunale, del proprio centro produzione pasti di Carrara.
A questa richiesta con determina 1/265 del 30/11/12 il segretario comunale Michelini rispondeva precisando che:
a)      la pavimentazione posta in opera, contrariamente a quanto sostenuto dalla Ditta, presenta ogni caratteristica utile a garantirne l'adeguatezza, in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, richiesta dalla normativa vigente al momento della posa in opera;
b)      il Comune non autorizzava la chiusura, ancorché temporanea, della cucina comunale, invitando la CIR a proseguire in loco la propria attività di preparazione dei pasti;
c)      il contratto d'appalto attualmente in essere poneva a carico dell'appaltatrice gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, particolarmente per quanto riguarda i lavori in materia di sicurezza sul lavoro;
d)     autorizzava l’apposizione sulla pavimentazione del locale cucina di uno speciale trattamento antiscivolo, atto ad eliminare il pur residuale rischio di scivolamento del personale utilizzato, come da richiesta effettuata dalla stessa in data 20/11/12 (Protocollo n. 5264) al costo di € 4.700,00 oltre IVA di Legge, a proprio carico … pur a pochi giorni dalla scadenza dell’appalto (31/12/12) prorogato, circostanza questa evidenziata proprio dalla CIR con nota datata il 30/11/12 (protocollo n. 5282) per sollecitare un riscontro autorizzativo dell'intervento, stante la proprietà comunale della struttura utilizzata come cucina, a pochi giorni dalla scadenza prorogata dell’appalto.
Tale determina aveva in allegato anche il parere favorevole del Responsabile del settore Opere Pubbliche e Ambiente, arch. Silvano Labanti, il quale esprimeva una valutazione positiva all'utilizzo del materiale proposto dalla stessa CIR, ritenendolo adeguato alle necessità ed autorizzandone la posa in opera sulla pavimentazione della cucina di Palvotrisia. Inoltre, si dichiarava che l'esecuzione dei lavori di trattamento antiscivolo non doveva comportare l'interruzione dell’attività didattica del plesso di Palvotrisia, né l'assunzione di misure di tutela dei frequentatori dell'Istituto scolastico.
Insomma erano lavori da fare in poco tempo e risolutivi del problema.
b)     Le proroghe.
COLPO DI SCENA: l’appalto scaduto in data 30/6/2012 e prorogato fino al 31/12/12 in attesa di predisporre gli atti utili al successivo nuovo affidamento tramite gara di appalto, viene nuovamente prorogato: una seconda proroga fino alla fine dell’anno scolastico 2012/13 (delibera di Giunta n. 71 del 28/12/12); una terza proroga avveniva nel 2013 (delibera di Giunta n. 75 del 28/8/13); una quarta proroga (con delibera di Giunta n. 96 del 12/9/2014) portava l’efficacia dell’appalto al 30/6/2015 tutte queste proroghe più o meno con la medesima motivazione di organizzare un appalto congiunto con il Comune di Ortonovo.
c)      Il secondo infortunio sul lavoro.
In vigenza della quarta proroga, quando oramai è evidente la difficoltà a concedere nuove proroghe e dovendosi rifare l’appalto, ecco un altro incidente sul lavoro: la cooperativa CIR Food di Reggio Emilia, a seguito di un infortunio sul lavoro occorso ad una propria dipendente comunicava al Comune con due lettere datate 17 e 19/3/15 sia l’incidente che la propria decisione di chiudere il Centro Produzione pasti e di trasferire il tutto nel proprio centro di Carrara
Questa volta la risposta del Comune è diversa da quella precedente, quanto meno è stata “timida”: il Sindaco Montebello, dopo aver respinto ogni responsabilità del Comune sull’infortunio, si limitava a richiedere una proroga rispetto all’iniziale data di chiusura (23/3/15) e di fatto prendeva atto delle decisioni autonomamente assunte dal gestore.
Infatti, con lettera datata 24/3/2015 il Sindaco Montebello ha informato i genitori che utilizzano il servizio della mensa scolastica che a partire dal 1/4/2015 e fino al termine dell’anno scolastico i pasti non saranno più preparati nei locali della cucina inserita nella scuola di Palvotrisia, ma “attraverso pasti veicolati dal centro di cottura “l’Apuano” sito in Carrara”.
In pratica, ha deciso autonomamente la cooperativa CIR Food di Reggio Emilia, che ha risparmiato evitando interventi di manutenzione, ma inoltre accentrando su Carrara la produzione dei pasti consegue notevoli economie a discapito di un servizio diverso rispetto a quello appaltato e prorogato per ben 4 volte. Questa diversità nel servizio erogato è evidente e oggettiva e meraviglia che l’attuale Sindaco e la sua Giunta non abbiano avuto “coraggio” nell’affrontare questa situazione.
Con questa decisione autonomamente presa da Cir e accettata di fatto dal Sindaco, il servizio mensa, a suo tempo appaltato nel luglio 2006 alla cooperativa CIR Food in esito alla gara di appalto, ha subito l’ennesima variazione, trasformando radicalmente e definitivamente l’originario servizio appaltato.
Dunque, occorre avere una valutazione dei risparmi complessivamente conseguiti da CIR e riversarli sugli utenti con una riduzione del costo del pasto complessivo quale prima risposta a questa autonoma decisione assunta da CIR.
In secondo luogo, richiamiamo il Sindaco e la sua Giunta a tutelare meglio gli interessi del Comune e a non essere “timidi” nei confronti delle cooperative, che per quanto notoriamente affini al PD sono pur sempre soggetti aventi scopo di lucro proprio e autonomo e, comunque, devono essere richiamati al rispetto delle regole.
In terzo luogo, occorre attivare da subito il bando per l’appalto futuro.
In quarto luogo, si propone la costituzione di una Commissione di inchiesta per chiarire e valutare le questioni sollevate da queste vicende, poiché questa amministrazione ha recentemente approvato un documento in cui si impegna a favorire la massima trasparenza nella propria attività e, dunque, questa è l’occasione per dimostrarlo in modo concreto e immediato.

Letto a nome dei Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi     -  Maria Luisa Isoppo     -  Giorgio Salvetti     -  Francesco Baracchini

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento