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sabato 3 febbraio 2018

I “PINOCCHI” DELLA FUSIONE COLPISCONO ANCORA … (parte seconda)


Il 9/2/2014 su teneva il referendum sulla fusione dei due Comuni di Castelnuovo Magra e di Ortonovo; avvicinandosi il quarto anniversario appare opportuno ragionare su alcune delle "conseguenze" di quella superficiale mania unionista. Con questa interpellanza (presentata in data 5/8/2017) inerente la cessazione della convenzione associata dell'ufficio del segretario comunale viene evidenziato quanto fosse velleitaria quella proposta e come gli stessi promotori della fusione non credessero a quanto allora propagandavano con "apparente" convinzione ...   Per completezza si fa presente che il Comune di Luni (con deliberazione del Consiglio Comunale n. 30 del 9/8/2017) ha effettivamente deliberato di recedere unilateralmente dalla convenzione stipulata con il Comune di Castelnuovo Magra per il servizio associato di segreteria comunale.
Al SINDACO del Comune di Castelnuovo Magra  -  Fra qualche giorno il consiglio comunale di Luni probabilmente deciderà di recedere unilateralmente dalla convenzione sottoscritta in data 21/10/2002 con il Comune di Castelnuovo Magra per il servizio associato di segreteria comunale. Se i neo-amministratori lunensi sono legittimati ad assumere autonomamente questa delibera, iniziativa già contenuta nel programma elettorale della lista uscita vincente dalla recente consultazione elettorale, una simile decisione ha però immediate conseguenze economiche di rilievo sia per i due comuni che per il reddito del segretario stesso.
Infatti, con lo scioglimento della convenzione l’attuale Segretario diverrà totalmente a carico di Castelnuovo Magra, mentre il Comune di Luni dovrà iniziare la procedura per la scelta di un proprio segretario comunale. I due comuni che oggi dividono al 50% il costo complessivo dell’unico segretario, dopo il recesso pagheranno al 100% tale spesa con un aggiunta su ciascun bilancio comunale di una somma di circa € 20.000 rispetto a quanto oggi già pagano, somma che può aumentare a seconda delle variabili salariali effettivamente adottate per pagare il nuovo segretario.
Nel 2002 questa convenzione era stata deliberata proprio per contribuire ad una significativa riduzione delle spese fisse, iniziativa che era stata da tutti apprezzata proprio per questo consistente risparmio che premiava al contempo il segretario con un aumento della propria retribuzione, facendo nascere una conseguente “aspettativa” di suo maggior impegno in favore dei due Comuni.
Ora questa decisione dei nuovi amministratori di Luni, seppur motivata da generiche necessità organizzative, procede in senso opposto facendo aumentare la spesa per le retribuzioni nei due Comuni e togliendo risorse per altre necessità.
Si tratta di una decisione economicamente sbagliata.
Inoltre, la decisione di recedere dal servizio associato di segreteria comunale conferma analoghe chiusure avvenute in questi ultimi anni per altri uffici associati: dei vigili urbani, dell’amministrazione generale, della gestione finanziaria, del SUAP (sportello unico attività produttive) e del commercio, rimanendo attualmente come associati solo i servizi sociali di ambito che comprende anche il comune di Ameglia.
I ripetuti fallimenti del tentativo di esercitare in forma associata alcuni servizi tra i due Comuni di Castelnuovo Magra e di Luni deve fare riflettere sia sulla velleità del progetto di fusione messo in campo nel 2013/14, che sulla reale volontà e competenza degli amministratori dei due Comuni.   
Questi fallimenti, infatti, confermano la bontà delle nostre analisi in merito alla superficialità, indeterminatezza e genericità con cui erano state predisposte queste convenzioni, ma soprattutto la totale assenza di progetto organizzativo che avrebbe dovuto coinvolgere operativamente i due Comuni.
E’ sorprendente, inoltre, come manchi una seria riflessione su questi fallimenti, poiché se non si comprendono i reali motivi che hanno portato alla chiusura dell’esperienza associativa non sarà mai possibile tentare di percorrere le strade di una necessaria riorganizzazione dei servizi comunali per aumentare efficienza ed efficacia amministrativa in un quadro di consistenti risparmi economici.
La mancanza di un vero dibattito e di un costruttivo confronto tra tutte le parti interessate, impedisce la predisposizione di analisi e di progetti, nonché l’avvio di sperimentazioni da trasformare poi in una concreta ri-organizzazione dei due comuni.
Abbiamo la sensazione che dopo questi ripetuti fallimenti gli attuali amministratori dei due Comuni percorreranno la strada semplicistica di esternalizzare alcuni servizi, affidandoli alle solite cooperative, con il risultato di aumentare i costi e i disservizi; a questa ipotesi Noi ci opporremmo.
Così come eravamo fermamente convinti della dannosità dell’ipotesi di fusione, restiamo favorevoli a seri progetti di Unioni Comunali e/o di Associazioni dei Servizi così da fornire un grado di efficienza nei servizi e lo snellimento delle strutture che il singolo comune non sarebbe separatamente in grado di assicurare ai propri cittadini, generando economie di scala e contenimento delle spese per permettere una reale riduzione delle tasse comunali.
Per quanto sopra, con la presente interpellanza da discutere nel primo Consiglio Comunale utile, si chiede di valutare l’apertura di una discussione aperta in Consiglio Comunale o in una apposita Commissione avente ad oggetto l’organizzazione della struttura comunale, affinché si possa aprire un confronto in merito con i diretti interessati (gli apicali, i dipendenti e le organizzazioni sindacali).

I Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi     -  Maria Luisa Isoppo     -  Giorgio Salvetti     -  Francesco Baracchini

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