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sabato 24 maggio 2014

COMUNQUE VADA SARA’ UN SUCCESSO …

E’ appena terminata la parte pubblica della campagna elettorale e possiamo iniziare a riflettere su ciò che è avvenuto in queste settimane e proporre alcune valutazioni, che l’esito elettorale potrà solo ampliare o distorcere:
a)      I due simboli: apparentemente sono simili (entrambi contengono il “per Castelnuovo” e c’è il richiamo al Castello che lo caratterizza), ma la sostanza è assai differente. “Uniti” richiama il convergere di entità autonome, in questo caso i partiti che compongono la coalizione del centro sinistra castelnovese (PD, Sel, PSI, Rifondazione, Comunisti italiani, ecc.). il “Noi” invece è il pronome che indica l’insieme di più persone.

Appare evidente la profonda differenza che caratterizza le due liste: da una parte un agglomerato di partiti; dall’altra un insieme di persone che hanno esperienza e cultura differente, ma che ritrovano una unità di intenti dalla necessità di superare l’attuale situazione politica, sociale ed economica e convergono su una proposta programmatica comune. Da qui discendono conseguenze anche amministrative. “Uniti” ha bisogno di distribuire agli aderenti (i partiti) delle “poltrone” (gli assessorati e vari altri incarichi); “Noi” può permettersi di limitare il numero degli assessori (solo 2 rispetto a 4), introdurre la rotazione nella carica e ridurne la relativa indennità. Alla base di questo proposito non c’è solo il messaggio che oggi i costi degli apparati politici devono significativamente diminuire, ma c’è anche una precisa indicazione su come si può uscire da questa situazione di profonda crisi: infatti i soldi risparmiati dalle due indennità degli assessori saranno destinati alla creazione di un fondo per la cultura innovativa, poiché siamo convinti che solo con idee nuove e con progetti innovativi si possono attivare le condizioni per un rinascimento. Si tratta di una differenza tra i due schieramenti sul piano culturale e politico assai netto e profondo.
b)      I due manifesti. Qui le differenze sono ancora più definite e marcate. Quelli di “Uniti” sono incentrati sulla figura del Sindaco, il quale ne riporta anche nel simbolo il nome “Montebello sindaco”, poi c’è una foto del gruppo dei candidati e una frase  … siamo nella comunicazione grafica tradizionale di un partito. Il manifesto di “Noi” è invece nuovo, fantasioso, colorato e richiama le parole base del programma e lo slogan evoca il concetto di “Noi” (“insieme”), ma soprattutto dice che oggi (e non in futuro) “ce la facciamo”, poiché la crisi è pesante per tutti, ma “insieme ce la facciamo”. Dunque, due modi assai diversi di “comunicazione”, ma soprattutto il manifesto di “Noi” è frutto di una lavoro di gruppo dove ogni singolo ha apportato un proprio contributo.  
c)       La propaganda. Quella di “Uniti” è stata nel solco della tradizione: incontri, cene, point elettorale, presenza al centro commerciale, ma soprattutto l’intervento massiccio dell’Amministrazione Comunale a loro sostegno (Benvenuto Vermentino, distributori di acqua, sistemazione strade, presentazione progetti, ecc.). Una cosa indegna per come è stata “piegata” l’Amministrazione Comunale alle esigenze del candidato sindaco Montebello!!! La propaganda di “Noi” invece è stata ricca sia nella proposizione di tematiche che negli strumenti utilizzati (depliant o volantini o profili su facebook da parte di ciascun candidato, incontri, filmati, foto, elaborati, ecc.), ma anche articolata nei mezzi (2 blog, 1 pagina e 2 profili su facebook, volantini, depliant, ecc.), variegata nelle forme (testi brevi o lunghi) e fantasiosa nella grafica e nei colori utilizzati. Dunque, “la fantasia al potere” con la forza della critica pungente, ma con la novità di una proposta politica di cambiamento e di innovazione.
d)      La proposta programmatica. Su questo campo le differenze sono enormi pur nella apparente condivisione di alcune tematiche. Per esempio, la partecipazione per “Noi” è intesa come “modo” di governo e incide su tutto: dal singolo procedimento, al bilancio, ai Consigli di Frazione, ecc. Per “Uniti” è solo un “contentino” per dare l’impressione di recuperare un rapporto con la gente dopo aver ammesso di “essersi chiusi nel Palazzo”. Ma soprattutto è nella gestione del territorio che si riscontrano le differenze più marcate: “Uniti” non va oltre a generiche e superficiali dichiarazioni di valorizzazione del territorio, ma in realtà l’eredità amministrativa vede la costruzione della “Castelnuovo 3”, cioè strade e urbanizzazione di nuove aree agricole. “Noi” vuole lo stop al consumo ingiustificato di territorio, si oppone alla “Castelnuovo 3”, pone al centro del proprio programma la tutela e la valorizzazione di tutto ciò che c’è a Castelnuovo: i Borghi, i manufatti, le tradizioni, i prodotti, ecc.  in un unitario progetto di marketing territoriale. Insomma, una differenza sostanziale e profonda pur nella condivisione della tematica generale.
e)      Collocazione politica. “Uniti” si definisce una coalizione di centro-sinistra e arbitrariamente ha definito la lista avversaria come espressione del “centro-destra” e/o del “grillismo”. “Noi” al contrario si definisce un gruppo di persone che pur avendo idee, appartenenze politiche e culturali diverse non hanno contratto accordi né sono espressione diretta di partiti. “Noi” si definisce una lista civica e dichiara di adottare un programma di “buonsenso” politico, fuori dallo schematismo vecchio e logoro di appartenenza al centro-sinistra o al “centro-destra”. “Noi” è fuori da queste logiche partitocratiche. Questa condizione di svincolo da logiche di appartenenza “partitica” ci concede il privilegio di avere “le mani libere” e ciò si vedrà per esempio nella gestione delle problematiche del gruppo Acam e nella gestione della problematica relativa alla raccolta differenziata. Dunque anche su questa tematica le differenze sono notevoli.
Insomma, da questa breve riflessione emerge in tutta evidenza come la proposta politica e programmatica e organizzativa di “NOI PER CASTELNUOVO” sia estremamente innovativa, di rottura rispetto al passato e come possa rappresentare una effettiva speranza di cambiamento alla guida del Comune, quale condizione per il suo rinnovamento indispensabile per l’avvio di un rinascimento castelnovese.
Euro Mazzi

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