Al
termine dell’incontro tenutosi in data 1/5/2019 al castello di Gaasbeek tra il Ministro
del Turismo delle Fiandre con la delegazione castelnovese ivi ospitata, vi è
stato uno scambio di saluti tra i numerosi giornalisti belgi con quelli
italiani presenti all’evento; i primi chiedevano informazioni su dove fosse
collocato il paese di Castelnuovo Magra, mentre i secondi rispondevano con i
riferimenti alle città più importanti e più vicine: La Spezia, Genova Pisa e
Firenze. Un giornalista italiano ha poi specificato che Castelnuovo si trova
vicino all’antica città romana di Luni, con importanti
scavi archeologici e un museo; immediatamente tutti i giornalisti belgi hanno
voluto saperne di più e uno di questi con ammirazione ha affermato: “chissà quanti turisti avrete, come fate a
reggere a un notevole flusso di turisti che sicuramente avrete”, ma un cronista
italiano “ha gelato” l’ammirazione del collega belga rispondendo con un secco: “no,
nessun flusso di turisti”.
- PARTECIPATE: IL CASO STL (SISTEMA TURISTICO LOCALE – GOLFO DEI POETI, VAL DI MAGRA E VAL DI VARA): QUI
- Programma NOI PER CASTELNUOVO: UNO SVILUPPO SOSTENIBILE E PARTECIPATO: QUI
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- CONSENSO E AUTOLESIONISMO: come si costruisce un consenso elettorale, nonostante una cattiva gestione amministrativa ... considerazioni sul bilancio di Ortonovo: QUI
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I cronisti belgi sono rimasti delusi e meravigliati, poiché nelle Fiandre invece stanno
investendo molto sui propri “tesori culturali”
e stanno ottenendo notevoli risultati in termini di flussi turistici, compresi circa
250.000 italiani che annualmente visitano quei territori. Infatti, hanno
avviato un progetto di marketing
territoriale pluriennale: a partire dal 2018 e fino al 2020 le
principali città delle Fiandre ospiteranno molte iniziative, mostre ed eventi
con il preciso intento di far conoscere i Maestri Fiamminghi e i luoghi in cui le
loro opere furono concepite, ispirate e dove sono tutt’oggi conservate; si
tratta di percorsi tematici per raccontare
la ricchezza delle Fiandre tra arte, cultura, storia ed enogastronomia. Quello
belga è un progetto di marketing
territoriale da manuale, supportato da importanti investimenti infrastrutturali, per
promuovere le Fiandre a fini turistici, ma anche per attrarre nuovi investimenti e opportunità
di business.
Il
18/5/2019 verrà inaugurato il progetto denominato “Portus Lunae”, cioè le
opere per il collegamento ciclopedonale realizzato da Salt (Società Autostrada
Ligure Toscana Spa) che consentirà di uscire dall’autostrada (A12 Sestri
Levante - Livorno) per visitare il Parco del Museo Archeologico Nazionale di
Luni.
Durante
un iter trentennale questo progetto ha subito svariate modificazioni e ha via
via perso il senso stesso dell’operazione iniziale (per esempio con l’eliminazione
della parte «grill» sull’autostrada, seppur in nome di una giusta minore
incidenza ambientale), depotenziando l’attrattività della sosta e rendendo così
assai difficile la “conquista” di 1.000.000 di nuovi turisti annui che era l’ambizioso
traguardo posto per giustificare l’investimento statale.
Ma
l’aspetto più sorprendente è che dal primo progetto “Archeogrill” a quello
attuale del “Portus Lunae” l’importo del finanziamento statale sia cresciuto
dai 13,5 ai 22,7 €/milioni, nonostante il notevole ridimensionamento delle
opere da realizzare; aumento non spiegabile solo con l’effetto
dell’inflazione-svalutazione, anche se parzialmente compensato dalla riduzione
derivante dalla gara d’appalto.
Il
progetto “Portus Lunae” ha certamente una sua logica ed una
impostazione interessante, ma non è sorretto da analisi e da una adeguata
programmazione, soprattutto mancano precise valutazioni sulla sua adeguatezza a intercettare la domanda turistica.
Queste
gravi carenze fanno emergere la
differenza con il progetto di marketing territoriale delle Fiandre;
a fronte di similari entità dell’ammontare degli investimenti (fatte le dovute
proporzioni), la differenza consiste essenzialmente nella diversa capacità di programmare interventi nella promozione del
territorio a fini turistici.
Insomma,
alle analisi e alla programmazione sembra che ai nostri
“governanti” di turno interessi l’intuizione,
l’improvvisazione e l’efficacia propagandistica finalizzata al consenso
elettorale.
Esemplare,
in tal senso, è il recente intervento del Consigliere Regionale del PD
Michelucci avente ad oggetto l’imminente inaugurazione delle opere denominate “progetto
Portus Lunae”.
Questo
noto esponente politico si è scagliato contro chi fa “polemiche sterili e fuori luogo”, sostenendo una ovvietà perché si
tratta di “un’opera pubblica che porta
con sé delle opportunità”;
ma con queste affermazioni così generiche si dovrebbero allora giustificare
tutte le opere pubbliche volute e realizzate da chiunque governi un ente
pubblico.
A
Michelucci (ma in realtà a gran parte dell’attuale classe politica) sfugge che
le opere pubbliche dovrebbero ancor prima della loro progettazione rispondere a
precisi bisogni o a chiare necessità, cioè dovrebbero essere programmate per
risolvere un problema; è solo in questo contesto di programmazione
che le “opportunità” dovrebbero essere
già state valutate e scelte per poi essere inserite in un percorso
organizzativo e temporale che prevede il coinvolgimento
di tutte le strutture e gli enti interessati allo sviluppo di quel progetto.
Purtroppo,
nulla di tutto questo è avvenuto: è stato costruito “un carro faraonico” senza ruote, cavalli e conducente e ora si
vorrebbe un consenso silente per poter “raffazzonare” qualche improvvisata
iniziativa con lo scopo di recuperare un senso e una utilità per una ingente spesa
statale.
Non
contento di questa “frittata”, Michelucci
auspica la messa in funzione del distretto turistico perché ritenuto essere una
struttura in grado di rappresentare “una
concreta messa a sistema delle potenzialità turistiche dell'intera Val di Magra”,
addebitando all’attuale Sindaco di Sarzana la responsabilità di “non far partire” il distretto turistico. Allora sorge
spontaneo il dubbio che Michelucci non abbia ben chiaro cosa sia attualmente il
distretto
turistico: è una struttura totalmente “vuota”!
Il
distretto
è stato pensato, voluto e votato in tutta fretta nel novembre-dicembre 2017 per
farlo rientrare nel decreto di riconoscimento n. 592 del 29/12/2017 per potersi
presentare alle elezioni politiche del marzo 2018 con la dimostrazione di aver
trovato “soluzioni operative e idee
concrete” per lo sviluppo turistico
della Val di Magra.
In
sintesi, il distretto
turistico “Val di Magra e Unione dei Comuni della Val
di Vara” aveva allora la caratteristica di uno spot elettorale; peccato che in questi 17 mesi di vita il distretto
non abbia fatto nulla, anche quando c’era ancora Cavarra a sindaco di Sarzana …
né hanno fatto di più gli altri sindaci del PD che ancora governano (… male … e
questo ne costituisce un chiaro esempio) i comuni della Val di Magra e della
Val di Vara.
Insomma,
Michelucci vuole zittire le critiche invocando generiche opportunità e pensa di risolvere
l’attuale “vuoto di prospettiva” attivando una struttura distrettuale
che è nata con lo scopo di “vendere fumo
elettorale”.
Dietro
al progetto “Portus Lunae” e dietro all’istituzione del distretto turistico c’è un “vuoto
di prospettiva”; ma questo “vuoto” si ripresenta ciclicamente … e
sarebbe anche ora di farla finita!!!
Per
esempio, dietro al progetto di fusione tra il Comune di Castelnuovo
Magra con Ortonovo c’era solo la suggestione della “Grande Luni” … “un
sogno chiamato Luni” … ma non c’era uno studio reale di fattibilità, di
programmazione e di visione del futuro amministrativo e politico delle due
entità comunali da fondere.
Dietro
al cambio di
denominazione da Comune di Ortonovo a quello di Luni c’è il medesimo
“vuoto”:
“Il brand Luni risulta particolarmente
efficace a valorizzare il territorio comunale, anche dal punto di vista
dell'attrattiva che, la splendida civitas nostra Lunensis, esercita sia sul
turismo sia su eventuali investitori, costituendo un importante volano
economico - finanziario per il Comune e quindi per la cittadinanza ortonovese
(…) In un contesto così variegato e strutturato, è necessaria l’affermazione di
un’identità forte, in grado di trasmettere chiaramente i propri valori”
(delibera votata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Ortonovo n. 4 del
18/2/2015).
A
cosa è servito questo cambio di nome? Fino ad oggi è stata una occasione
sprecata!!!
Insomma,
il “vuoto”
(di studi, analisi e progetti) e la “scarsa riflessione” rischiano di
alimentare “le nebbie” di una politica fatta solo di apparenza ... che a causa di questo
“vuoto”
si appoggia alla suggestione della “romanità” e della “grandezza”
storica di Luni; non è un caso che questi temi retorici sulla “grandezza” e sulla “romanità” siano stati
abbondantemente sfruttati dalla propaganda fascista per consolidare il “regime
reazionario di massa” (P. Togliatti).
Al
contrario, in assenza di autonome capacità bisogna quanto meno imparare a “copiare” il modo di organizzare gli
eventi per sfruttarli a fini turistici che ci perviene dalle Fiandre: una visione programmatica spalmata su più
anni, il coinvolgimento diretto di
tutti gli operatori e gli enti interessati, il coordinamento delle varie manifestazioni, la costruzione di percorsi tematici, la compartecipazione anche economica da
parte di tutti i soggetti coinvolti, l’inserimento di queste occasioni nel
contesto di uno sviluppo economico che
privilegia l’occupazione giovanile, soprattutto, di quella più
professionalizzata.
In sostanza,
se è giusto destinare adeguate risorse per sviluppare in senso turistico
un territorio e se è fondamentale valorizzare l’Area archeologica di Luni, ogni investimento deve
essere sempre preceduto da idonee analisi e da adeguate valutazioni per evitare la dispersione
delle risorse pubbliche investite …
come purtroppo è avvenuto fino ad oggi e non ho fiducia nel “cambiamento del vento”.
Purtroppo!
Euro
Mazzi
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- LA
LEZIONE DEL BRUEGEL: QUI
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