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venerdì 2 giugno 2017

ENOTECA: DA UNA NOMINA INOPPORTUNA L’OCCASIONE PER UN RILANCIO (seconda parte)

Al Sindaco del Comune di Castelnuovo Magra  -  La nomina del sindaco di Castelnuovo Magra, Daniele Montebello, a presidente dell’Enoteca Regionale della Liguria per i prossimi quattro anni ci ha alquanto sorpreso perché pensavano si fosse oramai affermato il principio di distinzione tra le funzioni di indirizzo politico e quelle di gestione  negli enti e società partecipate da istituzioni pubbliche.
La sorpresa è stata duplice poiché si è passati dalla prassi assai deprecata del “riciclaggiodi ex politici all’impegno diretto di “politici” in carica nel loro utilizzo per funzioni dirigenziali e gestionali.
Un sindaco (ma anche un assessore o un consigliere) in carica deve preoccuparsi di attuare il programma politico sulla base del quale ha ricevuto il consenso elettorale, ma soprattutto deve seguire quotidianamente le problematiche del suo Comune e deve dare risposte ai molti bisogni della popolazione … un compito già di per sé assai gravoso e, conseguentemente, non ha tempo ed energie per dedicarsi a problemi aziendali e gestionali specifici, rischiando così di non far bene i due incarichi.
Inoltre, un sindaco non dovrebbe gestire direttamente una entità organizzativa che dipende o è condizionata dagli indirizzi politici che gli organi elettivi e rappresentativi emanano per indicare la strada da seguire alle organizzazioni sottoposte in quanto partecipate.
Altresì, si dovrebbe evitare che chi ha il compito di controllare e vigilare sul buon andamento gestionale delle organizzazioni rientranti nel perimetro pubblico, siano direttamente implicati nella loro gestione, poiché non esiste trasparenza se il controllato è anche il controllore.
Il principio di separazione o distinzione delle funzioni di indirizzo e di controllo (in capo ai “politici”) e di gestione (in capo ai tecnici o esperti “civili”) ha anche lo scopo di risolvere eventuali problemi di politicità indotta, cioè le interferenze nella gestione concreta aziendale che possono derivare dalla necessità di assecondare l’elettorato con fini “clientelari”, privilegiando semmai la necessaria competenza ed esperienza dei “civili”.
Nel caso specifico, la nomina del sindaco in carica Montebello non discende né da obblighi normativi, né risponde a particolari necessità (del resto non esplicitate) ed è contraria al principio di separazione delle funzioni, ma soprattutto esprime una chiara volontà di mantenere un costante controllo partitico sull’Enoteca che invece dovrebbe essere interamente lasciata agli esponenti del mondo agricolo.
In generale, i consigli di amministrazione di enti e società dovrebbero sempre essere composti da persone di attestata e riconosciuta professionalità, perché il loro ruolo è di natura prettamente ed esclusivamente professionale, ma non certamente da “politici” in carica o da poco cessati.
Sono i 119 soci produttori di tutta la Liguria e le associazioni e le organizzazioni agricole che dovrebbero assumere la diretta responsabilità gestionale dell’Enoteca, mentre i cinque comuni attualmente soci dovrebbero ritirare la loro partecipazione per dedicare le proprie energie al sostegno esterno, alla promozione e alla tutela dei prodotti tipici e, in generale, dell’agricoltura e del turismo.
Il rilancio dell’Enoteca Regionale passa proprio dall’uscita dei Comuni con il contemporaneo emergere dei vari esponenti del mondo agricolo, i soli che hanno le competenze e le esperienze produttive e promozionali idonee per far svolgere all’Enoteca un vero ruolo di “Azienda speciale” per il vino, l’olio e gli altri prodotti gastronomici del territorio, lo sviluppo dell’agricoltura e del turismo, interfacciandosi per esempio con gli itinerari dei gusti e dei profumi, con i siti artistici e archeologici, nonché con la ricettività diffusa.
Per quanto sopra esposto, i sottoscritti consiglieri:
a)      invitano il Sindaco Daniele Montebello a rinunciare alla carica di Presidente e di membro del consiglio direttivo dell’Enoteca Regionale, nominando al suo posto quale membro del consiglio direttivo una persona professionalmente esperta del settore (un produttore, un tecnico, ecc.) e, comunque, né un “politico” in carica né un “ex politico”.
b)      Invitano il Consiglio Comunale castelnovese a discutere sulla necessità di un rilancio dell’Enoteca Regionale che parta dalla uscita dei Comuni dalla compagine sociale, per valorizzarla come entità funzionalmente connessa con il mondo produttivo agricolo.
I sottoscritti consiglieri comunali nell’espletamento delle proprie competenze di controllo politico amministrativo richiedono che la presente mozione di indirizzo debba essere discussa nel primo Consiglio Comunale utile.

I Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi     -  Maria Luisa Isoppo     -  Giorgio Salvetti     -  Francesco Baracchini

Per vedere la prima parte:
1 - ENOTECA REGIONALE LIGURE: OCCORRE FARE CHIAREZZA E TRASPARENZA: QUI
 


 

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