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venerdì 24 marzo 2017

BILANCIO 2017: risorse adeguate, pressione fiscale e rigidità di bilancio (prima parte)

Un bilancio con risorse adeguate. Il bilancio preventivo 2017 è tecnicamente in equilibrio come impone la legge, e questo è un bene. Le risorse a disposizione dell’Amministrazione Comunale ammontano a circa € 5,5 milioni, in calo rispetto agli anni precedenti, ma risultano essere adeguate e sufficienti per far fronte sia alla spesa corrente di circa € 5,2 milioni che per rimborsare i mutui. Infatti, la differenza tra entrate e spese correnti è sempre stata positiva dal 2007 fino al 2017, e questo è un aspetto positivo che dimostra come il bilancio castelnovese non abbia quasi mai avuto difficoltà.
La parte destinata agli investimenti ammonta a € 856/mila, cioè un importo assai basso ma comunque utile per finanziare i pochi interventi previsti quest’anno sul territorio; certamente in questa scarsità di risorse destinate agli investimenti hanno inciso i vincoli di finanza pubblica, ma anche una non adeguata capacità a progettare nuovi investimenti, magari con progetti finanziati dalla Regione o dall’Europa. In merito agli investimenti occorre evidenziare i “normali” tempi lunghi necessari a realizzare i pochi investimenti da tempo progettati, come nel caso della strada di Marciano prevista fin dal 2010 che è stata realizzata in parte; o i pannelli fotovoltaici spesa prevista fin dal 2006 che è stata realizzata con notevole ritardo e solo in parte; ma sia le risorse per investimenti che la relativa spesa sono in preoccupante calo, al contrario della costante crescita della spesa corrente.

Comunque, anche quest’anno (come in tutti questi ultimi anni) le risorse in bilancio sono adeguate e, conseguentemente non si riscontrano difficoltà tali da giustificare eventuali “piagnistei” sui tagli o sui vincoli di bilancio; semmai la costante presenza di consistenti avanzi nel bilancio annuale dimostrano che sono abbondanti tanto da chiedersi se la permanenza di tasse, imposte e tariffe ad un livello così elevato sia giustificato, mentre la costante presenza di residui dimostra una lentezza nella capacità di riscossione delle entrate, ma soprattutto una evidente indolenza nello spendere le risorse.
Una crescente pressione fiscale. Il bilancio castelnovese dispone di adeguate risorse, ma la pressione fiscale se non aumenta non scende e si mantiene elevata. Infatti:
-                     le entrate correnti sono mediamente cresciute in misura superiore alla crescita media della spesa corrente;
-                     la spesa corrente non ha subito sostanziali tagli o interventi di riduzione a seguito di ristrutturazioni o riorganizzazioni dei vari servizi comunali e conseguentemente le entrate correnti sono rimaste più o meno allo stesso livello, in quanto sono state sostenute da una elevata pressione fiscale locale;
-                     se si esula dalle leggere variazioni presenti in ogni bilancio annuale, facendo una analisi delle medie di periodo della pressione fiscale sulle circa 3.600 famiglie, si coglie la reale dimensione dell’incidenza della pressione fiscale comunale sui bilanci famigliari: negli anni 80 la pressione fiscale comunale ammontava a circa € 189; negli anni 90 è aumentata a € 582; nella prima decade del 2000 aumentava ancora a € 1.012; in questi ultimi 7 anni è crescita ulteriormente fino a € 1.441; la pressione fiscale comunale nel 2017 è prevista a € 1.438,05 (quindi sotto la media di periodo di pochi euro … meglio che niente, ma è una riduzione insignificante).
Questa pressione fiscale comunale si aggiunge a quella provinciale, regionale e statale e ben rappresenta il costante drenaggio di risorse per mantenere un apparato pubblico che funziona poco, a volte male, ma che costa molto, costituendo uno dei motivi peculiari della crisi italiana, anche se oramai è evidente che non si tratti più di una crisi, ma di un vero e proprio e duraturo declino.
La pressione fiscale comunale contribuisce all’impoverimento dei cittadini, riduce la capacità di consumo delle famiglie e, quindi, contribuisce al perdurare della stagnazione dei consumi che alimenta questa lunga crisi economica e finanziaria, il cui perdurare annuncia una possibile crisi di sistema ed un ulteriore impoverimento generalizzato.
Per uscire da questa situazione occorre maggiore impegno e competenza, poiché la riduzione della pressione fiscale comunale (come quella provinciale, regionale e statale) può essere efficace e reale solo se è conseguente ad una riduzione della spesa corrente, ma questa è possibile solo a seguito di interventi di razionalizzazione e di riorganizzazione dei vari servizi pubblici erogati da ciascun ente, mirando a fare di più con minore spesa, ma maggiore efficienza ed efficacia.
In proposito, dopo quasi tre anni di gestione di questo Comune non riscontriamo una Vostra adeguatezza sostanziale; Vi accontentate degli annunci rispetto allo studio analitico dei problemi; ricercate la visibilità sui social o sui giornali rispetto alla cura degli interventi concreti; coltivate feste, brindisi, fotografie e tutto ciò che facilita un immediato e facile consenso a discapito della programmazione degli interventi di governo.
Maggiore rigidità della spesa. In questi ultimi anni stiamo assistendo ad un lento ma costante irrigidimento della spesa comunale; le tre voci di bilancio relative a spesa del personale, spesa gestione dei rifiuti, rimborso prestiti nel 2017 rappresentano il 62% delle entrate correnti, rispetto ad una media decennale del 59%.  Conseguentemente, sempre minori risorse sono destinate per finanziare tutti gli altri servizi erogati dal Comune, limitando conseguentemente la reale capacita di gestione politica del Comune.
In questa situazione, assai articolata e nella previsione di un peggioramento della crisi politica, economica e finanziaria dell’Italia occorre da parte di chi amministra non solo una conoscenza dei problemi presenti, ma soprattutto una reale capacità di intervento sulla base di precise conoscenze e competenze. In tal senso, l’economista Maffeo Pantaleoni un secolo fa diceva che Qualunque imbecille può inventare o imporre tasse. L'abilità consiste nel ridurre le spese, dando nondimeno servizi efficienti, corrispondenti all'importo delle tasse; fissare le tasse in modo che non ostacolino la produzione e il commercio o per lo meno che lo danneggino il meno possibile».

Intervento nel Consiglio Comunale del 23/3/2017 a nome dei Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi     -  Maria Luisa Isoppo     -  Giorgio Salvetti     -  Francesco Baracchini

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