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sabato 3 marzo 2018

UN COMUNE CHE NON SA COME SPENDERE LE MOLTE RISORSE A DISPOSIZIONE … (prima parte)

Il bilancio preventivo 2018 presenta entrate finali a disposizione dell’Amministrazione Comunale per circa € 6,7 milioni, in aumento rispetto agli anni precedenti; un ammontare adeguato e sufficiente per far fronte alle spese finali di circa € 6,5 milioni; e questo è un aspetto positivo che dimostra come il bilancio castelnovese non abbia carenze di risorse e, conseguentemente, non si riscontrano difficoltà tali da giustificare eventuali “piagnistei” sui tagli o sui vincoli di bilancio; semmai la costante presenza di consistenti avanzi nei vari bilanci annuali dimostrano che ci sono abbondanti risorse tanto da chiedersi se la permanenza di tasse, imposte e tariffe ad un livello così elevato sia giustificata, mentre la costante presenza di residui dimostra una lentezza nella capacità di riscossione delle entrate, ma soprattutto una evidente indolenza nello spendere le risorse disponibili.

La pressione fiscale non aumenta ma neanche scende in modo significativo e si mantiene su livelli alti. Infatti, le entrate correnti sono mediamente cresciute in misura superiore alla crescita media della spesa corrente; se si esula dalle leggere variazioni presenti in ogni bilancio annuale, facendo una analisi delle medie di periodo della pressione fiscale sulle circa 3.600 famiglie, si coglie la reale dimensione dell’incidenza della pressione fiscale comunale sui bilanci famigliari: negli anni 80 la pressione fiscale comunale ammontava a circa € 189; negli anni 90 è aumentata a € 582; nella prima decade del 2000 aumentava ancora a € 1.012; in questi ultimi 8 anni è crescita ulteriormente fino a € 1.429,71; la pressione fiscale comunale nel 2018 è prevista a € 1.400,96 (quindi sotto la media di periodo di pochi euro … meglio che niente, ma è una riduzione insignificante!).
A fronte di queste adeguate entrate comunali e di una pressione fiscale sulle famiglie che si mantiene ad alti livelli, per la spesa corrente si prevede un leggero calo rispetto agli anni passati  attestandosi a € 5,0 milioni; la spesa corrente non ha subito sostanziali tagli o interventi di riduzione a seguito di ristrutturazioni o riorganizzazioni dei vari servizi comunali.
In questi ultimi anni stiamo assistendo ad un lento, ma costante irrigidimento della spesa comunale; le tre voci di bilancio relative a spesa del personale, spesa gestione dei rifiuti, rimborso prestiti nel 2018 rappresentano il 62,03% delle entrate correnti, rispetto ad una media decennale del 59%.  Conseguentemente, sempre minori risorse sono destinate per finanziare tutti gli altri servizi erogati dal Comune, limitando conseguentemente la reale capacita di gestione politica del Comune.
Se questa situazione finanziaria non presenta negative criticità, si possono riscontrare ampi margini di notevole miglioramento se da parte di chi amministra si mettesse in campo articolati e sostanziosi progetti di riorganizzazione e di efficientamento.
La “macchina comunale” necessita non di un mero “tagliando”, ma di una profonda “revisione” funzionale. Più volte abbiamo evidenziato come a fronte di valide professionalità ed adeguata disponibilità presenti nei dipendenti comunali, non vi sia adeguato spazio alla loro formazione sia di carattere generale (per esempio sulla sicurezza, sugli aspetti legali, sulla trasparenza, sul procedimento amministrativo, ecc.), che specialistica (sulle competenze specifiche necessarie per un adeguato svolgimento del proprio lavoro). Più volte abbiamo espresso riserve sulla carenza di incentivi legati al raggiungimento di veri obiettivi di efficienza e di efficacia. Spesso abbiamo rilevato come manchi un reale progetto organizzativo dei servizi comunali e come tutto sia legato allo spontaneo impegno dei singoli impiegati.
La vicenda della fusione con Ortonovo e quella successiva della chiusura dei vari servizi associati evidenzia come siano mancati veri progetti e, soprattutto, come queste iniziative siano state legate ad esigenze personali e a meri interessi partitici.
Qualche passo in avanti è stato fatto nell’informatizzazione, in particolare è apprezzato il progetto riguardante l’ufficio urbanistico, ma siamo ancora lontani dall’utilizzare le opportunità informatiche per aumentare la produttività e rendere il lavoro degli uffici più efficiente.
Manca una visione di lungo periodo e la predisposizione di idonei progetti di riorganizzazione e di efficientamento sarebbero strategici e decisivi per incidere positivamente sul funzionamento dell’apparato comunale.
Si tratta di scelte politiche che dovrebbero nascere sia da un confronto con tutte le forze politiche, le rappresentanze sindacali e sociali e con i cittadini, che da un articolato dibattito anche con esperti del settore; certamente, per Castelnuovo, non mancherebbero le risorse visto che i bilanci presentano consistenti avanzi di gestione; ma ciò che manca sarebbe comunque possibile reperirlo mediante alcuni opportuni “tagli”.
Per esempio, si potrebbe spendere meno per eventi puramente ricreativi; Voi coltivate troppe feste, brindisi, fotografie e tutto ciò che facilita un immediato e facile consenso; ora basta con il finanziamento dell’effimero, risparmiate risorse da destinare a seri progetti di riorganizzazione dell’apparato comunale.
Inoltre, come più volte abbiamo sottolineato, sarebbe ora di utilizzare il patrimonio immobiliare a disposizione del Comune o per la loro vendita a prezzi adeguati di mercato o per la loro concessione onerosa e non a titolo gratuito come continuamente Vi ostinate di fare; in questa maniera si farebbero pervenire al Comune risorse fresche da utilizzare per questi progetti di riorganizzazione.
Ancora, come più volte abbiamo sottolineato, sarebbe assai utile uscire da alcune partecipate cedendo a prezzi di mercato le quote di proprietà comunale o chiudere quelle entità che comportano costi o rischi sviluppi deficitari; anche per questa via si possono ottenere risorse da destinare alla riorganizzazione dell’apparato comunale.
Infine si possono anche fare nuovi mutui, abbiamo ampia disponibilità in proposito.
Pertanto, non esiste una reale carenza di risorse, volendo si possono ottenere le risorse finanziarie necessarie per finanziare un adeguato progetto di riorganizzazione comunale che è necessario e indispensabile.
Vogliamo, altresì, ricordare che tra i servizi da riorganizzare ci sono proprio i servizi sociali. Abbiamo apprezzato la relazione dell’assessore Bonvini svolta in sede di presentazione del bilancio, ma crediamo che si debba fare di più. Più volte abbiamo evidenziato come sia necessaria una mappatura dei bisogni presenti nella comunità castelnovese e come sia doveroso partire da questi per tentare di dare efficaci risposte; occorre potenziare la tracciabilità di come vengono impiegate le risorse a disposizione; bisogna rendere trasparenti (pur nel rispetto della dignità di ogni utente) i servizi offerti; occorre integrare l’assistenza sociale con i bisogni sanitari specie per gli anziani, utilizzando al meglio le strutture presenti come il Distretto “Seppilli” di Luni; è necessario sviluppare una rete di contatti tra operatori sanitari, medici di famiglia, polizia municipale, assistenti sociali e struttura scolastica; sarebbe opportuna una verifica sul funzionamento della convezione sui servizi sociali siglata qualche anno fa fra i Comuni di Castelnuovo Magra, Luni e Ameglia. Quindi c’è ancora molto lavoro da fare.
Insomma, per ridurre la pressione fiscale comunale si deve agire sulla contemporanea riduzione della spesa corrente, riduzione da raggiungere non con tagli indiscriminati ma con progetti di razionalizzazione e di riorganizzazione dei vari servizi pubblici erogati, mirando a fare di più con minore spesa, ma maggiore efficienza ed efficacia.
Sarebbe opportuno un Vostro maggior impegno su queste questioni, tralasciando gli annunci e la ricerca di visibilità per curare adeguatamente questi progetti e i conseguenti interventi concreti.

Letto a nome dei Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi     -  Maria Luisa Isoppo     -  Giorgio Salvetti     -  Francesco Baracchini

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