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lunedì 16 gennaio 2017

UN RICORDO DI ENZO ROSSI

In questi giorni è morto Enzo Rossi (1940-2017), padre di Silvia nostra candidata nelle ultime elezioni comunali del 2014.
Enzo è stato una figura storica e rappresentativa della sinistra castelnovese: già militante del Pci, fondatore locale di Rifondazione comunista e del circolo Officina Rossa di Castelnuovo e Ortonovo, poi iscritto al nuovo Partito Comunista.
Enzo è sempre stato un comunista vero, leale e coerente;  sempre disponibile nella militanza e nelle lotte per il bene comune; il suo impegno è sempre stato intenso e non mancava mai di partecipare alla propaganda elettorale,  alle feste di partito e ai dibattiti pubblici.
 

Enzo era un “compagno” contraddistinto da principi ben determinati, ma non è mai stato un integralista, anzi era aperto al confronto e alla discussione; in proposito ricordo lunghe e appassionate discussioni con lui su tutte le problematiche locali e nazionali, in cui ribadiva sempre i suoi principi senza alcuna rigidità intellettuale.
 
Alle ultime elezioni comunali del 2014 proposi a sua figlia Silvia una candidatura nella nostra lista civica “Noi per Castelnuovo” che Lui sostenne “da comunista”, come ribadiva in ogni incontro, sempre disponibile al confronto con chi aveva altre impostazioni ideali, poiché ciò era indispensabile per determinare un cambiamento e un rinnovamento nella vita politica e amministrativa locale nell’interesse dei cittadini.
Il breve video che qui propongo di un suo intervento in una riunione elettorale ben sintetizza questa sua “apertura” intellettuale e morale: “… vogliamo fare le cose fatte bene … non faremo le cose per conto nostro, noi faremo un comitato dei cittadini … se tutti insieme collaboriamo non possiamo sbagliare: il Comune deve andare per forza come si deve …”.
Concetti brevi e semplici, ma chiari ed efficaci.
Del resto, Enzo era un poeta”. Riporto qui la poesia dedicata a sua figlia Silvia per i suoi 18 anni: è una poesia esteticamente “bella”, ma evidenzia concetti umani e spirituali basilari, è un “equilibrato” augurio a “godere delle gioie e far tesoro del dolore” nella speranza di trovare la “strada della vita”.
 
Nel ricordare e salutare il “compagno/poeta” Enzo, si esprime un forte incoraggiamento alla figlia Silvia e alla moglie.

Euro Mazzi

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