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domenica 18 maggio 2014

COME EVITARE UN PROGRESSIVO IMPOVERIMENTO DERIVANTE DALLA “AGGRESSIONE” FISCALE: interventi programmatici per la sopravvivenza delle famiglie …

In precedenza abbiamo evidenziato come sia indispensabile saper progettare e governare un processo di innovazione, costruendo un comune moderno, che sappia dialogare con i cittadini e sia in grado di sollecitare le forze economiche e sociali verso obiettivi veri di sviluppo e di occupazione possibile.
In questo contesto, diventa fondamentale assicurare tutti i cittadini sulle modalità di finanziamento (sulla base del principio della "giusta contribuzione" nei confronti dei servizi pubblici comunali e della "cooperazione" tra tutti) e di spesa (determinata sulla base delle effettive necessità) per la realizzazione dei progetti e per assicurare il buon funzionamento della macchina comunale.

Data la situazione di crisi, le famiglie stanno soffrendo una costante “aggressione” ai loro redditi sempre più ridotti. Diventa quindi indispensabile evitare che anche il Comune si aggiunga a questa opera di costante aggressione; diventa inderogabile attivare tutte le energie possibili affinché siano contenuti (prima) e ridotti (poi) i costi con una adeguata riorganizzazione della macchina comunale, quale condizione per un non aumento (prima) e riduzione (poi) della tassazione comunale.
Dunque, la riorganizzazione della macchina comunale è l’elemento cardine per permettere di invertire la tendenza a un continuo aumento della pressione fiscale; questa tabella rende evidente come il reddito delle famiglie castelnovesi sia “aggredito” anche dalle decisioni comunali.
A parte la riduzione (negli anni 2008-2009-2010) derivante dalle scelte del governo Berlusconi in merito all’abolizione della tassa sulla prima casa, la pressione fiscale sule famiglie è sostanzialmente sempre aumentata e (senza l’introduzione di diversi meccanismi sulla spesa) è destinata ad aumentare notevolmente nei prossimi anni.
Al contrario, la pressione fiscale di competenza comunale non dovrà crescere semmai diminuire, operando anche sul versante del recupero dell'evasione e dell’elusione fiscale (verifica, accertamento, ecc.) e della revisione della gestione della riscossione delle imposte e tasse comunali.
La tabella che riportiamo illustra la rigidità del bilancio, cioè come solo tre voci di costo consumino
da sole quasi il 60% delle entrate. Le somme disponibili sono destinate al finanziamento dei servizi comunali e alle scelte “politiche” dell’amministrazione. Questi dati fanno capire come sia importante intervenire su queste voci con politiche mirate: raccolta dei rifiuti differenziata e porta a porta; politiche del personale miranti all’efficienza ed efficacia, la gestione corretta degli investimenti in relazione all’indebitamento complessivo. Ma questa tabella evidenzia anche la percentuale di rigidità (circa il 56%) rispetto alle entrate, le  quali sono in aumento e compensano adeguatamente l’aumentare nominale delle somme “bloccate” da queste tre voci di spesa
Questa tabella dimostra i campi di intervento ma anche la diversa qualità degli stessi: a) Gestione dei rifiuti: dati i costi crescenti che si riversano sul bilancio comunale (e quindi sui cittadini) occorre una politica adeguata in materia: dunque, controllo operato di Acam e revisione dei contratti di servizio, ma soprattutto una politica spinta sul piano della raccolta differenziata. b) La spesa del personale non può essere ridotta, ma al contrario deve tendere alla riqualificazione e alla partecipazione del personale nella gestione e nel miglioramento dei servizi. c) la spesa per rimborsi dei prestiti sarò variabile in relazione agli investimenti da sviluppare per il miglioramento delle strutture e dei servizi comunali. d) le entrate correnti: queste devono crescere non per via di aumento della tassazione, ma semmai per un attento controllo e verifica dei fenomeni di evasione, elusione ed erosione fiscale, di adeguamento dei valori (es. gli estimi catastali, l’accatastamento degli immobili, ecc.) per allargare la base imponibile ma non l’aumento delle aliquote delle tasse o delle imposte o delle tariffe.
In conclusione, i cittadini dovrebbero sempre più valutare la capacità dei propri amministratori di gestire le risorse a disposizione in rapporto ai servizi ed alle opere pubbliche programmate e/o realizzate e dovrebbero, altresì, pretendere una reale capacità di fare di più e meglio con le risorse a disposizione.

 Euro Mazzi

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