L’Isola
Ecologica, sita in via Carbone, è attiva da parecchi anni: dopo una prima
gestione affidata ad ACAM Ambiente Spa nel periodo dal 31/12/2003 al
31/12/2011; vi è stato un periodo di chiusura nel 2012 e poi dal maggio 2012 la
gestione è stata affidata alla Cooperativa sociale Maris, con sede in La Spezia,
mediante affidamento diretto per un periodo di sei mesi; successivamente sono
state fatte ben sette proroghe, arrivando così al 31/12/2015.
Allora
avevamo più volte sollevato contestazioni su questo modo di gestire i servizi
comunali e nel merito avevamo evidenziato alcuni aspetti assai negativi: a) una
defatigante gestione di ben sette proroghe; b) un conferimento avvenuto mediante
affidamento diretto; c) la elusione della gara di appalto che avrebbe potuto
garantire meglio concorrenzialità, trasparenza, riduzione dei costi e maggiore
efficienza.
La gestione attuale è stata attivata fin dal gennaio 2016 in favore di ACAM
Ambiente Spa, senza una proposta specifica e preventiva di gestione da parte di ACAM
analizzata e accettata dal Comune, senza una valutazione sulla convenienza dell’affidamento
rispetto ad una gara ad evidenza pubblica, nonché senza la firma di un contratto specifico.
Solo
nel Consiglio Comunale del 1/8/2016 è stato approvato lo schema del nuovo
contratto di servizio tra il Comune di Castelnuovo Magra e ACAM Ambiente Spa,
al prezzo complessivo triennale di € 3.535.891,85 e la firma formale di tale
contratto è avvenuta in data 21/10/2016, ma gli effetti sia organizzativi che
economici erano già operativi rispettivamente dai mesi di dicembre 2015 per la
raccolta “porta a porta” e dal gennaio 2016 per l’Isola Ecologica.
Si
è trattato di una gestione assai anomala che evidenzia incertezze e incapacità a
gestire in modo ordinato e preciso questo servizio. Tra l’altro, la gestione
dell’Isola Ecologica non rientrava nel contratto di servizio stipulato tra
Comune e Acam nel 2003 e non risultava tra i servizi gestiti in house da ACAM Ambiente Spa (limitati al servizio di
raccolta e gestione dei rifiuti); circostanza confermata dall’affidamento dal
15/5/12 al 31/12/2015 della gestione dell’Isola alla Coop. Maris.
Basterebbero
queste premesse per qualificare questa vicenda come già di per sé imbarazzante
e raccapricciante; ma, ahimè, non è tutto.
Nel
merito alla attuale gestione, l’Isola Ecologica è stata oggetto, di ben due consigli comunali: in
data 30/11/2016 e oggi 12/12/2018, merito esclusivo di questo gruppo
consiliare, attento e ossequioso alle esigenze e alle istanze dei cittadini.
Si
deve sapere che tutto nasce dalle lamentele e denunce inoltrate più volte nel
corso di questi ultimi quattro anni all’Amministrazione Comunale e al Sindaco da
parte di alcuni cittadini delle abitazioni circostanti a via Carbone, i quali
hanno denunciato come la gestione dell’Isola Ecologica abbia procurato gravi e
continuati disagi che abbiamo sinteticamente già illustrato nella richiesta di
convocazione di questo Consiglio Comunale.
Per
esempio, per quanto riguarda i rumori continui derivanti dall’attività di
scarico e di rimozione dei rifiuti, era stato richiesto di mettere delle
barriere e di intervenire sulle modalità di carico-scarico dei materiali, ma
poco è stato fatto. Tra l’altro, mancava un Piano di impatto acustico che allora
veniva richiesto dai residenti e solo dopo varie insistenze è stato predisposto
da ACAM, peraltro effettuato quando l’Isola non era a pieno regime; Piano che
su richiesta da parte di Arpal ha necessitato di una serie di integrazioni, ma
che di fatto è rimasto non applicato se non per la eliminazione dell’uso del
“ragno” nelle operazioni di carico-scarico dei materiali.
Per
quanto riguarda le emissioni polverose dovute sia alla movimentazione dei
rifiuti all’interno del centro che degli scarichi dalle auto e dai camion in
sosta in attesa di entrare nel centro (soste a volte che durano anche molto
tempo specie in occasione del fine settimana) è stato fatto assai poco e la
situazione è rimasta inalterata.
Il
restringimento della carreggiata stradale (causato dalla sosta delle auto,
costrette dall’assenza di adeguati parcheggi a posizionare nella strada stessa, impedendo
così una regolare viabilità e un libero accesso alle proprietà private
circostanti) comporta un serio e rilevante pericolo per chi percorre la
suddetta strada. Non vanno dimenticati i rischi per i pedoni né le difficoltà
temporanee all’accesso alle abitazioni circostanti. Occorre evidenziare che si
tratta anche di continue e reiterate violazioni al codice della strada
derivanti dalla sosta irregolare e a motore accesso. Su queste questioni è
stato fatto poco o nulla.
Altro
esempio riguarda le analisi più volte richieste; se è vero che quelle fatte non
hanno riscontrato gravi situazioni di inquinamento, hanno però evidenziato il
fatto che vi siano stati alti livelli di concentrazione di metalli inquinanti (vedi tallio, bario, cromo esavalente), probabilmente derivanti dalla
contaminazione delle acque piovane a seguito del contatto con materiale
elettrico mal custodito e conservato all’interno della Isola ecologica.
Per
non parlare dei numerosi autocarri che conferiscono più volte, circostanza che
fa presumere l’utilizzo dell’Isola ad imprese e non ai residenti. Impressiona,
infatti, l’ingente e indeterminato numero di autocarri che ogni giorno sostano
davanti all’Isola per effettuare il conferimento. In merito non ci risultano
controlli adeguati sul rispetto delle prescrizioni di legge in materia di
rifiuti (vedi formulario, iscrizione all’albo dei gestori dei rifiuti, tenuta
dei registri di carico e scarico nonché pagamento per l’attività di
smaltimento).
Non
si può, nemmeno, sottacere sull’uso che tanti, se non molti, fanno dell’Isola Ecologica,
divenuta oramai un "porto di mare", luogo e teatro indisturbato di commercio e di
scambio di materiale, principalmente ferroso e metallico, in totale spregio
delle norme di legge.
Insomma,
a distanza di due anni dobbiamo evidenziare come sia stato fatto poco per
ridurre e/o contenere i disagi dei cittadini; soprattutto non sono stati realizzati
mezzi idonei atti a minimizzare l’impatto dell’impianto sull’ambiente
circostante densamente abitato.
Ma
ora emerge anche un altro aspetto: l’ignavia amministrativa. Si potrebbe
sostenere che l’Amministrazione Comunale non sapesse di questa situazione. Vi
sbagliate! La cosa più imbarazzante, sconcertante e scandalosa è venire a
conoscenza che il Sindaco e altri Uffici comunali sono stati sempre e più volte
messi al corrente e riforniti delle prove relative ai vari aspetti di questa
anomala vicenda. Ne è conferma la copiosa documentazione fotografica e
audiovisiva consegnata al Sindaco Montebello, così come le numerose lettere di
contestazione protocollate o inviate a mezzo mail; e ancora, i numerosi
incontri avvenuti fra il Sindaco e alcuni residenti di Via Carbone. Ma a fronte
di queste costanti segnalazioni è stato fatto assai poco per risolvere i vari
problemi.
Giova
ricordare, come una recentissima sentenza della Cassazione Penale, dopo aver
richiamato i principi della divisione dei ruoli e dei compiti tra dirigenti e gli
organi di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, testualmente
recita: “è evidente che il Sindaco, una
volta esercitati i poteri attribuitigli dalla legge, non può semplicemente
disinteressarsi degli esiti di tale sua attività, essendo necessario, da parte
sua, anche il successivo controllo sulla concreta attuazione delle scelte
programmatiche effettuate; egli ha, inoltre, il dovere di attivarsi quando gli
siano note situazioni, non derivanti da contingenti ed occasionali emergenze
tecnico-operative, che pongano in pericolo la salute delle persone o
l'integrità dell'ambiente”.
Nel
caso dell’Isola Ecologica esiste un evidente e perdurante rischio per la salute
delle persone, ma poco è stato fatto. Questo “poco fatto” denota disinteresse e
insensibilità da parte di questa Amministrazione ai bisogni e alle richieste
reiterate e del tutto legittime di alcuni cittadini che hanno vissuto e vivono
una situazione di costante disagio, divenuta ormai insostenibile.
La
Giunta Montebello deve dismettere l’atteggiamento sprezzante e superficiale e
deve finalmente assumersi la responsabilità di decisioni concrete e utili a
tutelare la salute dei cittadini come dovrebbe fare “un buon padre di famiglia”.
Nessuno
mette in discussione la necessità di un centro di raccolta dei rifiuti
differenziati, ma in questo caso appaiono evidenti i disagi provocati dall’attuale
gestione dell’Isola Ecologica.
Pertanto,
riteniamo sia arrivato il momento di valutare quanto meno lo sdoppiamento
dell’Isola in area più periferica in modo da dare meno fastidio possibile per la
popolazione e limitare l’accesso all’attuale Isola ai soli residenti
castelnovesi, eliminando per esempio l’utilizzo agli abitanti di Luni.
Nell’immediato, però, occorre: a) trovare altri parcheggi e realizzare un nuovo
accesso all’Isola utilizzando l’adiacente area verde; b) realizzare adeguate
barriere fono-protettive; c) proteggere i rifiuti dall’acqua piovana per
evitare dispersione di liquami nell’ambiente; d) aumentare i controlli sulla
gestione quotidiana.
Continueremo
a monitorare la situazione dell’Isola Ecologica e confidiamo su un cambiamento nell’atteggiamento
della Giunta Montebello più responsabilmente dalla parte della tutela dei
cittadini e meno accondiscendente verso il gestore ACAM (ora IREN), ricordando che quest'ultima è “stata partorita e allo stesso tempo uccisa”
anche da questo Vostro insulso modo di fare politica e di amministrare.
I consiglieri Baracchini, Mazzi, Isoppo
e Salvetti (intervento al Consiglio Comunale del 12/12/2018).
Post precedente:
1) PARADOSSALE: UN’ISOLA ECOLOGICA INQUINANTE:QUI
2) ISOLA ECOLOGICA: CONTINUANO I DISAGI PER LA POPOLAZIONE: QUI
· L’ANOMALA GESTIONE DELL'ISOLA ECOLOGICA DI UN COMUNE (VIRTUOSO ???): QUI
· MOZIONE PER UNA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE SU DUE PROPOSTE CONTRASTANTI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI: QUI
- RIFIUTI A
CASTELNUOVO: GESTIONE CARENTE E POCO TRASPARENTE: QUI
- “SOTTOMESSI” AD ACAM: GENERICITÀ E INDETERMINATEZZA IN FAVORE DI ACAM: QUI
- “SOTTOMESSI” AD ACAM: DOPO 44 MESI DI TRATTATIVA … LA GIUNTA MONTEBELLO HA “PARTORITO” UN CONTRATTO DI SERVIZIO FAVOREVOLE AD ACAM: QUI
- “SOTTOMESSI” AD ACAM: UN CONTRATTO DI SERVIZIO SUPERFICIALE, CONFUSO E CONTRADDITORIO: QUI
1) PARADOSSALE: UN’ISOLA ECOLOGICA INQUINANTE:
2) ISOLA ECOLOGICA: CONTINUANO I DISAGI PER LA POPOLAZIONE: QUI
Altri post sull’Isola
Ecologica:
· ISOLA ECOLOGICA: UNA BUONA INIZIATIVA CONDIZIONATA DA UNA CONFUSA
GESTIONE …: QUI· L’ANOMALA GESTIONE DELL'ISOLA ECOLOGICA DI UN COMUNE (VIRTUOSO ???): QUI
· MOZIONE PER UNA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE SU DUE PROPOSTE CONTRASTANTI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI: QUI
Altri post sulla raccolta
dei rifiuti a Castelnuovo Magra:
- “SOTTOMESSI” AD ACAM: GENERICITÀ E INDETERMINATEZZA IN FAVORE DI ACAM: QUI
- “SOTTOMESSI” AD ACAM: DOPO 44 MESI DI TRATTATIVA … LA GIUNTA MONTEBELLO HA “PARTORITO” UN CONTRATTO DI SERVIZIO FAVOREVOLE AD ACAM: QUI
- “SOTTOMESSI” AD ACAM: UN CONTRATTO DI SERVIZIO SUPERFICIALE, CONFUSO E CONTRADDITORIO: QUI
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