Negli
anni Settanta si erano installate alcune segherie di marmo nel territorio
comunale in ambito agricolo e residenziale, in fregio alla via Aurelia e in
località Tavolara, all’interno di una zona caratterizzata dalla presenza di
consistenti insediamenti residenziali; da qui si svilupparono gravi problemi ambientali: per fumi, polveri, rumori,
marmettola, riversamento di acque di lavorazione. La popolazione ha,
conseguentemente, più volte dovuto segnalare questi spiacevoli disagi.
Si
è posta, quindi, negli anni Ottanta la questione del loro spostamento. Il
vecchio PRG (adottato il 30/7/78 e approvato il 30/10/81) non prevedeva nulla e
conseguentemente nel 1985 il PRG fu
posto in revisione anche per prevedere lo spostamento delle segherie dall’area
lungo la via Aurelia e zona Centotetti a quella di Tavolara.
Le
successive vicende sono, però, la rappresentazione tragicomica della “incapacità al potere”: nel 1994 questo
incarico di revisione del PRG affidato nel 1985 veniva revoca e veniva buttato
via tutto il lavoro fatto e pagato assai caro; nel 1994 veniva affidata la
revisione del PRG all’arch. Pontuale; poi nel 1998 tale incarico cessava e
veniva conferito nuovo incarico sempre all’arch. Pontuale ma per redigere un
PUC; questo PUC in data 12/8/98, dopo un’estenuante Consiglio Comunale durato
una ventina di ore …. veniva approvato
nella sua forma preliminare; successivamente il PUC entrava in vigore in data
20/9/2001 e nelle sue norme prevede i Distretti di Trasformazione.
Ora
il PUC è scaduto dal 2011 e sono già
passati quasi 3 anni senza che sia stato rinnovato, ma soprattutto
discusso. L’occasione delle elezioni del 25/5/2014 impone una riflessione in
merito.
Ci sono voluti
quasi 30 anni per non fare nulla e ora dopo 30 anni sappiamo che in
queste aree si può costruire ma non sappiamo a cosa serve costruire.
Ma
la cosa assurda è che tutta questa gestione dal 1978 ad oggi (caratterizzata da
costanti ritardi) è costata quasi 1,5
milioni di euro per produrre un solo PUC!!!
La
vecchia motivazione dello spostamento delle segherie (quella che aveva
originato la revisione del PUC del 1985) di fatto è oramai divenuta inutile, poiché quasi tutte le aziende del
settore lapideo hanno chiuso per liquidazione o fallimento. Restano solo i
capannoni abbandonati in totale degrado.
In
proposito, le previsioni del PUC del 2001 prevedono la creazione di una “nuova zona industriale di Via Tavolara a
confine con il Comune di Sarzana di circa mq. 108.000 di St (superficie
territoriale) destinata alla
rilocalizzazione delle attività industriali poste lungo la via Aurelia”
dove è possibile costruire non meno di circa 17.000,00 mq. di edificazione
industriale, oltre ad alloggi per il custode di 120 mq per edificio.
Ora
tale previsione di fatto è inattuabile, poiché non esistono più attività da
ricollocare, ma allora perché non si adegua il PUC alla nuove esigenze, ammesso
che ci siano?
Di
fronte a tale zona industriale sita nel Comune di Castelnuovo è stata prevista
dal Comune di Sarzana una zona artigianale (una parte dell’area era stata già
utilizzata a discarica, teatro di una storica battaglia per chiuderla), che
resterà verde in mezzo a vari capannoni che potrebbero sorgere.
In
mezzo alle due aree dei due comuni dovrebbe essere realizzata una nuova viabilità
che collegherà queste due aree a sud con il viale XXV Aprile e a nord con la
via Aurelia, con allargamento del sottopasso ferroviario e realizzazione di 2
rotonde sull’Aurelia. Al momento non è
stato fatto nulla!!!
Tutti
questi progetti al momento sono fermi, poiché non c’è alcuna richiesta da parte
di operatori locali o esterni. Questo elemento conferma che questi progetti sono nati senza una analisi
a monte sulle necessità effettive di nuove aree produttive (artigianali,
commerciali, servizi), ma sono nate per uno scopo che non ha più ragione di
essere (le segherie quasi non ci sono più!!!), ma non si sapeva allora e non si
sa oggi quali saranno le attività produttive del prossimo futuro. In assenza di
una analisi, gli strumenti di programmazione del territorio (il PUC, il PTC,
ecc.) si rischia di agevolare solo le aspettative di carattere speculativo dei singoli proprietari che aspirano solo a
conseguire profitti da terreni oramai incolti e abbandonati.
Ha
senso spendere soldi per opere di urbanizzazione su un’area su cui si deve
aggiornare adeguatamente le previsioni?
I
due comuni devono attrezzare l’area di fognature, viabilità, allacci
all’energia elettrica e al metano, ecc. cioè devono rendere l’area idonea dal punto
di vista urbanistico. Le opere di urbanizzazione si aggirano tra gli 8 e i 10
milioni di euro, parte in carico al Comune di Sarzana e parte a quello di
Castelnuovo, oltre alla Salt!!! Cioè le pagheremo noi cittadini!!! Una somma
enorme che dovrebbe essere spesa per rendere appetibili le due aree e
permettere ai privati di costruire, anche se non si sa a chi interessano questi
capannoni e non si sa quali attività vi verranno svolte. Un vero disastro urbanistico. Un
ulteriore consumo di territorio agricolo senza al momento uno scopo, una
utilità sociale e/o economica!!!
In
questa disastrata situazione urbanistica si
innestano le iniziative finanziarie del Comune di Sarzana che riguardano
direttamente quest’area.
il Comune di Sarzana ha una necessità immediata
di poter vendere i terreni e avviare i lavori in questa area. Ma
soprattutto ha bisogno della
collaborazione del Comune di Castelnuovo che deve attivare i lavori della
strada per rendere appetibili questi terreni.
Per tutti questi
motivi chiediamo
a) di bloccare l’avvio dei lavori di costruzione della
strada di Tavolara;
b) di procedere alla revisione delle previsioni di PUC
sull’area di Tavolara all’interno della procedura di verifica di adeguamento
del PUC;
c)
di verificare la
legittimità dei lavori della strada in assenza di reali e attuali motivazioni,
poiché sarebbe abusivo attuare il PUC senza una adeguata verifica di
adeguatezza, senza una valutazione di impatto ambientale e senza un adeguamento
delle norme alla realtà di fatto esistente.
Il
punto a) costituisce richiesta di emendamento al bilancio per la specifica voce
che prevede lo stanziamento della spesa per la costruzione della strada di
Tavolara nel senso della sua eliminazione.
I
punti b) e c) sono da considerarsi quale interpellanza con richiesta di
risposta al primo Consiglio Comunale utile.
I
Consiglieri: Euro Mazzi, Luisa Isoppo, Giorgio Salvetti e Francesco Baracchini
"Quando avranno inquinato
l’ultimo fiume, catturato l’ultimo bisonte, abbattuto l’ultimo albero, pescato
l’ultimo pesce , solo allora si accorgeranno di non poter mangiare tutto il
denaro accumulato nelle loro banche.” (Toro Seduto)
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