La
Procura della Repubblica della Spezia ha
annullato la trascrizione sui registri anagrafici del Comune di Castelnuovo
operata a cura diretta del Sindaco Daniele Montebello del matrimonio tra un
cittadino castelnovese e un cittadino spagnolo, valido a tutti gli effetti per
la legge spagnola ove in precedenza era stato celebrato, ma non valido per
quella italiana (vedere qui la notizia http://www.gazzettadellaspezia.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=40653:la-procura-annulla-il-matrimonio-gay-trascritto-a-castelnuovo,-uaar-pronto-alla-piazza&Itemid=9879).
La trascrizione è stata successiva al documento approvato a larga maggioranza nel Consiglio Comunale del 26/11/2014 (delibera consigliare n. 36) a cui mi ero opposto (vedere qui precedente comunicato http://www.cittadellaspezia.com/Val-di-Magra/Sarzana-Val-di-Magra/Trascrizione-del-matrimonio-gay-Mazzi-175656.aspx), non per motivi ideologici, religiosi o culturali, ma semplicemente perché l’istituzione di un registro delle unioni civili o la trascrizione di matrimoni cosiddetti “gay” non ha alcuna efficacia giuridica, in quanto non rientra nell’autonomia regolamentare degli enti locali la potestà di disciplinare situazioni di diritto familiare.
Inoltre, le decisioni assunte e il comportamento del Sindaco
non sono stati rispettosi dei dettami della Costituzione su cui ha giurato nel
momento dell’assunzione del suo mandato, poiché la Costituzione stabilisce la esclusiva competenza in materia dello
Stato, come stabilito dall’art. 117: “Lo
Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: i) cittadinanza, stato
civile e anagrafi”.
Dunque,
il Comune non può deliberare in merito e il Sindaco non può trascrivere i
matrimoni non conformi alla legge.
L’istituzione di
tale registro o la trascrizione del matrimonio in oggetto hanno solo un’esclusiva
natura ideologica e simbolica (vedere qui alcuni riscontri mediatici http://www.gazzettadellaspezia.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=32318:matrimonio-gay-a-castelnuovo,-montebello-ufficializza-il-sogno-d-amore-di-matteo-e-cesar&Itemid=9894).
Se Montebello e la Sua maggioranza vogliono
dare vita ad un movimento di opinione per “spingere”
il Parlamento a licenziare una legge in materia hanno pieno diritto di farlo,
ma non debbono far perdere tempo e denaro al Comune per una cosa inutile (nel senso che non incide come conferma
appunto l’avvenuto annullamento della trascrizione), illegittima (in quanto contro l’attuale legge) e non prioritaria (nel senso che in
merito non vi è alcuna esigenza e urgenza sociale nel nostro comune).
Corre
voce che il circolo UAAR della Spezia voglia “promuovere a breve una manifestazione pubblica a Castelnuovo Magra”
… una sorta di “Gay pride - orgoglio gay” … ben vengano, liberi di
farlo … ma speriamo che anche loro e la nostra Amministrazione Comunale evitino
di strumentalizzare la vicenda dell’atto di trascrizione ora annullato, poiché il problema è e rimane quello di una legge
che deve fare il Parlamento (non il Comune di Castelnuovo), come del resto
da anni la Corte Costituzionale ha indicato (con la sentenza n. 138/2010): “nell’ambito applicativo dell’art. 2 Cost.,
spetta al Parlamento, nell’esercizio della sua piena discrezionalità,
individuare le forme di garanzia e di riconoscimento per le unioni (civili)”.
Appunto.
Rimane
un problema: anche questa vicenda dimostra come la Giunta Montebello abbia una straordinaria vocazione a ricercare
visibilità mediatica (vedere qui post precedente:http://castelnuovopertutti.blogspot.it/2014/04/nuovismo-giovanilismo-e-politica.html) … a farsi fotografare … a organizzare feste, festini e
banchetti … tanto paga “il bilancio comunale” … e poi alle varie richieste si
risponde che i tagli al bilancio non permettono di soddisfare le esigenze dei
cittadini.
D’accordo,
la politica è anche immagine, ma così è
troppo!!! La ricerca eccessiva dell’apparire porta a non risolvere le
criticità perché si danno definizioni sbagliate ai problemi e le possibili
soluzioni abortiscono … e il deserto di speranza aumenta.
Euro
Mazzi
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