castel

castel

sabato 16 marzo 2019

IL GIOCO DEGLI EQUIVOCI … (4)

Ho letto il comunicato del PD castelnovese inerente la scelta di ricandidare l’attuale sindaco Daniele Montebello, a cui faccio i miei personali auguri, ma sono rimasto stupito dalla definizione di “lista civica” data a “Uniti per Castelnuovo”.
Lo stupore deriva dalla contraddizione insita nel comunicato del PD castelnovese, dato che la lista “Uniti per Castelnuovo” viene descritta prima come “lista civica” e poi come il frutto di un accordo tra partitipresenti sul territorio (Partito Democratico, Officina Rossa, Partito Socialista, Sinistra Italiana)”; dunque, “Uniti per Castelnuovo” è il frutto di un accordo tra diversi partiti.
Il fatto stesso che il comunicato provenga da un partito (il PD) e che la lista sia il frutto di un accordo tra partiti (PD, Rifondazione Comunista, PSI, SI) qualifica la lista “Uniti per Castelnuovo” come “lista di coalizione tra partiti” e non come “lista civica.
Per esempio, una “lista di coalizione” nasce da un accordo sulla “spartizione degli incarichi”; in tal senso vorrei ricordare che nel giugno 2014, nel corso del primo consiglio comunale riservato alla cerimonia di investitura del neo sindaco Montebello, vi era stata la prima ufficiale spaccatura nella maggioranza di Uniti per Castelnuovocon il “distinguo” dei due candidati di Rifondazione Comunista eletti e con il mal di pancia di altri due consiglieri del PD proprio per il mancato rispetto degli accordi di “spartizione” degli assessorati (in merito alle polemiche sollevate da Rifondazione Comunista vedere: QUI). Questo mal di pancia si è ripetuto più volte nei quattro anni successivi e, quindi, sono state molte le pratiche che hanno visto i due consiglieri di Rifondazione Comunista distinguersi per dissenso di “partito. Del resto, proprio l’accordo sulla “spartizione” degli assessorati è stato molto presente nell’attuale compromesso per la riconferma di Daniele Montebello.
Un “lista civica” presuppone l’assenza di partiti e dei relativi simboli; non contempla accordi tra partiti; non pratica “spartizioni”. Una “lista civica” è il frutto di una unione tra “cittadini” indipendentemente dalla loro appartenenza partitica o dalle loro precedenti esperienze o militanze; normalmente in una “lista civica” il collante è rappresentato dalla condivisione di un programma, da rapporti “personali” e di “gruppo” molto forti, da una metodologia di confronto sui problemi e non sugli schieramenti. In una "lista civica", per esempio, normalmente i vari candidati si “pagano” la campagna elettorale e non utilizzano né le risorse né le strutture di partito.
Non si tratta di pure distinzioni terminologiche, ma di un vero e proprio modo di essere e di fare politica e amministrazione.
Gli elettori devono sapere se una lista è “civica” o è una “coalizione tra partiti”, in caso contrario si fa confusione.
Quindi, spero che l’utilizzo della qualifica “lista civica” da parte del PD castelnovese sia il frutto di una svista, poiché in caso contrario si tratterebbe di una comunicazione fuorviante, tesa a giocare sull’equivoco.
E se il buongiorno si vede dal primo comunicato … sarà una campagna elettorale molto calda.

Euro Mazzi
Consigliere comunale della lista civica “Noi per Castelnuovo” (da "Comunicato stampa")

Altri post collegati sulla campagna elettorale 2019:
1 - LA SVOLTA POSSIBILE: QUI
2 - LA SVOLTA: QUI
3 - LA SVOLTA PER CASTELNUOVO: QUI

 

Nessun commento:

Posta un commento