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martedì 21 maggio 2019

ASFALTI ELETTORALI: “cencio parla male di straccio” (10)

Queste ultime giornate della campagna elettorale castelnovese ci stanno regalando una serie di polemiche tra centro-destra e centro-sinistra che evidenziano quanto sia vero il proverbio “cencio parla male di straccio”. 
Uno dei temi riguarda “l’asfalto elettorale”; è indubbio che la Giunta Montebello, dopo una inerzia in merito di oltre quattro anni, in questi ultimi mesi e giorni stia facendo asfaltare molti tratti stradali per tanto tempo non curati e, dunque, disastrati; nella foga “asfaltatrice” sono stati qua e la sistemati anche tratti stradali che tanto pubblici non sono … ma si sa che per ottenere un maggior consenso elettorale si fa questo e altro. Ma c’è di più.
C’è anche il “taglio dell’erba elettorale”, le “strisce elettorali”, le “inaugurazioni elettorali”, le “presentazioni elettorali”, i “contributi alle associazioni elettorali”, ecc. … tanto paga il bilancio comunale (cioè i cittadini), mica escono dalle “tasche” degli amministratori!!!
Di fronte a questo inusuale attivismo, alcuni cittadini hanno lanciato la proposta di istituire il 26/5 come festa locale, altri reclamano le elezioni ogni anno … così almeno poco alla volta si sistema il Comune … si tratta di proposte da prendere in seria considerazione se, purtroppo, dovesse continuare a governare questa “partitocrazia”.  
Dal centro-destra è partita una giusta e doverosa polemica in merito, a cui Montebello ha replicato ricordando che ha dovuto utilizzare € 70.000 erogati dal governo “gialloverde” destinati a “investimenti per la messa in sicurezza del patrimonio comunale” con il vincolo della “cantierabilitàentro il 15/5/2019 (guarda caso una scadenza decisa da governo nel dicembre 2018 e posta nell’immediata vicinanza alle elezioni europee del 26/5/2019).
Insomma, le due coalizioni di partiti che si fronteggiano a Castelnuovo, come nel resto dell’Italia, hanno la stessa visione/missione: carpire il consenso con operazioni “fumogene che servono a coprire i problemi reali e soprattutto una mancanza di programmazione.
Montebello dimentica che solo una parte dell’asfalto elettorale steso in questi mesi rientra in questi € 70.000 di origine “gialloverde”, che asfaltare non significa automaticamente “mettere in sicurezza” e, comunque, Lui ha scelto proprio di investirli nell’asfalto invece che in altri settori sicuramente più urgenti (come per esempio nella sistemazione antisismica della scuola media, obbligo dimenticato fin dal 2013) proprio perché sono di immediato effetto sul consenso elettorale.
Dall’altra parte, la Lega (che fa parte sia del governo con M5S che del centro-destra) dovrebbe ricordarsi che lo stanziamento governativo mirava allo stesso consenso elettorale (anche se per le elezioni europee), cioè era una operazione più “elettoralistica” rispetto al sostegno dell’attuale “stagnante economia”, con il risultato di aumentare ulteriormente il deficit nazionale. Fare queste manovre finanziarie “a debito” è stato giustamente criticato dallo stesso PD, il quale però si è dimenticato di aver emanato negli anni precedenti analoghe finanziarie “a debito” pur di raggranellare il consenso (non dimentichiamo che anche con gli “80 euro” nel 2014 Renzi raggiunse il 41% di consensi alle europee).
Sta proprio in questa comune mancanza di programmazione e di razionale efficacia politica di governo di un ente locale (come dell’Italia), la comune tendenza del centro-destra e del centro-sinistra a “coltivare” il consenso, piuttosto che “le pluriennali buone pratiche politiche”.
Questa mancanza di “senso dello Stato” (condita di urlate accuse reciproche) sta portando alla rovina l’Italia; esponenti politici improvvisati e incompetenti, si uniscono ad altri a cui interessa solo depredare le risorse pubbliche a proprio vantaggio oppure a candidati in palese conflitto di interesse che curano i propri interessi; così si scarica sulle future generazioni l’inevitabile copertura di un deficit statale in continuo aumento che prima o poi dovrà essere sanato.
Contro questo modo di governare, da anni abbiamo fatto la scelta di presentarci alle elezioni comunali senza partiti e senza i loro simboli, ma come unione di cittadini che hanno esperienze e sensibilità diverse ma accumunati dalla volontà di superare questa politica “fumogena” per realizzare un programma di buona ed efficiente amministrazione almeno qui a Castelnuovo; nella speranza che questa nostra locale testimonianza serva anche a livello nazionale ed europeo, perché oggi più che mai è attuale l’appello del 1919 lanciato da Don Sturzo: “A tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria, senza pregiudizipreconcetti, facciamo appello perché uniti insieme propugnano nella loro interezza gli ideali di giustizia e libertà”.

Il consigliere comunale
Euro Mazzi

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