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sabato 24 marzo 2018

UN GROTTESCO AMMINISTRATIVO: LA REVOCA DELLA REVOCA … (prima parte)

Al Sindaco del Comune di Castelnuovo Magra  -  Con delibera della Giunta Comunale n. 20 del 6/2/2018 è stato esercitato il potere discrezionale di revoca del provvedimento di risoluzione della convenzione stipulata con l'Associazione di società sportive XXX”, dando mandato all'ufficio competente per l'adozione dei conseguenti provvedimenti; questi ultimi si sono concretizzati nella determina n. 31 del 7/2/2018 con la quale è stata revocato il provvedimento di risoluzione della convenzione assunto con la precedente determina n. 19 del 26/1/2018.
In pratica, con la suindicata delibera di Giunta è stata attivata la procedura di revoca, con la quale sono stati di fatto annullati gli effetti derivanti dalla determina n. 19 del 26/1/2018, consistenti nella risoluzione unilaterale della convenzione con la conseguente revoca dell’affidamento degli impianti e l’obbligo di restituzione degli stessi entro 10 giorni dalla notifica del provvedimento stesso.

Sorprende come a distanza di soli 11 giorni la Giunta Montebello abbia cambiato opinione in merito alla determinazione n. 19 del 26/1/2018 assunta dal Segretario Comunale, il quale esercitando le sue funzioni di responsabile del procedimento (attivato con atto del 21/11/2016 poi integrato da quello successivo del 13/2/2017), aveva constatato una “grave inadempienza” consistente nel non aver pagato la TARI 2015 e 2016 entro il termine già prorogato del 31/10/2017 (la prima scadenza era al 31/5/2017).
Se è sorprendente la “velocità” nel cambio di opinione, risultano “risibili” le motivazioni adottate. Infatti, la Giunta si è improvvisamente accorta che “la gestione di un impianto sportivo comunale integra una concessione di pubblico servizio consistente nell'erogazione dell'attività di interesse generale rappresentata dall'attività sportiva” e, conseguentemente, ha scoperto “l’acqua calda”, poiché il provvedimento di revoca avrebbe: a) inciso “in via immediata sulla regolare prosecuzione di tutte le attività sportive svolte nei diversi impianti”; b) reso “necessaria l'attivazione di una nuova procedura selettiva con tempi lunghi. Si tratta di motivazioni “ridicole”, giacché se fossero serie allora non si dovrebbe prevedere nei contratti né alcuna possibilità di revoca, né la pretesa di far rispettare le clausole contrattuali a qualunque gestore di tali servizi; in pratica con queste motivazioni i gestori di un pubblico servizio potrebbero fare quello che vogliono fino alla scadenza dell’appalto (sic!).
La Giunta Montebello ha superficialmente ritenuto, altresì, inopportuno valutare un affidamento temporaneo ad altro soggetto, atteso la imprescindibile esigenza di individuare soggetto idoneo e di garantire un passaggio di consegne con le necessarie tempistiche”, dimenticandosi non solo di sondare altre possibili alternative, ma soprattutto non si è ricordata della circostanza che il Comune (in quanto proprietario dell’area) è il soggetto principale a cui spetterebbe ordinariamente la gestione diretta di tali servizi.
Grottesca appare, poi, la motivazione adottata dalla Giunta Montebello di considerare positivamente il “ritardato” pagamento effettuato con valuta 29/1/2018 di somme inizialmente contestate già in data 21/11/2016, rinnovate in data 13/2/2017, parzialmente rispettate alla prima scadenza del 31/5/2017 e non completamente adempiute in quella prorogata del 31/10/2017. Anche in questo caso se la motivazione fosse seria non si vede per quale motivo sia stata inizialmente contestato il mancato rispetto sia delle scadenze ordinarie, che di quelle successivamente stabilite dall’iniziale contestazione del 21/11/2016. Incredibilmente, invece, la Giunta Montebello ha ritenuto di considerare questi protratti e reiterati ritardi nei pagamenti come manifestazioni positive “di un soggetto che ha comunque dimostrato di voler adempiere, di voler mantenere in essere il servizio, di non avere in spregio le legittime richieste dell'Amministrazione” (sic!).
Dopo queste motivazioni “ridicole”, ne arriva finalmente una “seria”:  “non può sottacersi il fatto che le inadempienze hanno riguardato esclusivamente un profilo di tipo economico, nulla essendo mai stato contestato per quanto attiene la corretta tenuta degli impianti, garantendo una costante fruibilità degli stessi e quindi consentendo l'attuazione della finalità primaria della convenzione stessa che è quella di essere sede di attività sportive e di attività sociali e ricreative”.
Infatti, corrisponde al vero che sia la Giunta Favini che quella Montebello dal 27/4/2010 fino al 21/11/2016 non hanno effettivamente confutato alcunché al gestore; però la Giunta Montebello dimentica le molte segnalazione e contestazioni sollevate da alcuni consiglieri su vari aspetti della gestione dei campi sportivi affidati in concessione, critiche mai prese nella giusta considerazione. Dunque, questa circostanza non costituisce né un merito per il gestore, né un positivo riconoscimento per l’attività delle Giunte Favini/Montebello, poiché semmai rappresentano una colpevole lacuna amministrativa, in quanto evidenziano una palese mancanza di controllo e una colpevole carenza di verifica rispetto alle contestazioni sollevate da alcuni consiglieri comunali.
Comunque, nell’atto del 21/11/2016 veniva contestato il mancato versamento delle scadenze annue del 30/3/2012, del 30/5/2015 e del 30/3/2016 per un totale di € 9.150; nell’atto del 13/2/2017 oltre ai canoni annuali non versati venivano, altresì, contestati: a) il mancato pagamento della TARI dovuta dalla YYY (soggetto peraltro non contemplato dalla convenzione) per gli anni 2011, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016 per una somma complessiva di € 14.369,44; b) il mancato adeguamento della polizza assicurativa per rischi di responsabilità civile verso terzi (depositata con massimale di sole € 500.000 rispetto ai 3.000.000 previsti in convenzione; una polizza stipulata con notevole ritardo avendo una decorrenza dal 2/4/2012 e una scadenza 2/4/2017); c) la mancata attivazione della polizza sostitutiva della cauzione di € 5.000 per mancato pagamento del premio annuale fin dal 2010.
Quindi, le seppur “tardive” e limitate contestazioni non riguardavano solo il pagamento della TARI, ma anche altre questioni attinenti sia al canone annuo, sia al deposito cauzionale,  che alla polizza assicurativa. Soprattutto quest’ultima circostanza risulta particolarmente grave perché non sono stati adeguatamente “assicurati” da eventuali sinistri tutti gli utenti dei vari campi sportivi, esponendo il Comune al rischio di dover rispondere direttamente in via sostitutiva di eventuali indennizzi.
Insomma … “non ci resta che piangere” quando al termine della lettura della delibera n. 20/2018 adottata dalla Giunta Montebello si scopre che la “revoca della revoca” riguardante la convenzione con il gestore del Centro Sportivo esprime soltanto una valutazione puramente di tipo discrezionaleche ha portato a ritenere l’attuale gestore “ancora soggetto idoneo alla prosecuzione del rapporto concessorio con l'ente”; questa decisione esula da motivazioni concrete e reali, risultando così un puro e semplice atto discrezionale; anzi le giustificazione riportate appaiono ridicole e goffe, culminanti con una spiegazione che al contrario segnala una preoccupante mancanza di effettivo controllo esercitato con colpevole continuità dal 2010 al 2017 sulla gestione stessa dei vari campi sportivi castelnovesi.
In realtà, il procedimento amministrativo iniziato dal Segretario Comunale con atto del 21/11/2016 (integrato da quello del 13/2/2017 e del 12/7/2017) è di fatto terminato con la determina del Segretario Comunale n. 19 del 26/1/2018 che decretava la risoluzione unilaterale per gravi inadempienze convenzionali da parte del gestore. In tal senso, sia la dottrina che la giurisprudenza affermano l'automaticità della risoluzione con lo spirare del termine intimato e la conseguente inammissibilità di una rinuncia all'effetto risolutorio.
Del resto, questo procedimento viene considerato dalla stessa delibera della Giunta Comunale n. 20 del 6/2/2018 come un atto “legittimo”, ma è stato “revocato” senza alcuna dimostrazione dei vizi di merito e senza aver dimostrato l’esistenza di una nuova (e diversa) valutazione dell’interesse pubblico alla revoca della determina n. 19 del 26/1/2018. In tal senso, richiamare la giurisprudenza senza fornire concrete ragioni di merito, vale a dire di opportunità e convenienza risulta operazione di pura faciloneria: in cosa consistono i sopravvenuti motivi di pubblico interesse? Quale “mutamento della situazione di fatto si è realmente verificato? Quali le motivazioni a supporto di una nuova valutazione alla luce dell'interesse pubblico originario?
Non è sufficiente, per legittimare la revoca, un ripensamento tardivo e generico di convenienza e di opportunità; le ragioni addotte a sostegno della revoca devono rivelare l’effettiva consistenza e l’intensità dell’interesse pubblico che si intende perseguire con il ritiro dell’atto originario; la motivazione della revoca deve quindi essere profonda e convincente, nell’esplicitare, non solo i contenuti della nuova valutazione dell’interesse pubblico, ma anche la sua prevalenza su quelli del privato.
Per quanto sopra riportato, constatata la particolare urgenza di definire la situazione della gestione del Centro Sportivo, i sottoscritti consiglieri comunali nell’espletamento delle proprie competenze di controllo politico amministrativo ai sensi dell'art. 42, comma 1 del Tuel, richiedono l’urgente convocazione del consiglio comunale essendo gli stessi un quinto dei consiglieri, ai sensi dell'art. 39, comma 2, del D.Lgs 267/2000, con il seguente Ordine del Giorno:
1)    Esame e discussione del presente documento relativo alla revoca della risoluzione della convenzione stipulata con l'Associazione XXX;
2)    Risposte del Sindaco alle suindicate domande e relativa discussione;
3)    Assunzioni di ordini del giorno per impegnare la Giunta Comunale ad attivare eventuali iniziative in merito sulla base delle problematiche emerse sia dalle risposte del Sindaco che dalla discussione in merito, compresa l’istituzione di una commissione di inchiesta nel caso emergessero eventuali problematiche e/o irregolarità.

I Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi     -  Maria Luisa Isoppo     -  Giorgio Salvetti     -  Francesco Baracchini

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