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giovedì 26 novembre 2015

UN LUNGIMIRANTE ASSURDO AMMINISTRATIVO: deliberare a fine 2015 il programma per l'ATC del 2012-2015 (Prima parte)

La delibera all’esame ha come oggetto:“lo schema di accordo di programma per la determinazione della quantità e dello standard di qualità dei servizi di trasporto pubblico locale nel bacino “L”  per il periodo 2012/2015”.
Questa delibera è un assurdo amministrativo, poiché recepiamo oggi ciò che è stato valido e operante nel periodo 2012-2015, cioè ciò che sarà valido solo per il mese di novembre e dicembre 2015, ma ciò che di fatto è stato già applicato nei mesi precedenti dal 2012 fino ad oggi.
Questa modalità di votare a posteriori ciò che è stato già applicato in precedenza è avvenuto anche con la precedente delibera del 2011 che riguardava il periodo precedente al 2009-2011.
Oggi si replica per il triennio 2012-2015. Questo modo di deliberare è assurdo!!!
Si tratta di “recepire ex post gli impegni a favore del Trasporto Pubblico Locale” e questo recepimento costituisce una evidente presa per i fondelli a cui noi non intendiamo partecipare e per protesta al momento del voto abbandoneremo l’aula e, conseguentemente, questa presa in giro ve la voterete Voi di maggioranza che ne siete i responsabili politici e amministrativi, in quanto esponenti del partito-guida PD che ha gestito MALE sia questo comune che la Provincia e la Regione; e questa delibera nella sua assurdità ne rappresenta una manifestazione palese.
Fatta questa doverosa precisazione occorre evidenziare che l’accordo di programma determina a posteriore le quantità già erogate, ma dice assai poco sugli standard di qualità dei servizi di trasporto pubblico locale siano essi riferiti al passato che al futuro.
76.994,78 nel 2012/13; € 36.664,18 nel 2014; € 36.664,18 nel 2015; mentre la Provincia della Spezia ha pagato € 396.000,00 nel 2012/13; €  396.000,00 nel 2014; nulla nel 2015.
Infatti, si prende atto che il Comune di Castelnuovo ha pagato €
Nulla viene detto su quanto hanno pagato gli altri comuni e quanto effettivamente è stato versato, poiché nel bilancio consolidato di ATC rileviamo che ATC vanta crediti verso gli enti controllanti per € 4.846.582 nel 2014 (erano € 4.181.955 nel 2013 e ben € 11.261.602 nel 2010). Cioè gli enti soci di ATC (Comuni e Provincia di Spezia) non pagano o pagano in ritardo quanto di loro spettanza, contribuendo così ad aumentare i costi del servizio e determinando ulteriore abbassamento della qualità del servizio stesso.
Quindi questo accordo di programma è anche incompleto di dati (per esempio non dice quale è la quota che spetta ad ogni Comune e alla Regione) e di informazioni (per esempio se hanno pagato le quote a loro carico)  e soprattutto evita di valutare con precisione l’articolazione dei rapporti tra Enti Locali e ATC, i problemi del trasporto, le carenze, i punti critici del servizio, dove intervenire, con quali risorse e priorità intervenire. Insomma, è un intervento avulso da una analisi e da un intervento programmatorio decente.
questo accordo non esce dalla dichiarazione di generici auspici che non possono proprio per la loro natura indeterminata essere considerati neppure  degli impegni.
Questa genericità programmatoria si riverbera anche nella individuazione degli standard di qualità dei servizi di trasporto pubblico locale; infatti,
L’Art. 8 definisce la Qualità e la sicurezza dei servizi che così recita: “1. La Regione si pone come obiettivo prioritario il miglioramento della qualità dei servizi offerti agli utenti, anche nel rispetto dell’ambiente, finalizzando l’impiego di risorse destinate al rinnovo dei mezzi di trasporto, ove possibile, all’acquisto di mezzi a trazione non convenzionale. 2. La Regione, rivolgendo particolare attenzione al diritto alla mobilità da parte delle persone disabili, finanzia l’acquisto di mezzi dotati di attrezzature che consentono ed agevolano il trasporto dei cittadini portatori di handicap e di tutti gli utenti a ridotta capacità motoria. 3. Al fine di garantire una migliore fruibilità del trasporto pubblico ai soggetti portatori di handicap, la Regione auspica, inoltre, la diffusione di un sistema informativo di annunci acustici e visivi di prossima fermata, in tempo reale, a bordo dei mezzi ed eventualmente alle fermate”.
Questi non sono standard di qualità sono solo puri e generici auspici. Ma la genericità continua quando si afferma la volontà di “realizzare una maggiore integrazione tra il trasporto ferroviario - che costituisce l’asse portante del sistema del trasporto pubblico regionale - ed il trasporto su gomma, anche attraverso le interconnessioni ferro-gomma sulle linee extraurbane”. Ottimo auspicio, ma come si vuole realizzare questa integrazione non è né affermato e né individuato.
E’ indeterminata anche l’indicazione di “introdurre un sistema di bigliettazione integrata, che consenta di viaggiare su tutta la rete ferro-gomma della Liguria con un unico titolo di viaggio valido per tutti i mezzi di trasporto pubblico”. Bene, ma come e quando verrà realizzato? Non si dice nulla di concreto, si tratta solo di un enunciato generico.
Si tratta di obiettivi di qualità generici e indeterminati che non stabiliscono alcun standard di qualità, ma solo auspici generici che non possono in alcun modo costituire un indicatore per costringere l’organizzazione concreta del trasporto a migliorarsi e a rendere un servizio in grado di “soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini nel territorio di riferimento”.
Pochi sono i riferimenti al futuro. L’Accordo prevede altrettanti generici impegni, nonostante che sia avvenuta una modifica sostanziale della normativa regionale (la legge regionale 7/11/2013 n. 33), nel contesto di altrettante modifiche introdotte dalla normativa comunitaria e nazionale.
Si annunciano investimenti “per il rinnovo del materiale rotabile, per gli impianti fissi di trasporto e per le tecnologie di controllo”, ma non si dice a quanto ammontano questi investimenti e come verranno utilizzati.
Si richiamano “limiti percentuali dei relativi interventi posti a carico della Regione e degli Enti locali”, ma non si evidenziano queste percentuali in maniera chiara e trasparente.
Si afferma la previsione che “i futuri accordi di programma avranno una durata non inferiore a quella dei contratti di servizio assegnati tramite gara”, ma non si richiamano né i contratti di servizio in maniera specifica né si dimostra come verranno determinate le gare.
Si auspica l’impegno degli Enti per “conferire uguali risorse finanziarie rispetto agli anni precedenti nell’ammontare”, ma come detto in precedenza non se ne riporta né l’ammontare né l’effettivo pagamento.
L’accordo pone quale obiettivo degli investimento quello del “rinnovo del materiale rotabile e la progressiva sostituzione dei mezzi obsoleti”, ma non si dice nulla su questo materiale obsoleto e le caratteristiche di quello nuovo. Si accenna soltanto ad un programma straordinario di interventi regionale finanziato con “la concessione di contributi in conto capitale per 2 milioni di euro annui per vent’anni”, ma nulla viene detto né sui criteri di ripartizione e di utilizzo di tali contributi, né sulle relative prescrizioni da osservare nei bandi di gara per l’assegnazione del servizio, specie nel caso di cambiamento del soggetto gestore.
Tutto qui. Una pochezza sconcertante che umilia gli amministratori prima ancora che i cittadini e gli utenti. Un atto amministrativo indecente per come è stato confezionato e proposto.
Per questi motivi, ribadiamo che non parteciperemo al voto di una delibera che rappresenta una presa in giro, una offesa alla dignità democratica di questo e di ogni Consiglio Comunale, sia perché riguarda il periodo 2012-2015, ma soprattutto per la genericità degli standard di qualità del servizio che per la indeterminatezza degli impegni futuri.
Quindi per protesta abbandoniamo l’aula al momento del voto.

Intervento letto per conto dei Consiglieri Comunali: Euro Mazzi     -  Maria Luisa Isoppo     -  Giorgio Salvetti     -  Francesco Baracchini

 

 

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