In precedenza
abbiamo evidenziato come sia indispensabile
saper progettare e governare un processo di innovazione, costruendo un
comune moderno, che sappia dialogare con i cittadini e sia in grado di
sollecitare le forze economiche e sociali verso obiettivi veri di sviluppo e di
occupazione possibile.
In questo contesto, diventa
fondamentale assicurare tutti i cittadini sulle modalità di finanziamento
(sulla base del principio della "giusta
contribuzione" nei confronti dei servizi pubblici comunali e della
"cooperazione" tra tutti)
e di spesa (determinata sulla base delle effettive
necessità) per la realizzazione dei progetti e per assicurare il buon
funzionamento della macchina comunale.
Data la situazione di crisi, le
famiglie stanno soffrendo una costante “aggressione”
ai loro redditi sempre più ridotti.
Diventa quindi indispensabile evitare che anche il Comune si aggiunga a questa
opera di costante aggressione; diventa inderogabile attivare tutte le energie
possibili affinché siano contenuti
(prima) e ridotti (poi) i costi con una adeguata riorganizzazione della
macchina comunale, quale condizione per un non
aumento (prima) e riduzione (poi) della tassazione comunale.
Dunque, la riorganizzazione della macchina comunale è l’elemento
cardine per permettere di invertire la tendenza a un continuo aumento della
pressione fiscale; questa tabella rende evidente come il reddito delle famiglie
castelnovesi sia “aggredito” anche dalle decisioni comunali.
A parte la riduzione (negli anni
2008-2009-2010) derivante dalle scelte del governo Berlusconi in merito all’abolizione
della tassa sulla prima casa, la pressione fiscale sule famiglie è
sostanzialmente sempre aumentata e (senza l’introduzione di diversi meccanismi
sulla spesa) è destinata ad aumentare notevolmente nei prossimi anni.
Al contrario, la pressione
fiscale di competenza comunale non dovrà crescere semmai diminuire, operando
anche sul versante del recupero dell'evasione e dell’elusione fiscale
(verifica, accertamento, ecc.) e della revisione della gestione della
riscossione delle imposte e tasse comunali.
La tabella che riportiamo
illustra la rigidità del bilancio, cioè come solo tre voci di costo consumino
da sole quasi il 60% delle
entrate. Le somme disponibili sono destinate al finanziamento dei servizi
comunali e alle scelte “politiche” dell’amministrazione. Questi dati fanno
capire come sia importante intervenire su queste voci con politiche mirate:
raccolta dei rifiuti differenziata e porta a porta; politiche del personale
miranti all’efficienza ed efficacia, la gestione corretta degli investimenti in
relazione all’indebitamento complessivo. Ma questa tabella evidenzia anche la
percentuale di rigidità (circa il 56%) rispetto alle entrate, le quali sono in aumento e compensano
adeguatamente l’aumentare nominale delle somme “bloccate” da queste tre voci di
spesa
Questa tabella dimostra i campi
di intervento ma anche la diversa qualità degli stessi: a) Gestione dei
rifiuti: dati i costi crescenti che si riversano sul bilancio comunale (e
quindi sui cittadini) occorre una politica adeguata in materia: dunque, controllo
operato di Acam e revisione dei contratti di servizio, ma soprattutto una
politica spinta sul piano della raccolta differenziata. b) La spesa del
personale non può essere ridotta, ma al contrario deve tendere alla riqualificazione
e alla partecipazione del personale nella gestione e nel miglioramento dei
servizi. c) la spesa per rimborsi dei prestiti sarò variabile in relazione agli
investimenti da sviluppare per il miglioramento delle strutture e dei servizi
comunali. d) le entrate correnti: queste devono crescere non per via di aumento
della tassazione, ma semmai per un attento controllo e verifica dei fenomeni di
evasione, elusione ed erosione fiscale, di adeguamento dei valori (es. gli
estimi catastali, l’accatastamento degli immobili, ecc.) per allargare la base
imponibile ma non l’aumento delle aliquote delle tasse o delle imposte o delle
tariffe.
In conclusione, i cittadini
dovrebbero sempre più valutare la capacità dei propri amministratori di gestire
le risorse a disposizione in rapporto ai servizi ed alle opere pubbliche
programmate e/o realizzate e dovrebbero, altresì, pretendere una reale capacità
di fare di più e meglio con le risorse a disposizione.
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