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sabato 17 gennaio 2015

LE GARANZIE RILASCIATE DAL COMUNE E LA CRISI DI ACAM

AL SINDACO e AL REVISORE DEI CONTI DEL COMUNE DI CASTELNUOVO MAGRA
In data 10/11/2013  avevo già richiesto chiarimenti (senza ricevere alcuna risposta) in merito alla garanzia rilasciata dal Comune  e la situazione deficitaria del Gruppo Acam.
Mi riferisco alla fideiussione rilasciata nel 2003 dal Comune di La Spezia a fronte del finanziamento della Dexia-Crediop Spa di Roma per mutuo di 18 milioni di euro, durata trent’anni, al tasso fisso annuale del 5,05%. La garanzia rilasciata dal Comune di La Spezia è contro garantita dagli altri Comuni, tra cui Castelnuovo Magra, il quale con delibera del Consiglio Comunale n. 4 del 10 giugno 2013 ha approvato il “Piano Di Riassetto del Gruppo Acam”. In tale delibera si fa esplicito riferimento al debito finanziario di Acam Spa nei confronti di Crediop-Dexia, assistito da fidejussione a prima richiesta rilasciata dal Comune della Spezia pari a circa a 14 milioni di euro (stima al 31 dicembre 2013) e con una compartecipazione alla garanzia del Comune di Castelnuovo Magra in misura del 3,5943% e pari a circa 506 mila euro (stima al 31 dicembre 2013).

Si ritiene che le fidejussioni e le altre garanzie sulle passività emesse dalle aziende partecipate debbono essere adeguatamente evidenziate nei conti d’ordine del conto del patrimonio dell’ente; esse producono movimentazioni finanziarie all’ente che le ha rilasciate solamente a seguito dell’escussione della fidejussione per inadempimento della società sull’obbligazione principale.
Tuttavia, se l’ente giudica probabile l’escussione della fidejussione, occorre tenerne conto in termini di copertura finanziaria e ciò è possibile, vincolando una parte dell’avanzo di amministrazione libero o una parte del fondo di riserva o allocando in bilancio un apposito fondo rischi tra le spese correnti
Poiché siamo di fronte ad una pesante  situazione debitoria  del gruppo  Acam Spa; tenuto conto che è stato  omologato presso il Tribunale della Spezia il ricorso, ex art.182 bis della L. Fall. dalle seguenti società: Acam Spa, Acam Ambiente Spa, Acam Acque Spa, In.Te.Gra Srl, Centrogas Energia Spa; in considerazione soprattutto della risposta del Tribunale (decreto datato del 20.03.2013) incentrata sulla constatazione che “per almeno due delle società ricorrenti –Acam Acque Spa ed Acam Ambiente Spa  - nonché indirettamente, ma necessariamente, anche per la società con funzioni di Holding che detiene l’intera partecipazione di esse – Acam Spa – i  requisiti di cui ex art. 1 co. 1° L. Fall. non possono essere giudicati sussistenti”, che conseguentemente pone a carico dei Comuni-soci l’eventuale onere del ripianamento dei debiti, si rivolge la seguente interrogazione:
-          come è stata riportata tale fideiussione/contro-garanzia nel nostro Bilancio e poiché sussistono le probabilità di una escussione della garanzia a suo tempo rilasciata, come si intende affrontare in termini di reperimento delle risorse di bilancio in tale eventualità?
-          Non sarebbe prudenziale iniziare ad accantonare in un fondo di riserva le disponibilità (anno per anno) per evitare che in caso di escussione non ci siano idonee risorse di bilancio per farvi fronte?
-          Inoltre, si rivolge esplicita richiesta di chiarimento al Revisore dei Conti del Comune di Castelnuovo sul perché non sono mai stati riportate considerazioni in merito sia alla suindicata garanzia rilasciata dal Comune che ai riflessi sul bilancio del Comune conseguenti alla deficitaria gestione del gruppo Acam?
Conseguentemente, e più in generale, si richiedono valutazione in merito al ruolo del Sindaco nella sua funzione di rappresentante del Comune-socio in merito alla sua vigilanza sulla situazione debitoria di Acam e su come intende esercitare il controllo su tale situazione del gruppo Acam.
Si attendono risposte e valutazioni in merito a quanto sopra esposto.
Il Consigliere Comunale Euro Mazzi
 
 

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