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sabato 29 dicembre 2018

UNA TRIBOLAZIONE CHIAMATA ISOLA ECOLOGICA (parte terza)

L’Isola Ecologica, sita in via Carbone, è attiva da parecchi anni: dopo una prima gestione affidata ad ACAM Ambiente Spa nel periodo dal 31/12/2003 al 31/12/2011; vi è stato un periodo di chiusura nel 2012 e poi dal maggio 2012 la gestione è stata affidata alla Cooperativa sociale Maris, con sede in La Spezia, mediante affidamento diretto per un periodo di sei mesi; successivamente sono state fatte ben sette proroghe, arrivando così al 31/12/2015.
Allora avevamo più volte sollevato contestazioni su questo modo di gestire i servizi comunali e nel merito avevamo evidenziato alcuni aspetti assai negativi: a) una defatigante gestione di ben sette proroghe; b) un conferimento avvenuto mediante affidamento diretto; c) la elusione della gara di appalto che avrebbe potuto garantire meglio concorrenzialità, trasparenza, riduzione dei costi e maggiore efficienza.
La gestione attuale è stata attivata fin dal gennaio 2016 in favore di ACAM Ambiente Spa, senza una proposta specifica e preventiva di gestione da parte di ACAM analizzata e accettata dal Comune, senza una valutazione sulla convenienza dell’affidamento rispetto ad una gara ad evidenza pubblica, nonché senza la firma di un contratto specifico.
Solo nel Consiglio Comunale del 1/8/2016 è stato approvato lo schema del nuovo contratto di servizio tra il Comune di Castelnuovo Magra e ACAM Ambiente Spa, al prezzo complessivo triennale di € 3.535.891,85 e la firma formale di tale contratto è avvenuta in data 21/10/2016, ma gli effetti sia organizzativi che economici erano già operativi rispettivamente dai mesi di dicembre 2015 per la raccolta “porta a porta” e dal gennaio 2016 per l’Isola Ecologica.
Si è trattato di una gestione assai anomala che evidenzia incertezze e incapacità a gestire in modo ordinato e preciso questo servizio. Tra l’altro, la gestione dell’Isola Ecologica non rientrava nel contratto di servizio stipulato tra Comune e Acam nel 2003 e non risultava tra i servizi gestiti in house da ACAM Ambiente Spa (limitati al servizio di raccolta e gestione dei rifiuti); circostanza confermata dall’affidamento dal 15/5/12 al 31/12/2015 della gestione dell’Isola alla Coop. Maris.
Basterebbero queste premesse per qualificare questa vicenda come già di per sé imbarazzante e raccapricciante; ma, ahimè, non è tutto.
Nel merito alla attuale gestione, l’Isola Ecologica è stata oggetto, di ben due consigli comunali: in data 30/11/2016 e oggi 12/12/2018, merito esclusivo di questo gruppo consiliare, attento e ossequioso alle esigenze e alle istanze dei cittadini.
Si deve sapere che tutto nasce dalle lamentele e denunce inoltrate più volte nel corso di questi ultimi quattro anni all’Amministrazione Comunale e al Sindaco da parte di alcuni cittadini delle abitazioni circostanti a via Carbone, i quali hanno denunciato come la gestione dell’Isola Ecologica abbia procurato gravi e continuati disagi che abbiamo sinteticamente già illustrato nella richiesta di convocazione di questo Consiglio Comunale.
Per esempio, per quanto riguarda i rumori continui derivanti dall’attività di scarico e di rimozione dei rifiuti, era stato richiesto di mettere delle barriere e di intervenire sulle modalità di carico-scarico dei materiali, ma poco è stato fatto. Tra l’altro, mancava un Piano di impatto acustico che allora veniva richiesto dai residenti e solo dopo varie insistenze è stato predisposto da ACAM, peraltro effettuato quando l’Isola non era a pieno regime; Piano che su richiesta da parte di Arpal ha necessitato di una serie di integrazioni, ma che di fatto è rimasto non applicato se non per la eliminazione dell’uso del “ragno” nelle operazioni di carico-scarico dei materiali.
Per quanto riguarda le emissioni polverose dovute sia alla movimentazione dei rifiuti all’interno del centro che degli scarichi dalle auto e dai camion in sosta in attesa di entrare nel centro (soste a volte che durano anche molto tempo specie in occasione del fine settimana) è stato fatto assai poco e la situazione è rimasta inalterata.
Il restringimento della carreggiata stradale (causato dalla sosta delle auto, costrette dall’assenza di adeguati parcheggi a posizionare nella strada stessa, impedendo così una regolare viabilità e un libero accesso alle proprietà private circostanti) comporta un serio e rilevante pericolo per chi percorre la suddetta strada. Non vanno dimenticati i rischi per i pedoni né le difficoltà temporanee all’accesso alle abitazioni circostanti. Occorre evidenziare che si tratta anche di continue e reiterate violazioni al codice della strada derivanti dalla sosta irregolare e a motore accesso. Su queste questioni è stato fatto poco o nulla.  
Altro esempio riguarda le analisi più volte richieste; se è vero che quelle fatte non hanno riscontrato gravi situazioni di inquinamento, hanno però evidenziato il fatto che vi siano stati alti livelli di concentrazione di metalli inquinanti (vedi tallio, bario, cromo esavalente), probabilmente derivanti dalla contaminazione delle acque piovane a seguito del contatto con materiale elettrico mal custodito e conservato all’interno della Isola ecologica 
Per non parlare dei numerosi autocarri che conferiscono più volte, circostanza che fa presumere l’utilizzo dell’Isola ad imprese e non ai residenti. Impressiona, infatti, l’ingente e indeterminato numero di autocarri che ogni giorno sostano davanti all’Isola per effettuare il conferimento. In merito non ci risultano controlli adeguati sul rispetto delle prescrizioni di legge in materia di rifiuti (vedi formulario, iscrizione all’albo dei gestori dei rifiuti, tenuta dei registri di carico e scarico nonché pagamento per l’attività di smaltimento).
Non si può, nemmeno, sottacere sull’uso che tanti, se non molti, fanno dell’Isola Ecologica, divenuta oramai un "porto di mare", luogo e teatro indisturbato di commercio e di scambio di materiale, principalmente ferroso e metallico, in totale spregio delle norme di legge.
Insomma, a distanza di due anni dobbiamo evidenziare come sia stato fatto poco per ridurre e/o contenere i disagi dei cittadini; soprattutto non sono stati realizzati mezzi idonei atti a minimizzare l’impatto dell’impianto sull’ambiente circostante densamente abitato.
Ma ora emerge anche un altro aspetto: l’ignavia amministrativa. Si potrebbe sostenere che l’Amministrazione Comunale non sapesse di questa situazione. Vi sbagliate! La cosa più imbarazzante, sconcertante e scandalosa è venire a conoscenza che il Sindaco e altri Uffici comunali sono stati sempre e più volte messi al corrente e riforniti delle prove relative ai vari aspetti di questa anomala vicenda. Ne è conferma la copiosa documentazione fotografica e audiovisiva consegnata al Sindaco Montebello, così come le numerose lettere di contestazione protocollate o inviate a mezzo mail; e ancora, i numerosi incontri avvenuti fra il Sindaco e alcuni residenti di Via Carbone. Ma a fronte di queste costanti segnalazioni è stato fatto assai poco per risolvere i vari problemi.
Giova ricordare, come una recentissima sentenza della Cassazione Penale, dopo aver richiamato i principi della divisione dei ruoli e dei compiti tra dirigenti e gli organi di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, testualmente recita: “è evidente che il Sindaco, una volta esercitati i poteri attribuitigli dalla legge, non può semplicemente disinteressarsi degli esiti di tale sua attività, essendo necessario, da parte sua, anche il successivo controllo sulla concreta attuazione delle scelte programmatiche effettuate; egli ha, inoltre, il dovere di attivarsi quando gli siano note situazioni, non derivanti da contingenti ed occasionali emergenze tecnico-operative, che pongano in pericolo la salute delle persone o l'integrità dell'ambiente”.
Nel caso dell’Isola Ecologica esiste un evidente e perdurante rischio per la salute delle persone, ma poco è stato fatto. Questo “poco fatto” denota disinteresse e insensibilità da parte di questa Amministrazione ai bisogni e alle richieste reiterate e del tutto legittime di alcuni cittadini che hanno vissuto e vivono una situazione di costante disagio, divenuta ormai insostenibile.
La Giunta Montebello deve dismettere l’atteggiamento sprezzante e superficiale e deve finalmente assumersi la responsabilità di decisioni concrete e utili a tutelare la salute dei cittadini come dovrebbe fare un buon padre di famiglia”.
Nessuno mette in discussione la necessità di un centro di raccolta dei rifiuti differenziati, ma in questo caso appaiono evidenti i disagi provocati dall’attuale gestione dell’Isola Ecologica.
Pertanto, riteniamo sia arrivato il momento di valutare quanto meno lo sdoppiamento dell’Isola in area più periferica in modo da dare meno fastidio possibile per la popolazione e limitare l’accesso all’attuale Isola ai soli residenti castelnovesi, eliminando per esempio l’utilizzo agli abitanti di Luni. Nell’immediato, però, occorre: a) trovare altri parcheggi e realizzare un nuovo accesso all’Isola utilizzando l’adiacente area verde; b) realizzare adeguate barriere fono-protettive; c) proteggere i rifiuti dall’acqua piovana per evitare dispersione di liquami nell’ambiente; d) aumentare i controlli sulla gestione quotidiana.
Continueremo a monitorare la situazione dell’Isola Ecologica e confidiamo su un cambiamento nell’atteggiamento della Giunta Montebello più responsabilmente dalla parte della tutela dei cittadini e meno accondiscendente verso il gestore ACAM (ora IREN), ricordando che quest'ultima è “stata partorita e allo stesso tempo uccisa” anche da questo Vostro insulso modo di fare politica e di amministrare.

I consiglieri Baracchini, Mazzi, Isoppo e Salvetti (intervento al Consiglio Comunale del 12/12/2018).


Post precedente:
1) PARADOSSALE: UN’ISOLA ECOLOGICA INQUINANTE: QUI
2) ISOLA ECOLOGICA: CONTINUANO I DISAGI PER LA POPOLAZIONE: QUI


Altri post sull’Isola Ecologica:
· ISOLA ECOLOGICA: UNA BUONA INIZIATIVA CONDIZIONATA DA UNA CONFUSA GESTIONE …: QUI
· L’ANOMALA GESTIONE DELL'ISOLA ECOLOGICA DI UN COMUNE (VIRTUOSO ???): QUI
· MOZIONE PER UNA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE SU DUE PROPOSTE CONTRASTANTI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI: QUI


Altri post sulla raccolta dei rifiuti a Castelnuovo Magra:
- RIFIUTI A CASTELNUOVO: GESTIONE CARENTE E POCO TRASPARENTE: QUI
- “SOTTOMESSI” AD ACAM: GENERICITÀ E INDETERMINATEZZA IN FAVORE DI ACAM: QUI
- “SOTTOMESSI” AD ACAM: DOPO 44 MESI DI TRATTATIVA … LA GIUNTA MONTEBELLO HA “PARTORITO” UN CONTRATTO DI SERVIZIO FAVOREVOLE AD ACAM: QUI
- “SOTTOMESSI” AD ACAM: UN CONTRATTO DI SERVIZIO SUPERFICIALE, CONFUSO E CONTRADDITORIO: QUI
 

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