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venerdì 22 aprile 2016

PATRIMONIO COMUNALE: FARE CHIAREZZA IN UNA GESTIONE POCO TRASPARENTE

 Al Signor Sindaco del Comune di Castelnuovo Magra - L’ordine del giorno del consiglio comunale di oggi, 21/4/2016, ci offre l’occasione per ritornare su una questione già in precedenza sollevata attinente alla gestione del patrimonio immobiliare comunale.
All’uopo viene alla mente l’interpellanza piuttosto datata presentata da questo gruppo di consiglieri in specie dal Consigliere Dott.ssa Maria Luisa Isoppo, in data 21/3/2015 rimasta ancora oggi senza riscontro.
La collega Isoppo chiedeva in particolare chiarimenti e informazioni, salvo se altro, all’amministrazione comunale in merito a:
1- una specifica e precisa mappatura delle proprietà comunali assegnate a privati o associazioni o imprese di qualunque natura, indicando per ciascuna la delibera di assegnazione, le condizioni della stessa e la durata del contratto, nonché le eventuali remunerazioni;  
2- riguardo alle assegnazioni per fini assistenziali, chiedeva una relazione di verifica delle condizioni dei locali stessi, nonché una indicazioni di quali di questi locali potessero eventualmente (se non occupati) essere assegnati in presenza di eventuali necessità.
Non è possibile non denunciare la condotta negligente assunta, contra legem, poiché a tele richiesta della collega non è stata data adeguata risposta entro nei 30 giorni previsti dalla legge per iscritto o riferire nel primo consiglio comunale utile oralmente e, conseguentemente, oggi faccio mia quell’interpellanza e oggi la ripropongo integralmente.
Vorrei aggiungere alcune considerazioni. Ricordiamo che i beni comunali non appartengono  agli amministratori anche se hanno vinto le elezioni, ma si tratta di proprietà pubbliche che appartengono all’intera comunità.
Abbiamo visitato il sito del Comune e, contrariamente a quanto sperato, abbiamo rilevato gravi e oramai imperdonabili violazioni nella ottemperanza delle norme a tutela della trasparenza (l’Art. 30 del D. LGS 33/2013 - Obblighi di pubblicazione concernenti i beni immobili e la gestione del patrimonio 1. Le pubbliche amministrazioni pubblicano le informazioni identificative degli immobili posseduti, nonché i canoni di locazione o di affitto versati o percepiti). Nel sito esistono due elenchi di beni di proprietà aggiornato al 2012 e 2013 e il bilancio patrimoniale 2013, ma nella sezione “Canoni di locazione o affitto” non c’è nulla e quindi non sappiamo quali di questi beni di proprietà comunale sono stati dati in gestione a terzi e a quali condizioni sono concessi e l’atto deliberativo di conferimento.
Inoltre, non ci sono o non sono messi in evidenza i vari regolamenti comunali che invece dovrebbero essere particolarmente accessibili per il pubblico. 
Per quanto espresso si chiede:
IN GENERALE:
1) un inventario aggiornato  del patrimonio immobiliare comunale, titolo di appartenenza degli immobili e loro attuale destinazione e gestione
2) i titoli legittimanti l’assegnazione del patrimonio immobiliare comunale ad oggi esistenti, in copia o con l’indicazione dell’organo che li ha approvati, data di approvazione nonché relative delibere comunali di eventuale proroga e le condizioni di concessione (gratuita, onerosa, ecc.);
3) i rapporti contrattuali e concessioni amministrative in essere, quelle scadute, i rinnovi espliciti e taciti eventualmente concessi e con quale motivazione;
4) l’indicazione precisa e specifica di tutti i soggetti (persone fisiche e giuridiche)  beneficiari di tali concessioni;
5) l’indicazione analitica di tutti i corrispettivi percepiti per i singoli beni immobili negli ultimi cinque anni;
6) le motivazione della assegnazione gratuita di beni comunali e, in caso di risposta affermativa, l’indicazione dei rapporti contrattuali in essere, relativi beneficiari e delibere consigliari aventi ad oggetto i motivi della gratuità della assegnazione.
Si richiede risposta scritta e discussione nel primo Consiglio Comunale utile, con relativi allegati e poiché si tratta di una interpellanza di un anno fa aggiungiamo una diffida poiché in caso di non risposta entro 30 giorni si procederà nelle sedi opportune.
Ho iniziato ricordando una vecchia interpellanza della collega Isoppo, poiché l’argomento oggi oggetto della delibera rientra pienamente in questo contesto.
Nel sito del Comune esiste già un regolamento per la sala prove, ma non se ne conosce l’organo che lo approvato, la data di approvazione nonché relativa copia di delibera. Soprattutto è oscura la gestione che ne è stata fatta di questa area, chi ha utilizzato questi spazi, quanto eventualmente ha pagato, chi ha raccolto le prenotazioni e chi ha eventualmente curato gli incassi e in quale voce del bilancio sono confluiti gli introiti
Ora ci viene presentato un regolamento che sostanzialmente riteniamo che possa andare bene, ma vorremmo chiarezza sulla gestione passata sia della sala prove, che del Futurl@b che della sala Conferenze presso il Centro Sociale. IN PARTICOLARE:
- le delibere di concessione e di approvazione del regolamento utilizzo e gestione Centro giovani Futurl@b e sala Conferenze presso Centro sociale:
- l’indicazione dei corrispettivi percepiti e indicazione di tutti i soggetti (persone fisiche e giuridiche) beneficiari negli ultimi 5 anni;
Anche in questo caso si richiede risposta scritta e discussione nel primo Consiglio Comunale utile, con relativi allegati e comunque entro 30 giorni.
Avvalendoci di un vecchio detto “meglio tardi che mai” prendiamo atto dei due regolamenti che verranno deliberati oggi che approveremo poiché finalmente rendono chiara una gestione che fino ad oggi è stata oscura.
Vogliamo ricordare che la Corte dei Conti, in merito alla questione della gestione del patrimonio immobiliare di proprietà comunale, ha più volte sostenuto come la concessione in uso di beni pubblici debba essere sostenibile e utile per l’Ente. Solo se c’è un vantaggio diretto o indiretto per l’ente non si ravvisa la fattispecie del danno erariale sussistente, quando le condizioni dell’affidamento, praticate in concreto, determinano per l’amministrazione forti perdite, che non trovano copertura con le entrate avute, ravvisando una responsabilità diretta degli Amministratori per mancata vigilanza quando la condotta è reiterata (Corte dei Conti, sezione Toscana, sentenza 96/2014).
Quindi, noi ci auspichiamo e vorremo che questa amministrazione ce ne desse prova concreta, che  l’intera gestione del patrimonio immobiliare comunale si riveli non dannosa o poca accorta, ispirata a criteri di economicità, di  convenienza e di buona amministrazione, in quanto ciò non deve comportare passività prive di alcuna reale giustificazione che avrebbero ricaduto sull’intera cittadinanza ed eventualmente sulla persona degli amministratori.
 
Intervento del Consigliere Comunale Baracchini Francesco, anche a nome di Euro Mazzi, Maria Luisa Isoppo e Giorgio Salvetti

 

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