castel

castel

sabato 29 agosto 2015

L’INSENSATO E COSTOSO PROGETTO DI TAVOLARA (seconda parte)

La proposta in discussione questa sera di realizzare un pezzo di strada di Tavolara non è solo sbagliata perché prevede una cementificazione senza senso dell’area, ma presenta un ulteriore grave problema: è assai costosa in sé, ma soprattutto richiederà ulteriori ingenti future risorse per completare tutte le varie opere già previste per urbanizzare il territorio interessato, che ripetiamo attualmente è ancora sostanzialmente agricolo.
Occorre in primo luogo sottolineare che ora viene portato alla approvazione solo l’allargamento della parte finale di via Tavolara e di via Rubiano, l’importo totale di questo primo progetto ammonta a € 1.169.645,62 che verrà diviso in due parti.

Il primo lotto riguarda la rettifica di un tratto di via Tavolara (in territorio Castelnovese) e si tratta di un tratto di circa 160 metri lineari; poi è previsto un intervento per il terzo lotto che riguarda l’innesto di via Rubiano con via Alta (in territorio di Sarzana) di circa 200 metri lineari.
Il costo di questi due lotti dovrebbe essere di circa € 600.000 di cui € 420.000 sono fondi europei e € 180.000 fondi dei due Comuni (€ 90.000 ciascuno).
Ora a noi pare che spendere circa € 600.000 per circa 360 metri lineari di strada divisi in due tronconi sia un costo eccessivo e non risponde a nessun criterio di priorità e necessita attuale.
Inoltre, appare un modo miope di amministrare: si attivano due lotti, ma nulla si sa del secondo lotto che riguarderà la parte centrale di via Tavolara/via Rubiano (in territorio Sarzanese) di neanche 350 metri lineari di cui si prevede l’allargamento con una spesa ora prevista di circa € 600.000, ma al momento non è dato ancora sapere se e quando si farà poiché non si sa nemmeno da dove si possono prendere queste somme; insomma ci vorranno anni per vedere costruito questo secondo lotto di strada.
In conclusione, per un piccolo tratto di strada in area agricola di circa 680 metri lineari, di cui si deve solo fare un allargamento e altre opere collaterali si spendono già ora troppi soldi … senza alcun beneficio immediato, poiché attualmente la strada è percorsa solo dai pochi abitanti della zona e dai camion della Carpenteria Corsi e dell’unica segheria ancora attiva.
Ma una volta realizzati i primi due lotti e spesi circa € 600.000, non dovremmo solo aspettare anni per vedere realizzato l’altro lotto e spendere altri € 600.000, ma dovremmo aspettare molti altri anni per veder conclusa la sistemazione di via Tavolara, poiché si dovranno cercare altri finanziamenti e prevedere svariati milioni per realizzare le altre opere per dare a via Tavolara un senso di strada inserita nel contesto urbano comunale. Resterà, infatti, da sistemare la parte superiore di via Tavolara, il collegamento di via Tavolara con via Borgolo, il sottopasso alla ferrovia, la parte di via Tavolara dalla ferrovia alla via Aurelia e l’entrata sulla via Aurelia. Per queste opere bisognerà trovare oltre 4 milioni di euro.
Queste sono le spese per Castelnuovo già previste dall’accordo di programma che sta alla base del provvedimento che Voi dovrete votare, poiché noi non lo voteremo perché assurdo soprattutto da un punto di vista economico e amministrativo.
Non si possono fare queste scelte senza una reale motivazione e utilità collettiva. Qui sono prevalenti solo le promesse spese in favore di pochi utenti, ma soprattutto manca una visione programmatoria di lungo periodo. Ora si faranno piccole rettifiche a due siti stradali di circa 360 metri lineari spendendo una assurda somma di € 600.000 e su tutto il resto non si sa come e quando verranno finanziate e realizzate.
Ma l’assurdità economica, finanziaria e amministrativa non finisce qui: a queste somme per sistemare via Tavolara, devono essere aggiunte le spese per le ulteriori opere necessarie a integrare via Tavolare e il suo eventuale nuovo centro produttivo costituito da capannoni con quelli dei centri produttivi previsti sulla via Aurelia di collegamento con via della Pace: si tratta di altri € 1,5 milioni. 
Ma questa assurdità non finisce qui … anzi continua, poiché a questi 6 milioni per queste opere dovranno poi essere aggiunte altre spese riguardanti le aree produttive lungo l’Aurelia e via Tavolara per il Comune di Sarzana circa altri 3 milioni.
In totale per realizzare tutte le opere di urbanizzazione, attualmente previste dall’accordo di programma dell’area Tavolara (siglato in data 25/09/2009 e 20/1/2011 presso la Provincia) occorrono circa € 9 milioni, di cui attualmente sono finanziati dall’Europa solo € 420.000 … e il resto dove si prendono??? I bilanci dei due Comuni (specie quello di Sarzana) non sono in grado di finanziare queste opere, nonostante l’eventuale incasso di oneri di urbanizzazione … Ma l’incasso di oneri di urbanizzazione si potranno ottenere solo se i privati avranno la volontà di attivare nuove attività che fino ad oggi non solo non ci sono, ma si prevedono semmai nuove chiusure per quelle esistenti.
Insomma questa delibera è un azzardo amministrativo: si spera che dimostrando la volontà delle due amministrazioni di voler sistemare due “fazzoletti” di strada di 360 metri lineari si possa attivare lo sviluppo produttivo dell’area.
Al momento è pura e irreale fantasia che dimostra come gli interventi delle due amministrazioni a guida PD di Castelnuovo e Sarzana procedano senza un minimo di programmazione, che implica una sia pur minima analisi della situazione economica e sociale attuale e in prospettiva al fine di prevedere le varie iniziative amministrative e per queste ricercarne i relativi finanziamenti.
Insomma con questa delibera date corso ad una insensata politica ambientale, ma soprattutto mettete le finanze dei due comuni a serio rischio di dissesto se effettivamente dovessero essere realizzate tutte queste opere previste dall’Accordo di Programma del 2011.
Alla luce di queste considerazioni ora si comprende perché la passata amministrazione ha attivato la proposta di fusione e per quale motivo veniva dato tanto risonanza nella propaganda del Comitato del SI al vantaggio che sarebbe derivato dalla possibilità di essere esentati per tre anni dai vincoli del patto di stabilità: con la fusione si sarebbero potuti contrarre i mutui per fare queste opere di urbanizzazione e dare così vita alla realizzazione della “Castelnuovo 3”, cioè l’urbanizzazione della piana sottoferrovia da via Alta al Parmigliola per collegare meglio l’area interessata al progetto Marinella con i due centri di Castelnuovo e di Ortonovo, facendo così diventare la zona della Man di Ferro il punto centrale del territorio: con il nuovo comune, il museo del vino, la stazione, la strada di collegamento con Marinella.
L’esito del referendum non ha solo fatto saltare una insensata proposta di fusione, ma ha ostacolato il consolidarsi degli interessi collegati alla realizzazione della “Castelnuovo 3”, i quali ora con questa delibera riprendono fiato e speranza di rivincita.
Allora noi dobbiamo impedire che l’esito del referendum non diventi solo un momento di rallentamento di una iniziativa che poi si riprende … noi abbiamo il compito di far saltare questo insensato progetto della “Castelnuovo 3”, è un compito che abbiamo verso i nostri figli e nipoti, poiché alle future generazioni dobbiamo lasciare un territorio ancora decentemente vivibile e un comune finanziariamente sano.
Come abbiamo combattuto per impedire la fusione, ora combatteremo contro la “Castelnuovo 3”, teniamoci ben stretto la Castelnuovo 1 e 2, chiedendo a Davide di riuscire a tirare un altro sassolino per colpire il Golia della “Castelnuovo 3”.

 Letto a nome dei Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi     -  Maria Luisa Isoppo     -  Giorgio Salvetti     -  Francesco Baracchini

 

Nessun commento:

Posta un commento