Abbiamo più volte in passato
sollevato osservazioni e commenti anche fortemente critici sia sul sistema
delle partecipazioni in società che sui costi dei servizi, che ora per motivi
di tempi adeguati ci limitiamo a richiamare integralmente perché ancora oggi
sono osservazioni pertinenti, ma alcune osservazioni
- Partecipazioni in società
Un governo conservatore, come è quello
attuale di Renzi, ha fino ad oggi evitato di incidere sul sistema delle
partecipate, poiché sarebbe proprio il PD il partito che, in caso di adozione di
provvedimenti stringenti sulle partecipate (come era il Piano Cottarelli)
avrebbe perso una fetta del proprio potere nella gestione di queste società. Eppure
è indispensabile tagliare la spesa pubblica anche per ragioni politica economica
generale.
Ufficialmente
il nostro comune ha 3 partecipate: ATC, ACAM e STL che fino ad oggi non hanno
ancora inciso direttamente sulle nostre casse, ma che comunque continuano a destare
evidenti preoccupazioni.
Va, però, ricordato che solo qualche anno fa nel 2011 il valore complessivo di queste tre partecipate era riportato nel bilancio patrimoniale del nostro comune per € 4.794.029,51, poi su nostra richiesta questo valore fu svalutato per ben 3.866.876,71 di valore patrimoniale per farlo coincidere con l’effettivo valore delle quote: una svalutazione dovuta in gran parte alla grave crisi finanziaria di Acam. Un bel risultato!!! risultato che pesa unicamente sulle spalle di chi ha governato il nostro Comune, la gran parte dei comuni spezzini e la provincia spezzina, cioè il PD. Nell’ultimo rendiconto 2015 il valore di queste tre partecipate sono state incrementate di valore per 404.831,73 e quindi hanno ora un valore di 1.449.129,61, ne prendiamo atto ma i problemi restano. La crisi finanziaria di Acam sfociata nel Piano di ristrutturazione dei debiti nel 2013 ha portato ad un ridimensionamento del Gruppo aziendale con la vendita di società e di beni aziendali, ma soprattutto a grossi sacrifici a carico dei lavoratori (con la riduzione sia degli stipendi che del personale) che dei cittadini attraverso un aumento generalizzato delle tariffe e con un servizio quantitativamente e qualitativamente ridotto. Non meno preoccupante è in proposito la gestione di ATC, ma ci ritorneremo a breve con una iniziativa specifica.
Va, però, ricordato che solo qualche anno fa nel 2011 il valore complessivo di queste tre partecipate era riportato nel bilancio patrimoniale del nostro comune per € 4.794.029,51, poi su nostra richiesta questo valore fu svalutato per ben 3.866.876,71 di valore patrimoniale per farlo coincidere con l’effettivo valore delle quote: una svalutazione dovuta in gran parte alla grave crisi finanziaria di Acam. Un bel risultato!!! risultato che pesa unicamente sulle spalle di chi ha governato il nostro Comune, la gran parte dei comuni spezzini e la provincia spezzina, cioè il PD. Nell’ultimo rendiconto 2015 il valore di queste tre partecipate sono state incrementate di valore per 404.831,73 e quindi hanno ora un valore di 1.449.129,61, ne prendiamo atto ma i problemi restano. La crisi finanziaria di Acam sfociata nel Piano di ristrutturazione dei debiti nel 2013 ha portato ad un ridimensionamento del Gruppo aziendale con la vendita di società e di beni aziendali, ma soprattutto a grossi sacrifici a carico dei lavoratori (con la riduzione sia degli stipendi che del personale) che dei cittadini attraverso un aumento generalizzato delle tariffe e con un servizio quantitativamente e qualitativamente ridotto. Non meno preoccupante è in proposito la gestione di ATC, ma ci ritorneremo a breve con una iniziativa specifica.
La società Sistema Turistico Golfo appare senza risorse, ha un capitale netto
inferiore a quello sociale e non sembra svolgere attività di utilità reale se
non per mantenere una gestione poco chiara e trasparente ed erogare un onorario
di euro 24.000 ad un noto esponente del Vostro partito.
Esiste la tendenza a esternalizzare pezzi di attività comunale fuori
dal comune, appunto in società al quale vengono date risorse pubbliche
(comunali, provinciali, regionali, statali e europee) che, proprio perché
esterne al comune sfuggono sia al controllo che al dibattito, in primo luogo
dei Consigli Comunali che poco o nulla sanno in merito. Anche gli uffici
comunali non attuano alcun controllo di merito in violazione agli obblighi di
legge che impone il controllo analogo. Sindaco e Giunta si limitano a fare solo
un resoconto delle partecipate e a dichiarare che sono tutte utili e
necessarie, ma è un giudizio superficiale e di comodo. Anche gli obblighi
imposti dalla legge sulla trasparenza vengono violate, poiché non sono riportate
le vari partecipate del nostro comune come impone l’art. 22 del
d.lgs. n. 33/2013, ossia enti pubblici, comunque denominati, “istituiti”,
“vigilati” e “finanziati” dalla amministrazione, sono da intendersi come
alternativi e non cumulativi fra di loro e dunque vanno tutti riportati.
Ecco allora che mancano dal sistema della trasparenza, ma anche dal
Bilancio alcune entità in cui il nostro comune detiene una qualche forma di
partecipazione e contribuisce alla designazione degli organi amministrativi che
sono: il Consorzio del Canale Lunense (amministrato da un nostro ex assessore),
l’Enoteca (amministrato da un nostro ex assessore), la Fondazione Liguria film
Festival, il Consorzio Energia Liguria, l’Associazione Val Di Magra Formazione ...
ma questo elenco potrebbe essere incompleto, poiché tante sono le entità che
fanno parte di questo mondo opaco e dispendioso che avete in questi ultimi anni
costruito per meglio gestire una considerevole quantità di risorse pubbliche e che
costituiscono una delle basi su cui avete costruito il consenso senza reali
controlli.
La situazione finanziaria delle
partecipate desta particolare preoccupazione per i rischi connessi con la loro
solidità patrimoniale e finanziaria che rischia di travolgerci nel medio
termine. Conseguentemente, non avremo più
pazienza: o fate emergere questa realtà nella sua totalità e in piena
trasparenza, oppure procederemo nelle sedi opportune. Fate voi.
Letto a nome dei Consiglieri Euro Mazzi, Maria Luisa Isoppo, Giorgio Salvetti e Francesco Baracchini
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