Il
Centro
Commerciale “La Miniera” è
situato in località Molicciara nel Comune di Castelnuovo Magra; è stato
realizzato negli anni ’80 occupando una superficie di circa 22.470 mq. su cui sono stati costruiti 5 complessi immobiliari, al cui interno
sorgono un supermercato e vari negozi commerciali (con circa mq. 4.700 di superfici commerciali),
vari uffici privati (con circa mq. 3.000 di superfici), vari fondi (per
complessivi 1.700 mq.), oltre a una
palestra, un ufficio postale, una agenzia bancaria e l’ufficio vigili comunali.
Si
tratta di un insieme di punti vendita o di uffici autonomamente organizzati raccolti
in un condominio denominato “La Miniera”,
costituito dall’insieme degli immobili, dei parcheggi, delle aree verdi e delle
strade di accesso.
Questo Centro Commerciale è il frutto di una richiesta elaborata negli anni ’70 su iniziativa di alcuni commercianti castelnovesi, i quali avevano ben compreso l’importanza di superare la logica individuale in favore di una impresa commerciale unitaria (infatti la società Jolly Market srl è stata costituita in data 15/9/76), ma questa lodevole intuizione è stata però mortificata da una gestione amministrativa ed edificatoria assai tortuosa.
Questo Centro Commerciale è il frutto di una richiesta elaborata negli anni ’70 su iniziativa di alcuni commercianti castelnovesi, i quali avevano ben compreso l’importanza di superare la logica individuale in favore di una impresa commerciale unitaria (infatti la società Jolly Market srl è stata costituita in data 15/9/76), ma questa lodevole intuizione è stata però mortificata da una gestione amministrativa ed edificatoria assai tortuosa.
Planimetria del Centro Commerciale "La Miniera" |
Nonostante
i tanti anni di funzionamento, ci sono ancora locali da completare e da arredare che si aggiungono a quelli
attualmente vuoti per attività chiuse o
mai attivate; la dotazione di aree verdi e di parcheggi appare non adeguata; mentre i collegamenti e
gli accessi sono “tortuosi”.
Dopo
circa trent’anni, questo Centro non ha ancora avuto il suo pieno sviluppo; questo senso di incompletezza deriva in gran
parte dalle sue articolate vicende urbanistiche ed edificatorie; senza entrare
nel merito di queste vicende, occorre però richiamare alcune problematiche.
L’esigenza
di costruire un Centro Commerciale
era stata recepita dal PRG (adottato nel 1978 e approvato nel 1982), con la
previsione di una un’area avente una destinazione
commerciale-direzionale, ma queste norme appena adottate venivano subito
variate (“varianti in itinere”
1979-1982), in particolare per eliminare l'obbligo di un Piano
Particolareggiato in favore dell’intervento
edilizio diretto, soluzione questa
che faceva perdere una sostanziale uniformità e il coordinamento tra le varie
proposte edificatorie poi realizzate.
Il
primo progetto veniva presentato nel 1983 e nella relazione allegata si richiamavano
le disposizioni del PRG caratterizzanti una zona attrezzata specifica di interesse sovra comunale; questa
caratteristica era avvalorata da una soluzione
urbanistica (la sua centralità nel territorio comunale e un collegamento
con il nuovo asse stradale pedemontano intercomunale) e tipologica, in quanto impostata su insediamenti commerciali differenziati
(alcuni con notevoli superfici di vendita accanto a negozi più piccoli e
specializzati; uffici privati accanto a quelli pubblici; servizi pubblici
adiacenti a quelli privati).
PRG - Strada intercomunale (in rosso); Centro Commerciale (in verde); accessi (in celeste) |
Nonostante
i suoi evidenti limiti, il PRG inseriva questo Centro in un “quadro
omogeneo”; in particolare, questo Centro era collocato all'interno di un’area con
edifici pubblici (ufficio postale, caserma dei Carabinieri, anagrafe, vigili
comunali, scuola e asilo nido), che dovevano essere circondati da adeguati
spazi di verde pubblico, attraversati da una nuova strada intercomunale per collegare
Ortonovo, Castelnuovo, Fosdinovo e Sarzana, nonché da adeguati accessi, dai
consistenti parcheggi e da comodi collegamenti
con le strade circostanti (via della Pace, via Salicello, ecc.).
Invece,
le vicende costruttive di questo Centro hanno parzialmente
disatteso questo “quadro omogeneo” e soprattutto sono state assai articolate e caratterizzate da forti
contrasti e polemiche che hanno riguardato tutte le varie fasi, culminate
nella “dichiarazione di esistenza di
interesse pubblico nell'acquisizione dell’abuso edilizio” (Delibera Consiglio
Comunale n. 73 del 21/10/88) che hanno portato all’acquisizione al demanio
comunale dei locali dove è posizionato attualmente il Comando dei Vigili.
Occorre
tenere presente questo contesto per poter comprendere le reali ragioni che
hanno condizionato lo sviluppo del Centro Commerciale
“La Miniera”; questo “incompleto sviluppo” è dovuto
principalmente a tre fattori: a) alla non
realizzazione della strada intercomunale con il conseguente declassamento
del Centro
da struttura di interesse sovra comunale
a quella più limitata di livello
comunale; b) alla carenza di
parcheggi e di aree verdi, nonché alla tortuosità
dei collegamenti con il territorio circostante, rendendo difficile anche
all’utenza prettamente comunale il suo uso; c) all’assenza di analisi di mercato e di una strategia commerciale dovuta anche alla mancanza di un vero Piano del Commercio, deficienza
sostituita dall’improvvisazione e
dall’impegno personale dei singoli
commercianti.
PUC 2001 - Previsioni area "ex Filippi" e area "ex Sbarbaro" |
A
queste tre cause interne, occorre aggiungere un elemento esterno: l’aumentata concorrenza sviluppata dopo
il sorgere nei comuni limitrofi di supermercati o centri Commerciali in gran
parte posizionati sulla via Aurelia:
da Massa fino a Santo Stefano sono infatti presenti numerosi supermercati e
Centri commerciali.
L’emergere
della via
Aurelia come “strada mercato”
ha condizionato non poco anche le successive scelte di programmazione comunale;
negli anni 1980-2000 sono stati realizzati due
nuovi poli commerciali nel tratto comunale di questa strada (nell’area “ex Kerocosmo” e in quella denominata “Smack”), oltre a nuove previsioni a
destinazione commerciale nell’area “ex Filippi”
(variante al PRG del 1985).
A
ulteriore conferma di questa tendenza a spostare sulla via Aurelia il baricentro
commerciale, nel 2001 il nuovo strumento urbanistico comunale (PUC) prevedeva ulteriori possibilità commerciali lungo
questa strada; ad essere interessate da questa possibilità, in particolare,
sono le due aree “ex Filippi” e quella adiacente “ex Sbarbaro”.
Nonostante
queste previsioni urbanistiche, dal 2001 fino ad oggi non è stato realizzato
ancora nulla in queste due aree, anche se i sondaggi e i tentativi ci sono
stati; questa assenza di concreta “iniziativa” imprenditoriale è dovuta
probabilmente a due cause: a) i ristretti
margini di fattibilità proprio a causa della presenza nelle aree
circostanti di altri supermercati e centri commerciali; b) l’influenza negativa
della crisi economica, immobiliare e
creditizia di questi ultimi anni.
In
questi ultimi mesi, però, qualcosa si è mosso e l’interesse per realizzare dei
progetti commerciali in queste due aree si è concretamente materializzato: a)
sono in corso verifiche sulla fattibilità di costruire una GDO (grande distribuzione
organizzata) nell’area “ex Filippi”;
b) un progetto per la costruzione di un supermercato nell’area “ex Sbarbaro” è stato già presentato ed è in
fase di analisi da parte dei competenti uffici comunali.
Appare
evidente come il sorgere di nuove iniziativi commerciali lungo la via Aurelia
costituisca un elemento di destabilizzazione dei già fragili equilibri
raggiunti nel Centro
Commerciale “La Miniera”,
poiché la loro effettiva realizzazione decreterebbe una sua lenta “agonia”. Per evitare questa eventuale
“agonia” bisognava pensarci prima e non prevedere nel PUC la possibilità di rafforzare la natura di “strada
mercato” della via Aurelia, costituendo questa ipotesi una
pericolosa “concorrenza” soprattutto per quelle attività commerciali non posizionate
su questa importante via di comunicazione.
Il
PUC 2001 avrebbe dovuto essere revisionato dopo 10 anni, ma dal 2011 fino
ad oggi non solo non è mai stato realizzato questo aggiornamento, ma non è
stata neppure avviata una profonda riflessione
sulle prospettive socio-economiche della nostra zona, quale presupposto per
identificare quale delle vecchie destinazioni urbanistiche potessero essere
riconfermate o modificate o eliminante, oppure quali nuove destinazioni
dovessero essere adottate.
Insomma,
attualmente è possibile realizzare sia una GDO nell’area “ex
Filippi” sia un supermercato in quella “ex
Sbarbaro”, ma la loro legittima realizzazione segnerebbe
probabilmente l’agonia dell’esistente Centro Commerciale
“La Miniera”.
In conclusione. La vicenda del Centro Commerciale “La Miniera” è esemplare
dell’incapacità di una intera classe
politica (in gran parte costituita dai vari esponenti PCI-DS-PD che si sono
succeduti in questo lungo periodo alla guida del Comune di Castelnuovo) di fare una seria programmazione del territorio; le
scelte fatte in tutti questi anni sono avvenute nella totale assenza di adeguate analisi demografiche,
economiche e di mercato; questo superficiale approccio ha di fatto mortificate le innovative intuizioni
dei commercianti castelnovesi che avevano pensato a questo Centro già negli anni ’70, ma con il PUC 2001 sono state poste le basi per determinarne
“l’agonia”. Ma (per assurdo) sono proprie queste carenze di programmazione territoriale, oltre alla
crisi economica di questi ultimi anni, ad aver costituito dopo 18 anni una delle cause
della mancata realizzazione dei progetti commerciali sulla via Aurelia …
poiché l’assenza di reali e idonee prospettive
è una “melassa” che avvolge tutto in un lungo cammino di declino.
Euro Mazzi
Post riguardanti i nuovi centri commerciali sulla via Aurelia:
- NUOVI CENTRI COMMERCIALI SULLA VIA AURELIA? FACCIAMO CHIAREZZA E DISCUTIAMONE …: QUI
- UN NUOVO SUPERMERCATO A CASTELNUOVO?: QUI
- AREA EX FILIPPI: UN LUNGO TRAVAGLIO …: QUI
- AREA EX FILIPPI: le previsioni urbanistiche: QUI
- UN GRANDE CENTRO COMMERCIALE NELL’AREA EX FILIPPI?: QUI
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