Dalla
analisi del bilancio di previsione 2017 nonché del programma relativo ai
servizi sociali emerge con tutta evidenza la
genericità e la superficialità dei dati indicati ed esposti, in quanto:
a)
non
esiste alcuna dimostrazione e
tracciabilità di come vengono impiegate e investite le risorse a
disposizione
b)
nel
DUP non viene indicato in maniera
capillare ed esauriente come vengono espletati i servizi offerti.
Ad esempio non si capisce come viene svolto il servizio di trasposto dei cittadini disabili verso i luoghi della riabilitazione; così come non si comprende chi sono i soggetti che possono usufruire del servizio, in che misura, in quali orari. Ulteriore esempio, riguarda il servizio di sostegno per l'integrazione scolastica degli alunni disabili ma non si evince né quanti soggetti disabili beneficiano di tale servizio, né quanti sono gli educatori impiegati per tale servizio. Un altro esempio, riguarda l'inserimento lavorativo protetto, si dice che è atto a favorire una fattiva integrazione nel tessuto sociale, ma non è dato individuare e riscontrare quali aziende ad oggi abbiamo accolto o potrebbero accogliere tali soggetti.
Ad esempio non si capisce come viene svolto il servizio di trasposto dei cittadini disabili verso i luoghi della riabilitazione; così come non si comprende chi sono i soggetti che possono usufruire del servizio, in che misura, in quali orari. Ulteriore esempio, riguarda il servizio di sostegno per l'integrazione scolastica degli alunni disabili ma non si evince né quanti soggetti disabili beneficiano di tale servizio, né quanti sono gli educatori impiegati per tale servizio. Un altro esempio, riguarda l'inserimento lavorativo protetto, si dice che è atto a favorire una fattiva integrazione nel tessuto sociale, ma non è dato individuare e riscontrare quali aziende ad oggi abbiamo accolto o potrebbero accogliere tali soggetti.
c)
Nel
DUP non si analizza la situazione,
l’andamento e le eventuali criticità in merito alla convezione siglata qualche
anno fa fra i Comuni di Castelnuovo Magra Ortonovo e Ameglia; a suo tempo
avevamo criticato questa convenzione per la sua genericità priva di una analisi della situazione socio-sanitaria volta
ad evidenziare i bisogni presenti nella popolazione. Insomma, ci pareva
allora ci appare ancora oggi … aria fritta!
In
tempi lontani abbiamo evidenziato e denunciato alcune problematicità in ordine
alla gestione dei servizi sociali tra cui:
-
l'assenza
di una mappatura
in ordine ai soggetti destinatari e beneficiari delle risorse previste per
l'attività dei servizi sociali;
-
l'assenza
di un metodo
attraverso il quale si possa correttamente individuare il soggetto disabile e/o
bisognoso in quanto non sempre il singolo segnala agli uffici competenti il
proprio disagio e/o stato di bisogno;
-
la
necessità di una
rete di contatti tra operatori sanitari, medici di famiglia, polizia
municipale, assistenti sociali e struttura scolastica al fine di individuare
casi non conosciuti, ma esistenti purtroppo di soggetti che non denunciato il
proprio status;
-
la
necessità di redigere periodicamente una relazione di verifica sulla gestione dei servizi sociali,
sulla risposta data rispetto alle esigenze rilevate, ma che riguardi
attentamente anche aspetti specifici come per esempio le condizioni dei locali
comunali assegnati a “bisognosi”.
Infine,
permetteteci alcune considerazioni politiche. Nel DUP è riportato il Programma della
lista “Uniti per Castelnuovo” dove al punto tre si affermava: “Servizi sociali: riorganizzare gli uffici
per garantire e migliorare i servizi, se avanza un euro si investe in questo
settore” … è una affermazione assai generica, imprecisa e indeterminata …
non qualificabile neanche come spunto programmatico a dimostrazione di scarse idee in proposito, impressioni
confermate sia dal poco quantitativo di ciò che è stato fatto, ma soprattutto
dalla opacità
del servizio che viene offerto.
Riteniamo
positivo aver aumentato quest’anno le risorse destinate complessivamente ai
servizi sociali (ammontano nel 2017 a € 710.605,00 in crescita rispetto sia ai
€ 616.990,00 del 2016 che ai € 492.470,38 del 2015), ma non si raggiungono
ancora le somme stanziate nel 2006 pari a € 870.736,53.
Insomma,
le risorse destinate ad un settore particolarmente affamato per via dei grandi
bisogni che in questi periodi di lunga e profonda crisi economica e sociale
sono presenti nella nostra comunità in questo decennio vi sono stati tagli
considerevoli toccando la punta più bassa proprio nel 2014 con € 356.622,02 con un taglio di ben € 500.314,87
rispetto al 2005 (ben 58,38 punti percentuali), confermando che dietro
agli annunci
roboanti di attenzione alle problematiche sociali c’è una notevole
opacità, ma soprattutto è il settore che più ha risentito dei tagli pur in
invarianza di risorse complessive a disposizione, destinando scarse risorse
rispetto alle necessità presenti nella nostra comunità.
Intervento nel
Consiglio Comunale del 23/3/2017 a nome dei Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi
- Maria Luisa Isoppo -
Giorgio Salvetti - Francesco Baracchini
Per vedere i due precedenti post
di commento sul bilancio del 2017:
1 - risorse adeguate, pressione
fiscale e rigidità di bilancio: QUI2- un piano finanziario TARI superficiale e una costosa gestione dei rifiuti: QUI
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