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mercoledì 15 luglio 2015

TORRE: VALUTARE LE DIFFORMITÀ RISCONTRATE E I COSTI DELLA MAGGIORE MANUTENZIONE PER PRETENDERE UN RISARCIMENTO (quarta parte)

Nella nostra iniziativa del 24/6/2015 avevamo promesso un ordine del giorno per impegnare la Giunta Comunale ad attivare eventuali iniziative in merito sulla base delle problematiche emerse. Ci pare che sia stato ben evidenziato dagli interventi precedenti come dietro alla sostituzione del collaudatore ing. D.B. siano comunque emerse problematiche inerenti la regolare esecuzione dell’appalto.
In particolare ci riferiamo sia alla presenza di difetti nel legno (fessurazioni e cipollature) riconducibili alla freschezza del legno di castagno posto in opera, ma soprattutto alla continua necessità di monitoraggio della evoluzione della stagionatura del legno, nonché alla necessità di una manutenzione accurata sia delle parti metalliche che delle congiunzioni tra gli elementi.
Dunque, per quanto non siamo dei tecnici abbiamo ben compreso che si sia verificata una difformità tra quanto realizzato e quanto invece era previsto dal capitolato di appalto.
In particolare ci riferiamo alle seguenti norme del capitolato:
L’art. 11 stabilisce che “Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti (…) devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché, per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro”. 
L’art. 68 stabilisce che “I materiali occorrenti per i lavori dovranno essere delle migliori qualità, in ottimo stato di conservazione, senza difetti di sorta, lavorati a regola d'arte (…); essi dovranno soddisfare i requisiti prescritti dalle leggi, dal presente Capitolato, dall'Elenco prezzi o dalla Direzione dei Lavori”.
L’art. 72 stabilisce che “I legnami, di qualunque essenza siano, dovranno rispondere a tutte le prescrizioni di cui alle norme UNI 3252 e 3266, saranno approvvigionati fra le migliori qualità della specie prescritta e, in particolare, si presenteranno sani, senza nodi, fenditure o difetti incompatibili con l'uso cui sono destinati”.
L’art. 144 stabilisce che Nei lavori in ferro, questo deve essere lavorato diligentemente con maestria, regolarità di forme e precisione di dimensioni, secondo i disegni che fornirà la D.L., con particolare attenzione nelle saldature e bolliture”.
L’art. 145 stabilisce che I sistemi protettivi da utilizzare dovranno essere scelti in relazione all’aggressività chimica dell’ambiente nel quale è posizionato il manufatto in ferro”.
Insomma, non ci sembra che quanto rilevato da tutti coloro che si sono occupati del collaudo dei lavori della torre sia stato messo in evidenza che i materiali posti in opera non rispondano
completamente ai criteri stabiliti nel capitolato e, dunque, ci aspettiamo che sia rilevato, anche ai sensi dell’art. 156 del capitolato, una adeguata valutazione dei lavori e, quindi, sia applicata una penalità o una riduzione di valore per tutti quanti i lavori fatti in difformità e per tutte le spese di monitoraggio e di manutenzione futura che la posa in opera di materiale non pienamente conforme ora obbliga il Comune ad adottare.
Per tutto quanto sopra si invita il Consiglio Comunale ad approvare il seguente ordine del giorno:
“Preso atto di quanto rilevato dai vari tecnici interessati in sede di collaudo statico in merito alle difformità realizzative dei lavori nella torre del Castello di Castelnuovo Magra, in particolare per la presenza di difetti nel legno (fessurazioni e cipollature) riconducibili alla freschezza del legno di castagno posto in opera, ma soprattutto alla continua necessità di monitoraggio della evoluzione della stagionatura del legno, nonché alla necessità di una manutenzione accurata sia delle parti metalliche che delle congiunzioni tra gli elementi, da mandato al Sindaco e all’assessore ai lavori pubblici di pretendere una adeguata valutazione economica di tali difetti e problematicità al fine di valutare una corrispondente riduzione dei costi da dover corrispondere in sede di conguaglio finale in pagamento alla società esecutrice dell’appalto. Il  Sindaco fornirà adeguata relazione e rendiconto al Consiglio Comunale di quanto pagato effettivamente e di quanto sono state valutate sia le varie difformità riscontrate, che le incombenze future di monitoraggio e di manutenzione specifica”.
 
Alla fine ... dalla nostra iniziativa (vedi qui la nostra interpellanza iniziale http://noipercastelnuovo.blogspot.it/2015/06/torre-inaugurata-ma-poi-subito-richiusa.html) ... almeno cerchiamo di ottenere un risarcimento a riparazione dei difetti riscontrati.

Il Consigliere MARIA LUISA ISOPPO, anche a nome dei Consiglieri Euro Mazzi, Giorgio Salvetti e Francesco Baracchini

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