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sabato 2 marzo 2019

I SOLDI CI SONO … MA MANCANO LE CAPACITÀ DI SPENDERLI BENE (prima parte)

Il bilancio preventivo 2019 ricalca quelli precedenti sia per impostazione che per risultati e, dunque, è inevitabile ripetere osservazioni già svolte in precedenza.
Le risorse a disposizione (entrate finali) ammontano a circa € 6,8 milioni (in media rispetto alle entrate conseguite nel periodo 2014-19); queste somme sono un ammontare adeguato e sufficiente per far fronte alle spese finali di circa € 6,9 milioni, dimostrando come il bilancio castelnovese non abbia alcuna carenza di risorse e, del resto, non le ha mai avute neanche negli anni precedenti.
Al contrario, la costante presenza di consistenti avanzi nei vari bilanci annuali dimostra che ci sono abbondanti risorse, talmente abbondanti da non essere spese in tempi normali: al 31/12/2018 è previsto un avanzo disponibile di circa € 400/mila, mentre abbiamo avuto anche avanzi ancora più consistenti, come avvenuto nel 2015 di circa € 1 milione. Questi consistenti avanzi testimoniano dell’abbondanza delle risorse a disposizione e di una incapacità a spenderle adeguatamente; anzi è lecito chiedersi se la permanenza di tasse, imposte e tariffe ad un livello così elevato sia pienamente giustificato visto che poi comunque avanzano.
In tal senso, una conferma ci perviene dalla costante presenza di consistenti residui attivi e passivi, questi residui dimostrano (da una parte) una lentezza nella capacità di riscossione delle entrate, ma (dall'altra) una evidente indolenza nello spendere le risorse disponibili.
Questa abbondanza di risorse deriva da una elevata pressione fiscale, in questi anni tale pressione non è aumentata ma neanche scesa in modo significativo, comunque si mantiene su livelli alti, registrando solo leggere variazioni in più o in meno presenti in ogni bilancio annuale.
La pressione fiscale di origine comunale sulle famiglie è prevista nel 2019 in circa € 1.434,21 un livello leggermente superiore alla media di periodo pari a circa € 1.430,68; per comprenderne l’alto livello occorre fare un confronto con i periodo precedenti: infatti, negli anni 80 la pressione fiscale comunale ammontava a circa € 189; negli anni 90 era aumentata a € 582; nella prima decade del 2000 aumentava ancora a € 1.012.
L’abbondanza di risorse è, altresì, confermata da entrate correnti ben superiori alla spesa corrente, nel 2019 è prevista una differenza di ben € 411/mila (superiore alla media di periodo pari a circa € 347/mila); questa differenza è un fatto positivo in sé, ma se le risorse rimangono troppo elevate per lunghi periodi decade progressivamente lo stimolo ad agire sull’efficienza e sull’efficacia della spesa corrente e quest’ultima non viene assoggettata a processi di riduzione e di efficientamento.
La spesa corrente  nel 2019 è prevista in € 5,1 milioni ad un livello più basso della media di periodo pari a € 5,3 milioni, ma questa riduzione non deriva da processi di ristrutturazioni o di riorganizzazioni dei vari servizi comunali, ma soltanto dalla mancanza di idee e di coraggio nello spendere le tante risorse che si hanno a disposizione.
Ma proprio perché c’è abbondanza di risorse viene disincentivato un positivo processo di  revisione della spesa corrente.
Abbiamo più volte segnalato come in questi ultimi anni vi sia stato un lento irrigidimento della spesa comunale; le tre voci di bilancio relative a spesa del personale, spesa gestione dei rifiuti, rimborso prestiti nel 2019 ammontano a € 2,2 milioni pari al 59,51% delle entrate correnti, in miglioramento rispetto al 2018 (62,03%) e rispetto ad una media decennale del 59,98%.
In conseguenza di questo irrigidimento della spesa, sempre minori risorse sono destinate per finanziare tutti gli altri servizi erogati dal Comune, limitando conseguentemente la reale capacita di gestione politica del Comune.
I servizi a domanda individuale (asilo nido, mense, impianti sportivi, servizi cimiteriali, a cui devono essere aggiunti i servizi di trasporto alunni) destano preoccupazioni, non solo per il costo che rimane a carico del bilancio comunale una somma che supera mediamente € 160.000, ma proprio per la non positiva gestione di tali servizi.
In questi ultimi anni abbiamo raccolto molte lamentele e svolto vari interventi sulla gestione della mensa che costa circa € 290.000, in particolare per quanto riguardava: alcuni incidenti sul lavoro gravi, le proroghe irregolari nell’appalto, alcune fatturazioni non conformi con danno per la collettività, un appalto annullato per errori commessi, un appalto replicato, nonché disservizi vari e una qualità del cibo non eccelso.
Vorremmo ricordare come proprio grazie alle nostre critiche sulle proroghe dell’appalto che siete stati costretti a fare un nuovo bando di gara nell’ottobre del 2015, gara che ha portato ad un risparmio per il Comune e per le famiglie paganti, mentre con le proroghe erano state perpetuati costi più elevati rispetto a quelli più bassi poi raggiunti con la gara.
Viva preoccupazione desta la gestione degli impianti sportivi non solo per lo scarso apporto di entrate (solo € 3.050), ma soprattutto per i costi che comunque restano in capo alla collettività (circa € 77/mila). In più occasioni abbiamo criticato sia la convenzione con la quale nel 2010 sono stati affidati le varie strutture sportive presenti nel territorio comunale, che la totale assenza di controlli da parte comunale sulla loro gestione. Grazie alle nostre iniziative critiche, il precedente segretario comunale aveva attivato nel 2016 un procedimento amministrativo per contestare una serie di gravi inadempienze quali: il mancato versamento alle scadenze del canone annuo; il mancato pagamento della TARI; il mancato adeguamento della polizza assicurativa per rischi di responsabilità civile verso terzi; la mancata attivazione della polizza cauzionale. Ricordiamo in proposito che siamo stati contrari alla Vostra iniziativa di revocare nel febbraio 2018 la determina n. 19 del 26/1/2018 di risoluzione della convenzione stessa, iniziativa grottesca passata alla storia come “la revoca della revoca”.
Abbiamo espresso in più occasioni critiche sulle promesse del sindaco nel realizzare il nuovo campo da gioco del calcio a seguito delle pressanti richieste del gestore. Il rifacimento del campo da gioco calcio è sicuramente una esigenza da tenere in considerazione, ma non ci sembra un intervento prioritario rispetto per esempio alla realizzazione di una adeguata palestra per le scuole  e per i cittadini. 
Soprattutto questa eventuale realizzazione rischia di aggrovigliare ancora di più la già confusa situazione della concessione, poiché non sono chiari i rapporti con il gestore in merito alla quantificazione delle opere da lui eseguite e la loro modalità di “pagamento” da parte del Comune per diventarne effettivamente proprietario. Insomma una gestione assai confusa e pericolosa per gli assetti finanziari futuri del Comune stesso e quindi, a noi pare che sarebbe stato meglio fare il punto della situazione prima di prendere altre decisioni e di fare altre realizzazioni. 
Anche sul servizio del trasporto scolastico siamo stati costretti ad intervenire in più occasioni con critiche soprattutto riguardanti la gestione degli appalti e delle proroghe irregolari concesse in più occasioni. Per esempio, nel 2001 veniva affidata all’ATC la gestione dei trasporti alunni, più volte prorogata e il cui costo nell’ultimo anno 2010-11 ammontava a € 173.000: è bastato indire un appalto aperto per obbligare la stessa ATC a offrire nello stesso anno un costo più basso di ben € 29.000 annui. La stessa circostanza si è ripetuta nel 2016: l’indizione della gara ha permesso di risparmiare circa € 24/mila annui rispetto al costo perpetuato con le proroghe irregolari da noi criticate. In proposito, bisogna ricordare anche l’appalto andato deserto per i refusi “comici” del famoso bando del 2015 mal copiato da quello del Comune di Legnago che però è costato alla collettività circa € 12/mila, passando alla storia come una “barzelletta amministrativa”.
In generale, per tutti questi servizi, abbiamo più volte espresso le nostre riserve sulle Vostre scelte di politica tariffaria di tipo “populista”: cioè basse tariffe e alto costo in carico al bilancio comunale, in quanto mira al facile consenso degli utilizzatori, scaricando sulla collettività costi crescenti e importanti.
Il grado di copertura dei servizi a domanda individuale rappresenta un welfare al contrario: il bilancio comunale finanzia sia gli utenti bisognosi, sia quelli meno bisognosi, ma anche quelli benestanti, poiché le tariffe non coprono generalmente i costi del servizio.
Noi riteniamo che vanno adeguatamente aiutate le persone disagiate e meno abbienti, ma non si può finanziare chi non ne ha bisogno. Se il motivo di una politica di basse tariffe trova una giustificazione negli alti costi di gestione, occorre semmai puntare su una migliore organizzazione, una maggiore efficienza, un controllo di gestione finalizzato ad una riduzione dei costi e a tariffe più articolate in rapporto al reddito effettivo, destinando le risorse pubbliche a chi ne ha veramente bisogno.
Inoltre, gli interventi di sostegno devono trovare una opportuna “trasparenza”, affinché si riducano al  massimo i rischi di gestione puramente clientelare. 
Noi siamo contrari alla politica dei bonus che Voi ampiamente praticate in diversi settori (basta ricordare i contributi agli universitari e le agevolazione sulla TARI) per coprire le Vostre carenze nel controllo della gestione amministrativa; non si tratta solo di raccogliere tasse e redistribuire bonus, si tratta semmai di intervenire con razionale costanza per rendere efficienti i servizi e ridurne i costi, non come semplice slogan, ma come un effettivo impegno politico e amministrativo.
In questo gli appartenenti al gruppo consigliare "NOI PER CASTELNUOVO" sono nettamente, ma orgogliosamente alternativi al Vostro modo di governare.  

Letto a nome dei Consiglieri Comunali:
Euro Mazzi     -  Maria Luisa Isoppo     -  Giorgio Salvetti     -  Francesco Baracchini 
(discorso tenuto nel Consiglio Comunale del 18/2/2019)

Gli altri interventi in occasione dell'approvazione del bilancio preventivo 2019:
- TARI 2019: tra lievi cali e un servizio costoso …: QUI

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