castel

castel

mercoledì 20 gennaio 2016

TEMPO, ENERGIE E DENARI PER UNA “BARZELLETTA AMMINISTRATIVA” CHE VERRÀ RICORDATA NEL TEMPO (prima parte)

Al Sindaco - Del Comune di Castelnuovo Magra -   In data 30/6/2015 scadeva l’appalto per il servizio di trasporto scolastico delle scuole affidato alla società cooperativa Pangea di Arcola e veniva deciso di procedere ad un nuovo appalto (con determina n. 209 del 20/07/2015) per un periodo più lungo (giugno 2015/settembre 2020) con le procedure per le gare a rilevanza europea.
Venivano approvati i documenti predisposti per la gara (Avviso di gara; Disciplinare di Gara; Capitolato Speciale di appalto) e curato le relative pubblicazioni.
 

Con determina n. 189 del 1/7/15 venivano, altresì, affidati i servizi di pubblicità e di verifica procedimentale ad una società specializzata del settore (la Mediagraphic srl sede di Barletta), in quanto si riconosceva che “l’ufficio non ha competenze specifiche in relazione a gare di tale entità ed appare opportuno affidarsi a ditta specializzata” per un costo aggiuntivo di € 7.500,00 oltre Iva, anche al fine di curare la pubblicazione del bando su più quotidiani (Italia Oggi, Milano Finanza, Il Giornale ed. Liguria, Il Secolo XIX ed. la Spezia), di cui € 3.782,00 per spesa relativa alla pubblicità del bando ponendola a carico dell’aggiudicatario dell’appalto.
Con determina n. 254 del 9/9/15 si prendeva, però, atto della  mancanza di presentazione di offerte fissate per le ore 12 del 31/08/2015 e, conseguentemente, veniva dichiarata la diserzione di gara.
Conseguentemente, con determina n. 256 del 10/9/15 veniva nuovamente prorogato il servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2015/2016 alla società cooperativa Pangea per un importo complessivo annuo di € 152.020,00, IVA compresa.
Fa impressione constatare che un appalto di considerevole entità per l’intera durata quinquennale del servizio, ammontante a € 810.000,00, oltre all’IVA, valore determinato tenendo conto del numero complessivo presunto di chilometri di percorrenza (Km. 270.000, comprensivi di Km 2.500 per spostamenti all’interno del territorio comunale, e del corrispettivo stabilito in € 3,3 per ogni chilometro, oltre all’I.V.A.) potesse andare deserto dopo aver dato così ampia pubblicità al bando stesso.
In un periodo di crisi un appalto che prevede per 5 anni un sicuro introito pagato comunque assai bene desta inevitabile sconcerto, ma tale immediata e comprensibile reazione trova però una spiegazione chiara e plausibile solo se si leggono i documenti del bando stesso.
Infatti, alla prima lettura del bando si rimane sconcertati dalla “sprecisione” grafica del bando, segno che il testo originario è stato oggetto di interventi successivi che ne hanno modificato l’originaria impostazione formale. Questo intervento che ha sconvolto il formato grafico del testo deriva probabilmente dall’aver utilizzato un bando di un altro Comune e il nome di questo Comune è, infatti, chiaramente rilevabile nel testo, poiché è presente ben 5 volte: trattasi del Comune di Legnago (provincia di Verona), un comune di oltre 25.000 abitanti e che dispone di ben 18 scuole (dell’infanzia, primarie e secondarie).
Copiare un bando di un altro Comune non meraviglia più di tanto, ma occorre saper copiare e con intelligenza adattare il testo alle esigenze proprie per evitare che la riproposizione di clausole che hanno significato nel Comune originario possano diventare un ostacolo insormontabile nel Comune “copione”, circostanza che puntualmente è, però, accaduta.
Infatti, nel bando di Castelnuovo si riproduce una clausola assai onerosa che aveva senso per il Comune di Legnago (dove sono presenti ben 18 scuole e un bacino di oltre 5 mila utenti); questa è la clausola assai onerosa che non ha senso per il Comune di Castelnuovo Magra: “La ditta aggiudicataria dovrà inoltre gestire il servizio di raccolta delle richieste di iscrizione e di tutte le attività connesse (es. predisposizione dei moduli, comunicazioni alle famiglie, ecc.) con proprio personale e attivando un ufficio che dovrà essere aperto al pubblico per almeno 36 ore alla settimana, con apertura garantita il sabato mattina e articolazione oraria tale da offrire il miglior servizio all’utenza durante il corso della settimana”. Con questa clausola nessuno avrebbe avuto convenienza a partecipare al bando per il servizio trasporti di Castelnuovo.
Ma la brutta “copiatura” ha presentato altri elementi che rendevano impossibile partecipare al bando castelnovese; riportiamo solo alcuni esempi:
-          “La ditta aggiudicataria dovrà inoltre provvedere alla riscossione delle tariffe poste a carico dell’utenza, nella misura determinata dal Comune di Legnago”;
-          Sulle fatture da trasmettere al Comune di Legnago dovrà essere indicato: (…) Il mancato utilizzo del bonifico bancario o postale o degli altri strumenti di incasso o di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni costituisce causa di risoluzione del contratto”;
-          “per il ricovero dei mezzi, utilizzerà apposita autorimessa, provvista di agibilità per l’uso,specifico, in proprietà o in affitto o altro titolo di possesso legittimo ad una distanza non superiore a Km. 20 da Legnago Capoluogo, a pena di revoca dell’aggiudicazione”.
Nel bando castelnovese erano poi presenti altre norme strane che impedivano a chiunque di partecipare, come per esempio i riferimenti alla “conoscenza” e alla “accettazione” delle clausole pattizie di un “Protocollo di legalità” che a Castelnuovo non esiste, ma che è stato però approvato dal Consiglio Comunale di Legnago con verbale n. 82 in data 28/09/2012.
Da questi brevi esempi, emerge come nessuno avrebbe potuto partecipare alla gara, e quindi era del tutto normale che nessuno partecipasse, rendendo vana la grande pubblicità data al bando stesso, anzi al contrario questa pubblicità ha di fatto ridicolizzato l’immagine del Comune di Castelnuovo anche sulla stampa nazionale. Poiché nel bilancio comunale 2015 è impegnata la somma di € 11.166,00 per le spese di un appalto privo di alcun senso amministrativo, al ridicolo si aggiunge la beffa per i castelnovesi i quali devono pagare assai caro questa “pubblicità” negativa, pur avendo fatto ricorso ad una società specializzata nel settore degli appalti avente sede a Barletta … ma almeno abbiamo salvato la rima: dato che Barletta fa rima con barzelletta. Insomma abbiamo speso tempo, energie e denari per una “barzelletta amministrativa” che verrà ricordata nel tempo.

Per quanto sopra esposto gli scriventi Consiglieri Comunali richiedono urgenti chiarimenti in merito:
1)      Come mai con una determina sia stato possibile decidere le modalità dell’appalto che non erano state a suo tempo autorizzate né dal Consiglio né dalla Giunta Comunale, con particolare riferimento alla  durata quinquennale dell’appalto, alle caratteristiche contrattuali nuove introdotte nel bando, nonché alle modalità straordinarie di pubblicità dello stesso;
2)      Quali provvedimenti organizzativi saranno assunti per evitare in futuro il ripetersi di queste cattive “copiature” e, in generale, nella predisposizione dei futuri bandi di gara.
Inoltre, alla luce della proroga ulteriore concessa alla società cooperativa Pangea di svolgere il servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2015/2016 non vorremmo che l’evidenziata cattiva “copiatura” del bando di Legnago manifesti in realtà una raffinata modalità elusiva del divieto previsto dalla legge attuale di prorogare gli appalti dopo la loro scadenza, poiché “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”.
Per quanto sopra riportato, chiediamo urgenti spiegazioni e chiarimenti al primo Consiglio Comunale utile.
I Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi     -  Maria Luisa Isoppo     -  Giorgio Salvetti     -  Francesco Baracchini

 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento