Premetto che ci troviamo in una situazione assurda: la
maggioranza della passata consigliatura ha approvato queste delibere di
associazione di servizi tra il nostro Comune e il Comune di Ortonovo; mentre
oggi l’attuale Sindaco Montebello, l’assessore Ambrosini e Marchese, l’ex
assessore Micocci e l’assessore esterno Bonvini che allora avevano condiviso,
sostenuto e votato a favore ora invece votano a favore dello scioglimento delle
convenzioni attualmente in essere.
Non si può non notare l’evidente insensatezza di questo modo
di operare, poiché a distanza di pochi mesi sciogliete ciò che avete tentato di
mettere frettolosamente in piedi.
Nella delibera che andiamo a
votare si afferma che il processo di associazione volontaria delle funzioni
fondamentali tra i due Comuni, era inserito all'interno di un percorso
istituzionale finalizzato ad approdare alla loro fusione in un unico Comune di
Luni, che l’esito referendario ha impedito. E questo è in effetti il difetto di
fondo di ciò che frettolosamente avevate approvato allora: erano delibere che
non avevano respiro organizzativo ed amministrativo se non per costituire un
momento di propaganda elettorale in favore della fusione; decaduta questa
prospettiva avete subito fatto gli atti formali di scioglimento. Dunque non
avevate all’epoca alcuna seria convinzione in proposito, non c’era alla base
della vostra proposta alcunché di serio e di credibile, non c’era alcuna
analisi né alcuna prospettiva. INCREDIBILE!!!
Di fronte a questo insensato modo
di procedere a noi non resta che ribadire i concetti che erano all’epoca alla
base del nostro operare:
1)
la fusione non aveva un senso politico e
amministrativo serio, poiché rispondeva alle logiche della “vostra bottega”.
Per questo ci siamo battuti, abbiamo partecipato al comitato TENIAMOCI
CASTELNUOVO e abbiamo propagandato e favorito la vittoria del NO al referendum
del 9/2/14. Sotto questo profilo ringraziamo ancora quei cittadini che hanno
partecipato, aiutato e sostenuto il comitato TENIAMOCI CASTELNUOVO e tutti quelli
che hanno votato per il NO.
2)
avevamo votato contro anche alle delibere
riguardanti l’associazione di servizio tra i due Comuni di Ortonovo e di
Castelnuovo perché ritenute prive di valore organizzativo e amministrativo,
tese soltanto a “precipitarsi” a ritirare il contributo della Regione per i Comuni che si associano. In particolare avevamo evidenziato la perdita di tempo di ben 19 mesi trascorsi
inutilmente tra la delibera
n. 3 del 27/4/2012 che su 28 capoversi parla per 27 dell’associazione di funzioni e uno solo della fusione e
le delibere 23-27-28-29 del 23/11/2013.
3)
Avevamo
votato NO a queste delibere e denunciato che con queste Convenzioni si faceva
solo del puro nominalismo denominato “Associazione” ma in realtà c’era ben poco
di ciò che si dovrebbe intendere per associazione dei servizi. Avevamo previsto
ciò che poi si è verificato cioè il profondo disagio che hanno creato
all’interno del personale, malcontento negli utenti, non hanno ridotto i costi
in maniera significativa; abbiamo rischiato di affondare l’attuale
organizzazione comunale, poiché mancava in queste convenzioni qualsiasi minima
analisi, un effettivo progetto, una concreta proposta ma soprattutto non
avevano una prospettiva. Avevamo ragione NOI e torto VOI e oggi anche voi ne prendete
atto e di fatto ammettete che è stato tutto un grossolano errore.
4)
Durante
il dibattito su queste delibere l’allora assessore Micocci aveva dichiarato che
si trattava di una “scelta coraggiosa”,
scelta adottata con il “Buon senso del
padre di famiglia” e poi sollevava l’orgoglio dicendo “siamo dei pionieri”. Oggi che dice l’ex assessore?? All’epoca
avevamo sottolineato come queste convenzioni sorprendessero per la loro
superficialità, la loro genericità, l’assenza di progetto. Non c’era alcuna
buona scelta né buon senso, si faceva tanto per fare. Non c’era programmazione,
ma solo presa d’atto delle dimissioni del personale e delle difficoltà
operative per cui queste convenzioni in realtà cercavano solo di “tappare dei buchi”, non ricercavano una
nuova riorganizzazione dei servizi.
5)
In
estrema sintesi avevamo definito queste convenzioni con una frase tratta da Il
secondo tragico Fantozzi: “Per me...
La Corazzata Kotiomkin... è una cagata pazzesca!”. Appunto.
Riscontrato che avevamo ragione NOI e torto VOI, ebbene non
possiamo non evidenziare che avete torto anche oggi votando questa delibera di scioglimento consensuale della
Convenzione-quadro, e conseguentemente di tutte le Convenzioni attuative in
essere con il Comune di Ortonovo, poiché non si rimedia a questi errori
“buttando il bimbo con l’acqua sporca”;
cioè la delibera n. 3 del 27.04.2012 avente ad oggetto ”Associazione di
funzioni tra Comune di Ortonovo e Comune di Castelnuovo Magra - delibera di
indirizzo” non deve essere revocata, semmai deve essere rivista, rimodulata e
attuata diversamente in maniera più idonea al fine di favorire la riorganizzazione della gestione dei servizi,
diminuire l’intera spesa correlata all’esercizio delle funzioni ora
esercitate dal solo nostro Comune, aumentare la flessibilità e l’efficienza e
l’efficace dei servizi.
Ecco perché pur condividendo la
necessità e l’utilità di eliminare queste convenzioni in quanto fatte male e
sbagliate, non condividiamo l’eliminazione della deliberazione n. 3 del 2012,
poiché riteniamo che l’associazione dei servizi possa costituire il punto di
partenza per aggregare più comuni in un progetto di Unione Comunale, unico
strumento organizzativo in grado di poter raggiungere adeguati parametri di
efficienza, efficacia e riduzione dei costi, evitando la costante crescita
della pressione fiscale.
Per questo condividiamo solo la
parte della eliminazione di queste convenzioni attuative, ma non condividiamo
il senso di bloccare l’associazione di servizi, poiché è una effettiva esigenza
rispetto alla necessità di riduzione della spesa pubblica e di riduzione della
pressione fiscale.
P.S.: questo intervento è stato scritto prima di conoscere le dichiarazioni del Consigliere Comunale Micocci e l'esito della votazione: 5 a favore (Montebello, Ambrosini, Marchese, Cecchinelli, Tulipani); 4 astenuti(Micocci, Marchi, Gianfranchi, Musetti) e 4 contrari (Mazzi, Isoppo, Salvetti, Baracchini). Si deve dare atto della rivendicazione delle proprie idee dei quattro astenuti.
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