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sabato 2 febbraio 2019

LA NECESSITÀ DI CONTROLLARE l'IMPIEGO DEI FITOFARMACI (parte prima)

Al Sindaco del Comune di Castelnuovo Magra  -  Abbiamo ricevuto molte segnalazioni e lamentele da parte di cittadini in merito ai disagi a loro creati dall’utilizzo di fitofarmaci in vigneti adiacenti alle loro abitazioni; le lamentele riguardano in particolare un impiego non corretto di questi prodotti dovuto all’effetto di “deriva” della miscela e la conseguente contaminazione delle aree adiacenti.
La particolarità delle aziende agricole castelnovesi è di essere inserite anche in aree urbanizzate e questa circostanza dovrebbe imporre (durante l’esecuzione dei trattamenti con prodotti fitosanitari) ai conduttori agricoli maggiore attenzione alla sicurezza per l’ambiente e per le persone (cittadini e gli stessi operatori agricoli), adottando tutti gli accorgimenti utili per non contaminare le persone e/o i mezzi in transito e/o le aree adiacenti.I prodotti fitosanitari sono sostanze attive e/o preparati destinati a proteggere i vegetali da organismi nocivi o a prevenirne gli effetti oppure a regolarne i processi vitali; questi prodotti sono utilizzati anche per le vigne assai diffuse nel territorio. Questi prodotti sono quindi necessari e utili, ma possono essere anche tossici, nocivi e irritanti e, quindi, potenzialmente pericolosi per la salute umana e/o per la sicurezza e l’integrità ambientale.
Sono note le disposizioni che impongono a chiunque impieghi, per scopi produttivi agricoli e non, i prodotti fitosanitari, non solo di rispettare la normativa comunitaria, nazionale, regionale in materia, ma soprattutto di mettere in atto ogni precauzione possibile in base alle “buone pratiche agricole”, per assicurare la pubblica e la propria incolumità e per evitare la contaminazione della aree pubbliche e private, danni agli animali e alle risorse ambientali, oltre che per evitare il superamento dei limiti massimi di residui di prodotti fitosanitari consentiti nelle produzioni agricole cedute al consumo.
Esiste, dunque, il problema di un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari all’interno delle varie aziende agricole presenti nel nostro territorio, le quali devono essere aiutate ad individuare i punti critici che possono rappresentare un rischio per l’ambiente e/o per la salute umana.
In tal senso, il Comune può esercitare una importante funzione di tutela della salute e di orientamento per le aziende agricole nel trovare la strategia più adatta per una data coltura in un determinato periodo, adottando procedure sicure nell’ottica di minimizzare i potenziali rischi di contaminazione e i possibili pericoli per la salute, la sicurezza e l’ambiente.
Primariamente, il Comune dovrebbe sensibilizzare le aziende contro i rischi potenziali connessi con la manipolazione e l’utilizzazione dei fitofarmaci sia nella forma in cui vengono venduti, sia del modo in cui vengono impiegati.
In particolare, il Comune dovrebbe favorire la conoscenza delle “buone pratiche agricole” imperniate su trattamenti sicuri ed efficaci; per esempio, una buona distribuzione della miscela fitoiatrica oltre a ottenere la massima efficacia biologica permette la minima esposizione ai prodotti fitosanitari per l’uomo e per l’ambiente.
Nell’esecuzione di questi trattamenti le aziende dovrebbero porre particolari attenzioni, per esempio:
- alle condizioni meteorologiche, specie in funzione della temperatura e delle condizioni del vento;
- all’eventuale passaggio di mezzi, di ciclisti e di pedoni sulle strade pubbliche adiacenti;
- alle misure di garanzia per la sicurezza e la salute dei lavoratori durante la manipolazione e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari;
- al buon funzionamento delle attrezzature (verifiche funzionali periodiche, tarature obbligatorie presso strutture accreditate, ecc.), oltre al loro impiego corretto al fine di prevenire contaminazioni accidentali;
- alle cautele atte ad evitare che questi prodotti irrorati raggiungano eventuali corpi idrici (le acque, le sponde e/o argini di torrenti, canali, pozzi)
- alle idonee misure atte tutelare le aree di confine garantendo la distribuzione dei prodotti rivolta esclusivamente verso l’interno della coltura in direzione opposta alle proprietà altrui.
Il Comune dovrebbe poi regolamentare questa attività e controllarne il corretto uso, poiché risulta fondamentale il rispetto della sicurezza delle persone e dei centri abitati e la protezione delle risorse naturali attraverso misure strutturali (es. con le fasce e le barriere di rispetto) e comportamentali (es. chiudere l’erogazione a fine filare, trattare dall’esterno l’ultimo filare, ecc.). Dovrebbe essere previsto per esempio:
-  la previsione di fasce di rispetto, ma anche l’obbligo di installare opportune “barriere” atte a impedire la “deriva” del prodotto nelle aree circostanti;
-  l’obbligo di dare comunicazione scritta al Comune indicando prodotto utilizzato e principio attivo, data ed ora dell’inizio del trattamento, indirizzo e particella del terreno, coltura praticata e tempi di decadenza, allegando, inoltre, la scheda tecnica del prodotto fitosanitario;
-  le modalità informative: i terreni trattati dovrebbero essere segnalati mediante apposizione di cartelli ben visibili contenenti i dati relativi al trattamento eseguito (data, prodotti fitosanitari distribuiti, tempo di rientro, superficie, segnalazioni, ecc.); la previsione di un divieto di accesso per un periodo almeno corrispondente al tempo di rientro; la comunicazione preventiva al pubblico dei trattamenti (orari, modalità, prodotti, ecc.), affinché i residenti abbiano il tempo necessario per adottare le precauzioni del caso (chiudere le porte e le finestre, raccogliere i panni stesi, coprire l’orto con teli, non sostare nelle vicinanze dell’appezzamento da trattare);
-  il divieto di trattamento oppure il rispetto di particolari misure restrittive (operare esclusivamente nell'orario di chiusura e, comunque, dopo il termine delle lezioni e delle attività ricreative, ecc.) quando i trattamenti avvengono in prossimità di aree specifiche frequentate da gruppi vulnerabili (scuole, aree verdi aperte al pubblico, ecc.).
Le autorità di vigilanza competenti (polizia locale, polizia provinciale, CFS, ASL) dovrebbero poi svolgere una efficace attività di controllo sulla corretta gestione dei trattamenti con prodotti fitosanitari e loro coadiuvanti e sul rispetto della normativa vigente.
Su queste problematiche il Comune ha fatto poco fino ad oggi e, pertanto, il Consiglio Comunale e la Giunta dovrebbero assumere idonei provvedimenti sia per sensibilizzare le aziende che per regolamentare e controllare questa delicata attività riguardante l’impiego dei fitofarmaci nelle aziende agricole del nostro territorio, inserendo questi provvedimenti anche come ulteriore elemento di valorizzazione di una viticoltura locale maggiormente eco-sostenibile.
Per tutto quanto sopra esposto, si interpella il Sindaco per sapere come e in che tempi intende procedere per risolvere le problematiche segnalate ed alleviare i disagi dei residenti.

I Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi     -  Maria Luisa Isoppo     -  Giorgio Salvetti     -  Francesco Baracchini

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