castel

castel

sabato 8 aprile 2017

BILANCIO 2017: servizi sociali tra opacità e poche risorse (parte terza)

Dalla analisi del bilancio di previsione 2017 nonché del programma relativo ai servizi sociali emerge con tutta evidenza la genericità e la superficialità dei dati indicati ed esposti, in quanto:
a)                  non esiste alcuna dimostrazione e tracciabilità di come vengono impiegate e investite le risorse a disposizione
b)                 nel DUP non viene indicato in maniera capillare ed esauriente come vengono espletati i servizi offerti.
Ad esempio non si capisce come viene svolto il servizio di trasposto dei cittadini disabili verso i luoghi della riabilitazione; così come non si comprende chi sono i soggetti che possono usufruire del servizio, in che misura, in quali orari. Ulteriore esempio, riguarda il servizio di sostegno per l'integrazione scolastica degli alunni disabili ma non si evince né quanti soggetti disabili beneficiano di tale servizio, né quanti sono gli educatori impiegati per tale servizio. Un altro esempio, riguarda l'inserimento lavorativo protetto, si dice che è atto a favorire una fattiva integrazione nel tessuto sociale, ma non è dato individuare e riscontrare quali aziende ad oggi abbiamo accolto o potrebbero accogliere tali soggetti.


c)                  Nel DUP non si analizza la situazione, l’andamento e le eventuali criticità in merito alla convezione siglata qualche anno fa fra i Comuni di Castelnuovo Magra Ortonovo e Ameglia; a suo tempo avevamo criticato questa convenzione per la sua genericità priva di una analisi della situazione socio-sanitaria volta ad evidenziare i bisogni presenti nella popolazione. Insomma, ci pareva allora ci appare ancora oggi … aria fritta!
In tempi lontani abbiamo evidenziato e denunciato alcune problematicità in ordine alla gestione dei servizi sociali tra cui:
-                     l'assenza di una mappatura in ordine ai soggetti destinatari e beneficiari delle risorse previste per l'attività dei servizi sociali;
-                     l'assenza di un metodo attraverso il quale si possa correttamente individuare il soggetto disabile e/o bisognoso in quanto non sempre il singolo segnala agli uffici competenti il proprio disagio e/o stato di bisogno;
-                     la necessità di una rete di contatti tra operatori sanitari, medici di famiglia, polizia municipale, assistenti sociali e struttura scolastica al fine di individuare casi non conosciuti, ma esistenti purtroppo di soggetti che non denunciato il proprio status;
-                     la necessità di redigere periodicamente una relazione di verifica sulla gestione dei servizi sociali, sulla risposta data rispetto alle esigenze rilevate, ma che riguardi attentamente anche aspetti specifici come per esempio le condizioni dei locali comunali assegnati a “bisognosi”.

Infine, permetteteci alcune considerazioni politiche. Nel DUP è riportato il Programma della lista “Uniti per Castelnuovo” dove al punto tre si affermava: “Servizi sociali: riorganizzare gli uffici per garantire e migliorare i servizi, se avanza un euro si investe in questo settore” è una affermazione assai generica, imprecisa e indeterminata … non qualificabile neanche come spunto programmatico a dimostrazione di scarse idee in proposito, impressioni confermate sia dal poco quantitativo di ciò che è stato fatto, ma soprattutto dalla opacità del servizio che viene offerto.
Riteniamo positivo aver aumentato quest’anno le risorse destinate complessivamente ai servizi sociali (ammontano nel 2017 a € 710.605,00 in crescita rispetto sia ai € 616.990,00 del 2016 che ai € 492.470,38 del 2015), ma non si raggiungono ancora le somme stanziate nel 2006 pari a € 870.736,53.
Insomma, le risorse destinate ad un settore particolarmente affamato per via dei grandi bisogni che in questi periodi di lunga e profonda crisi economica e sociale sono presenti nella nostra comunità in questo decennio vi sono stati tagli considerevoli toccando la punta più bassa proprio nel 2014 con  € 356.622,02 con un taglio di ben  € 500.314,87  rispetto al 2005 (ben 58,38 punti percentuali), confermando che dietro agli annunci roboanti di attenzione alle problematiche sociali c’è una notevole opacità, ma soprattutto è il settore che più ha risentito dei tagli pur in invarianza di risorse complessive a disposizione, destinando scarse risorse rispetto alle necessità presenti nella nostra comunità.

Intervento nel Consiglio Comunale del 23/3/2017 a nome dei Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi     -  Maria Luisa Isoppo     -  Giorgio Salvetti     -  Francesco Baracchini



Per vedere i due precedenti post di commento sul bilancio del 2017:
1 - risorse adeguate, pressione fiscale e rigidità di bilancio: QUI
2- un piano finanziario TARI superficiale e una costosa gestione dei rifiuti: QUI
 

Nessun commento:

Posta un commento