Nella
nostra iniziativa del 24/6/2015 avevamo promesso un ordine del giorno per
impegnare la Giunta Comunale ad attivare eventuali iniziative in merito sulla
base delle problematiche emerse. Ci pare che sia stato ben evidenziato dagli
interventi precedenti come dietro alla sostituzione del collaudatore ing. D.B. siano comunque emerse problematiche inerenti la regolare esecuzione
dell’appalto.
In
particolare ci riferiamo sia alla presenza di difetti nel legno (fessurazioni e
cipollature) riconducibili alla freschezza del legno di castagno posto in
opera, ma soprattutto alla continua necessità di monitoraggio della evoluzione
della stagionatura del legno, nonché alla necessità di una manutenzione
accurata sia delle parti metalliche che delle congiunzioni tra gli elementi.
Dunque,
per quanto non siamo dei tecnici abbiamo ben compreso che si sia verificata una
difformità tra quanto realizzato e quanto invece era previsto dal capitolato di
appalto.
In
particolare ci riferiamo alle seguenti norme del capitolato:
L’art. 11 stabilisce che “Nell'esecuzione
di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti (…) devono essere
rispettate tutte le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di
qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché, per
quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di
esecuzione di ogni categoria di lavoro”.
L’art. 68 stabilisce che “I materiali occorrenti per i lavori dovranno essere delle migliori qualità,
in ottimo stato di conservazione, senza difetti di sorta, lavorati a regola
d'arte (…); essi dovranno soddisfare i requisiti prescritti dalle leggi, dal
presente Capitolato, dall'Elenco prezzi o dalla Direzione dei Lavori”.
L’art. 72 stabilisce che “I
legnami, di qualunque essenza siano, dovranno rispondere a tutte le
prescrizioni di cui alle norme UNI 3252 e 3266, saranno approvvigionati fra le
migliori qualità della specie prescritta e, in particolare, si presenteranno
sani, senza nodi, fenditure o difetti incompatibili con l'uso cui sono destinati”.
L’art. 144 stabilisce che “Nei
lavori in ferro, questo deve essere lavorato diligentemente con maestria,
regolarità di forme e precisione di dimensioni, secondo i disegni che fornirà
la D.L., con particolare attenzione nelle saldature e bolliture”.
L’art. 145 stabilisce che “I
sistemi protettivi da utilizzare dovranno essere scelti in relazione
all’aggressività chimica dell’ambiente nel quale è posizionato il manufatto in
ferro”.
Insomma, non ci sembra
che quanto rilevato da tutti coloro che si sono occupati del collaudo dei
lavori della torre sia stato messo in evidenza che i materiali posti in opera
non rispondano
completamente ai criteri stabiliti nel capitolato e, dunque, ci aspettiamo che sia rilevato, anche ai sensi dell’art. 156 del capitolato, una adeguata valutazione dei lavori e, quindi, sia applicata una penalità o una riduzione di valore per tutti quanti i lavori fatti in difformità e per tutte le spese di monitoraggio e di manutenzione futura che la posa in opera di materiale non pienamente conforme ora obbliga il Comune ad adottare.
Alla fine ... dalla nostra iniziativa (vedi qui la nostra interpellanza iniziale http://noipercastelnuovo.blogspot.it/2015/06/torre-inaugurata-ma-poi-subito-richiusa.html) ... almeno cerchiamo di ottenere un risarcimento a riparazione dei difetti riscontrati.
completamente ai criteri stabiliti nel capitolato e, dunque, ci aspettiamo che sia rilevato, anche ai sensi dell’art. 156 del capitolato, una adeguata valutazione dei lavori e, quindi, sia applicata una penalità o una riduzione di valore per tutti quanti i lavori fatti in difformità e per tutte le spese di monitoraggio e di manutenzione futura che la posa in opera di materiale non pienamente conforme ora obbliga il Comune ad adottare.
Per tutto quanto
sopra si invita il Consiglio Comunale ad approvare il seguente ordine del
giorno:
“Preso atto di
quanto rilevato dai vari tecnici interessati in sede di collaudo statico in
merito alle difformità realizzative dei lavori nella torre del Castello di
Castelnuovo Magra, in particolare per la presenza di difetti nel legno
(fessurazioni e cipollature) riconducibili alla freschezza del legno di castagno
posto in opera, ma soprattutto alla continua necessità di monitoraggio della
evoluzione della stagionatura del legno, nonché alla necessità di una
manutenzione accurata sia delle parti metalliche che delle congiunzioni tra gli
elementi, da mandato al Sindaco e all’assessore ai lavori pubblici di
pretendere una adeguata valutazione economica di tali difetti e problematicità
al fine di valutare una corrispondente riduzione dei costi da dover
corrispondere in sede di conguaglio finale in pagamento alla società esecutrice
dell’appalto. Il Sindaco fornirà
adeguata relazione e rendiconto al Consiglio Comunale di quanto pagato
effettivamente e di quanto sono state valutate sia le varie difformità
riscontrate, che le incombenze future di monitoraggio e di manutenzione
specifica”.
Il Consigliere
MARIA LUISA ISOPPO, anche a nome dei Consiglieri Euro Mazzi, Giorgio Salvetti e
Francesco Baracchini
Nessun commento:
Posta un commento