Al
Sindaco del
Comune di Castelnuovo Magra - Abbiamo
ricevuto molte segnalazioni e lamentele da parte di cittadini in merito ai
disagi a loro creati dall’utilizzo di fitofarmaci in vigneti adiacenti alle
loro abitazioni; le lamentele riguardano in particolare un impiego non corretto
di questi prodotti dovuto all’effetto di “deriva” della miscela e la
conseguente contaminazione delle aree adiacenti.
La
particolarità delle aziende agricole castelnovesi è di essere inserite anche in
aree urbanizzate e questa circostanza dovrebbe imporre (durante l’esecuzione
dei trattamenti con prodotti fitosanitari) ai conduttori agricoli maggiore
attenzione alla sicurezza per l’ambiente e per le persone (cittadini
e gli stessi operatori agricoli), adottando tutti gli accorgimenti utili per
non contaminare le persone e/o i mezzi in transito e/o le aree adiacenti.I
prodotti fitosanitari sono sostanze attive e/o preparati destinati a proteggere
i vegetali da organismi nocivi o a prevenirne gli effetti oppure a regolarne i
processi vitali; questi prodotti sono utilizzati anche per le vigne assai
diffuse nel territorio. Questi prodotti sono quindi necessari e utili, ma
possono essere anche tossici, nocivi e irritanti e, quindi, potenzialmente pericolosi
per la salute umana e/o per la sicurezza e l’integrità ambientale.
Sono note le disposizioni che impongono a chiunque impieghi, per scopi produttivi agricoli e non, i prodotti fitosanitari, non solo di rispettare la normativa comunitaria, nazionale, regionale in materia, ma soprattutto di mettere in atto ogni precauzione possibile in base alle “buone pratiche agricole”, per assicurare la pubblica e la propria incolumità e per evitare la contaminazione della aree pubbliche e private, danni agli animali e alle risorse ambientali, oltre che per evitare il superamento dei limiti massimi di residui di prodotti fitosanitari consentiti nelle produzioni agricole cedute al consumo.
Sono note le disposizioni che impongono a chiunque impieghi, per scopi produttivi agricoli e non, i prodotti fitosanitari, non solo di rispettare la normativa comunitaria, nazionale, regionale in materia, ma soprattutto di mettere in atto ogni precauzione possibile in base alle “buone pratiche agricole”, per assicurare la pubblica e la propria incolumità e per evitare la contaminazione della aree pubbliche e private, danni agli animali e alle risorse ambientali, oltre che per evitare il superamento dei limiti massimi di residui di prodotti fitosanitari consentiti nelle produzioni agricole cedute al consumo.
Esiste,
dunque, il problema di un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari all’interno
delle varie aziende agricole presenti nel nostro territorio, le quali devono
essere aiutate ad individuare i punti critici che possono rappresentare un rischio
per l’ambiente e/o per la salute umana.
In
tal senso, il Comune può esercitare una importante funzione di tutela della
salute e di orientamento per le aziende agricole nel trovare la strategia più
adatta per una data coltura in un determinato periodo, adottando procedure
sicure nell’ottica di minimizzare i potenziali rischi di contaminazione e i
possibili pericoli per la salute, la sicurezza e l’ambiente.
Primariamente,
il Comune dovrebbe sensibilizzare le aziende contro i rischi potenziali
connessi con la manipolazione e l’utilizzazione dei fitofarmaci sia nella forma
in cui vengono venduti, sia del modo in cui vengono impiegati.
In
particolare, il Comune dovrebbe favorire la conoscenza delle “buone pratiche agricole” imperniate su trattamenti
sicuri ed efficaci; per esempio, una buona distribuzione della miscela
fitoiatrica oltre a ottenere la massima efficacia biologica permette la minima
esposizione ai prodotti fitosanitari per l’uomo e per l’ambiente.
Nell’esecuzione
di questi trattamenti le aziende dovrebbero porre particolari attenzioni, per
esempio:
-
alle condizioni meteorologiche, specie in funzione della temperatura e delle
condizioni del vento;
-
all’eventuale passaggio di mezzi, di ciclisti e di pedoni sulle strade
pubbliche adiacenti;
-
alle misure di garanzia per la sicurezza e la salute dei lavoratori durante la
manipolazione e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari;
-
al buon funzionamento delle attrezzature (verifiche funzionali periodiche, tarature
obbligatorie presso strutture accreditate, ecc.), oltre al loro impiego
corretto al fine di prevenire contaminazioni accidentali;
-
alle cautele atte ad evitare che questi prodotti irrorati raggiungano eventuali
corpi idrici (le acque, le sponde e/o argini di torrenti, canali, pozzi)
-
alle idonee misure atte tutelare le aree di confine garantendo la distribuzione
dei prodotti rivolta esclusivamente verso l’interno della coltura in direzione
opposta alle proprietà altrui.
-
la
previsione di fasce di rispetto, ma anche l’obbligo di installare opportune “barriere”
atte a impedire la “deriva” del prodotto nelle aree circostanti;
-
l’obbligo
di dare comunicazione scritta al Comune indicando prodotto utilizzato e
principio attivo, data ed ora dell’inizio del trattamento, indirizzo e particella
del terreno, coltura praticata e tempi di decadenza, allegando, inoltre, la
scheda tecnica del prodotto fitosanitario;
-
le
modalità informative: i terreni trattati dovrebbero essere segnalati mediante
apposizione di cartelli ben visibili contenenti i dati relativi al trattamento
eseguito (data, prodotti fitosanitari distribuiti, tempo di rientro,
superficie, segnalazioni, ecc.); la previsione di un divieto di accesso per un
periodo almeno corrispondente al tempo di rientro; la comunicazione preventiva
al pubblico dei trattamenti (orari, modalità, prodotti, ecc.), affinché i
residenti abbiano il tempo necessario per adottare le precauzioni del caso (chiudere
le porte e le finestre, raccogliere i panni stesi, coprire l’orto con teli, non
sostare nelle vicinanze dell’appezzamento da trattare);
-
il
divieto di trattamento oppure il rispetto di particolari misure restrittive
(operare esclusivamente nell'orario di chiusura e, comunque, dopo il termine
delle lezioni e delle attività ricreative, ecc.) quando i trattamenti avvengono
in prossimità di aree specifiche frequentate da gruppi vulnerabili (scuole, aree
verdi aperte al pubblico, ecc.).
Le
autorità di vigilanza competenti (polizia locale, polizia provinciale, CFS, ASL)
dovrebbero poi svolgere una efficace attività di controllo sulla corretta gestione
dei trattamenti con prodotti fitosanitari e loro coadiuvanti e sul rispetto
della normativa vigente.
Su
queste problematiche il Comune ha fatto poco fino ad oggi e, pertanto, il
Consiglio Comunale e la Giunta dovrebbero assumere idonei provvedimenti sia per
sensibilizzare le aziende che per regolamentare e controllare questa delicata
attività riguardante l’impiego dei fitofarmaci nelle aziende agricole del
nostro territorio, inserendo questi provvedimenti anche come ulteriore elemento
di valorizzazione di una viticoltura locale
maggiormente eco-sostenibile.
Per
tutto quanto sopra esposto, si interpella il Sindaco per sapere come e in che
tempi intende procedere per risolvere le problematiche segnalate ed alleviare i
disagi dei residenti.
I Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi
- Maria Luisa Isoppo -
Giorgio Salvetti - Francesco Baracchini
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