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mercoledì 18 maggio 2016

BILANCIO 2016 (3): GESTIONE OPACA E ALTI COSTI DEI SERVIZI COMUNALI

Costo dei principali servizi offerti al cittadino
I servizi a domanda individuale (asilo nido, mense, impianti sportivi, servizi cimiteriali) a cui devono essere aggiunti i servizi di trasporto alunni destano preoccupazioni, non solo per il costo che rimane a carico del bilancio comunale una somma che supera mediamente i 250.000 euro, ma proprio per la gestione di tali servizi.
I recenti nostri interventi sulla gestione mensa hanno rilevato: due incidenti sul lavoro gravi, proroghe irregolari nell’appalto, fatturazioni non conformi con danno per la collettività: il tutto in favore di una delle più importanti cooperative legate al sistema della cooperazione di area adiacente al Vostro partito. Altri interventi sugli appalti dell’Isola Ecologica e sul trasporto degli alunni hanno evidenziato altre situazioni in qualche maniera analoghe.

Voi (Sindaco e Giunta) sbandierate come un Vostro successo che il costo del pasto sia diminuito da 5 euro a 4,90, ma dimenticate che tale risultato è dovuto al fatto che siete stati obbligati a fare una gara di appalto che appunto ha costretto i partecipanti a competere e, guarda caso, chi gestiva il precedente servizio (CIR) per poter ri-aggiudicarsi è stato costretto ad abbassare il proprio prezzo rispetto a quanto applicava solo alcuni mesi prima. Invece, negli anni precedenti con il meccanismo vietato dalla legge dei rinnovi avete fatto pagare di più alle famiglie e fatto guadagnare di più alla cooperativa perché il costo era di 5,10 a pasto e rimasto così per 3 anni. Il costo del pasto ribassato a 4,90 è solo merito nostro e non Vostro, così come è merito nostro aver verificato gli errori di fatturazione che hanno permesso al comune di recuperare circa 24.870.51 euro.
Viva preoccupazione desta anche la gestione degli impianti sportivi non solo per lo scarso apporto di entrate, ma soprattutto per i costi che comunque restano in capo alla collettività. Nell’ultimo consiglio Comunale il Sindaco ha risposto in maniera irritata dicendo che nei costi sono inseriti quasi esclusivamente la restituzione delle rate capitale e quote interessi di mutui. Noi concordiamo sulla osservazione in sé, ma questa osservazione non costituisce una risposta alla nostra obiezione, poiché crediamo che la collettività dovrebbe essere risarcita dei sacrifici fatti per dotarsi di questi impianti sportivi e che, quindi, la gestione affidata a privati dovrebbe consentire di recuperare quanto meno le rate dei mutui che per esempio nel 2015 ammontavano a € 28.791,00 per il Centro Sportivo e a € 47.554,00 per il Campo Sportivo oltre interessi passivi per € 3.650,00 che aggiunte a misteriose prestazioni di servizi per €. 900,00 fanno un totale di € 80.895,00 che rimangono a carico del Comune. Non riteniamo lecito che il pubblico si accolli spese di gestone e costi di investimento per strutture affidate a privati, i quali lecitamente e giustamente guadagnano dall’utilizzo di tali impianti. Il problema è l’impostazione che ne ha dato a suo tempo questa Amministrazione Comunale con una convenzione che prevedeva solo di un irrisorio canone di 3.050 euro a fronte di investimenti non precisamente individuati e quantificati, senza una verifica di bilancio, senza controlli e verifiche, per una gestione che non è esclusivamente sportiva e amatoriale, ma è completata da attività prettamente commerciali e ricreative quali gli eventi estivi a pagamento o di ristorazione o di utilizzo degli impianti.
Il grado di copertura a carico del bilancio comunale dei vari servizi rappresenta un welfare al contrario: il bilancio comunale finanzia sia utenti bisognosi, sia meno bisognosi, ma anche quelli benestanti, poiché le tariffe non coprono i costi del servizio. Voi pensate la raccolta delle risorse economiche da distribuire e basta, ma questo non è welfare, ma solo beneficenza istituzionalizzata, amministrata tra l’altro con costi elevati a carico della collettività


Letto a nome dei Consiglieri Euro Mazzi, Maria Luisa Isoppo, Giorgio Salvetti e Francesco Baracchini

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