La delibera all’esame ha come oggetto:“lo schema di accordo di
programma per la determinazione della quantità e dello standard di qualità dei
servizi di trasporto pubblico locale nel bacino “L” per il periodo 2012/2015”.
Questa delibera è un assurdo amministrativo, poiché
recepiamo oggi ciò che è stato valido e operante nel periodo 2012-2015, cioè
ciò che sarà valido solo per il mese di novembre e dicembre 2015, ma ciò che di
fatto è stato già applicato nei mesi precedenti dal 2012 fino ad oggi.
Questa modalità di votare a
posteriori ciò che è stato già applicato in precedenza è avvenuto anche con la
precedente delibera del 2011 che riguardava il periodo precedente al 2009-2011.
Oggi si replica per il triennio
2012-2015. Questo modo di deliberare è assurdo!!!
Intervento letto per conto dei Consiglieri Comunali: Euro Mazzi - Maria Luisa Isoppo - Giorgio Salvetti - Francesco Baracchini
Si tratta di “recepire ex post gli impegni a favore del Trasporto Pubblico Locale”
e questo recepimento costituisce una evidente presa per i fondelli a cui noi
non intendiamo partecipare e per protesta al momento del voto abbandoneremo
l’aula e, conseguentemente, questa presa in giro ve la voterete Voi di
maggioranza che ne siete i responsabili politici e amministrativi, in quanto
esponenti del partito-guida PD che ha gestito MALE sia questo comune che la
Provincia e la Regione; e questa delibera nella sua assurdità ne rappresenta
una manifestazione palese.
Fatta questa doverosa precisazione
occorre evidenziare che l’accordo di programma determina a posteriore le
quantità già erogate, ma dice assai poco sugli standard di qualità dei servizi
di trasporto pubblico locale siano essi riferiti al passato che al futuro.
76.994,78 nel 2012/13; € 36.664,18 nel
2014; € 36.664,18 nel 2015; mentre la Provincia della Spezia ha pagato €
396.000,00 nel 2012/13; € 396.000,00 nel
2014; nulla nel 2015.
Infatti, si prende atto che il
Comune di Castelnuovo ha pagato €
Nulla viene detto su quanto hanno
pagato gli altri comuni e quanto effettivamente è stato versato, poiché nel
bilancio consolidato di ATC rileviamo che ATC vanta crediti verso gli enti controllanti
per € 4.846.582 nel 2014 (erano € 4.181.955 nel 2013 e ben € 11.261.602
nel 2010). Cioè gli enti soci di ATC (Comuni e Provincia di Spezia) non pagano
o pagano in ritardo quanto di loro spettanza, contribuendo così ad aumentare i
costi del servizio e determinando ulteriore abbassamento della qualità del
servizio stesso.
Quindi questo accordo di programma
è anche incompleto di dati (per esempio non dice quale è la quota che spetta ad
ogni Comune e alla Regione) e di informazioni (per esempio se hanno pagato le
quote a loro carico) e soprattutto evita
di valutare con precisione l’articolazione dei rapporti tra Enti Locali e ATC,
i problemi del trasporto, le carenze, i punti critici del servizio, dove
intervenire, con quali risorse e priorità intervenire. Insomma, è un intervento
avulso da una analisi e da un intervento programmatorio decente.
questo accordo non esce dalla
dichiarazione di generici auspici che non possono proprio per la loro natura
indeterminata essere considerati neppure
degli impegni.
Questa genericità programmatoria
si riverbera anche nella individuazione degli standard di qualità dei servizi
di trasporto pubblico locale; infatti,
L’Art. 8 definisce la Qualità e la
sicurezza dei servizi che così recita:
“1. La Regione si pone come obiettivo prioritario il miglioramento della
qualità dei servizi offerti agli utenti, anche nel rispetto dell’ambiente,
finalizzando l’impiego di risorse destinate al rinnovo dei mezzi di trasporto,
ove possibile, all’acquisto di mezzi a trazione non convenzionale. 2. La
Regione, rivolgendo particolare attenzione al diritto alla mobilità da parte
delle persone disabili, finanzia l’acquisto di mezzi dotati di attrezzature che
consentono ed agevolano il trasporto dei cittadini portatori di handicap e di
tutti gli utenti a ridotta capacità motoria. 3. Al fine di garantire una
migliore fruibilità del trasporto pubblico ai soggetti portatori di handicap,
la Regione auspica, inoltre, la diffusione di un sistema informativo di annunci
acustici e visivi di prossima fermata, in tempo reale, a bordo dei mezzi ed
eventualmente alle fermate”.
Questi non sono standard di qualità
sono solo puri e generici auspici. Ma la genericità continua quando si afferma
la volontà di “realizzare una maggiore
integrazione tra il trasporto ferroviario - che costituisce l’asse portante del
sistema del trasporto pubblico regionale - ed il trasporto su gomma, anche
attraverso le interconnessioni ferro-gomma sulle linee extraurbane”. Ottimo
auspicio, ma come si vuole realizzare questa integrazione non è né affermato e
né individuato.
E’ indeterminata anche
l’indicazione di “introdurre un sistema
di bigliettazione integrata, che consenta di viaggiare su tutta la rete
ferro-gomma della Liguria con un unico titolo di viaggio valido per tutti i
mezzi di trasporto pubblico”. Bene, ma come e quando verrà realizzato? Non
si dice nulla di concreto, si tratta solo di un enunciato generico.
Si tratta di obiettivi di qualità
generici e indeterminati che non stabiliscono alcun standard di qualità, ma
solo auspici generici che non possono in alcun modo costituire un indicatore
per costringere l’organizzazione concreta del trasporto a migliorarsi e a
rendere un servizio in grado di “soddisfare
la domanda di mobilità dei cittadini nel territorio di riferimento”.
Pochi sono i riferimenti al futuro.
L’Accordo prevede altrettanti generici impegni, nonostante che sia avvenuta una
modifica sostanziale della normativa regionale (la legge regionale 7/11/2013 n.
33), nel contesto di altrettante modifiche introdotte dalla normativa
comunitaria e nazionale.
Si annunciano investimenti “per il rinnovo del materiale rotabile, per
gli impianti fissi di trasporto e per le tecnologie di controllo”, ma non
si dice a quanto ammontano questi investimenti e come verranno utilizzati.
Si richiamano “limiti percentuali dei relativi interventi posti a carico della
Regione e degli Enti locali”, ma non si evidenziano queste percentuali in
maniera chiara e trasparente.
Si afferma la previsione che “i futuri accordi di programma avranno una
durata non inferiore a quella dei contratti di servizio assegnati tramite gara”,
ma non si richiamano né i contratti di servizio in maniera specifica né si
dimostra come verranno determinate le gare.
Si auspica l’impegno degli Enti per
“conferire uguali risorse finanziarie
rispetto agli anni precedenti nell’ammontare”, ma come detto in precedenza
non se ne riporta né l’ammontare né l’effettivo pagamento.
L’accordo pone quale obiettivo
degli investimento quello del “rinnovo
del materiale rotabile e la progressiva sostituzione dei mezzi obsoleti”,
ma non si dice nulla su questo materiale obsoleto e le caratteristiche di
quello nuovo. Si accenna soltanto ad un programma straordinario di interventi
regionale finanziato con “la concessione
di contributi in conto capitale per 2 milioni di euro annui per vent’anni”,
ma nulla viene detto né sui criteri di ripartizione e di utilizzo di tali
contributi, né sulle relative prescrizioni da osservare nei bandi di gara per l’assegnazione
del servizio, specie nel caso di cambiamento del soggetto gestore.
Tutto qui. Una pochezza
sconcertante che umilia gli amministratori prima ancora che i cittadini e gli
utenti. Un atto amministrativo indecente per come è stato confezionato e
proposto.
Per questi motivi, ribadiamo che
non parteciperemo al voto di una delibera che rappresenta una presa in giro,
una offesa alla dignità democratica di questo e di ogni Consiglio Comunale, sia
perché riguarda il periodo 2012-2015, ma soprattutto per la genericità degli
standard di qualità del servizio che per la indeterminatezza degli impegni
futuri.
Quindi per protesta abbandoniamo
l’aula al momento del voto.
Intervento letto per conto dei Consiglieri Comunali: Euro Mazzi - Maria Luisa Isoppo - Giorgio Salvetti - Francesco Baracchini
Nessun commento:
Posta un commento