E’ appena terminata la parte pubblica della
campagna elettorale e possiamo iniziare a riflettere su ciò che è avvenuto in
queste settimane e proporre alcune valutazioni, che l’esito elettorale potrà
solo ampliare o distorcere:
a) I due simboli: apparentemente sono
simili (entrambi contengono il “per Castelnuovo” e c’è il richiamo al Castello
che lo caratterizza), ma la sostanza è assai differente. “Uniti” richiama il
convergere di entità autonome, in questo caso i partiti che compongono la
coalizione del centro sinistra castelnovese (PD, Sel, PSI, Rifondazione,
Comunisti italiani, ecc.). il “Noi” invece è il pronome che indica l’insieme di
più persone.
Appare evidente la profonda differenza che caratterizza le due
liste: da una parte un agglomerato di partiti; dall’altra un insieme di persone
che hanno esperienza e cultura differente, ma che ritrovano una unità di
intenti dalla necessità di superare l’attuale situazione politica, sociale ed
economica e convergono su una proposta programmatica comune. Da qui discendono
conseguenze anche amministrative. “Uniti” ha bisogno di distribuire agli
aderenti (i partiti) delle “poltrone” (gli assessorati e vari altri incarichi);
“Noi” può permettersi di limitare il numero degli assessori (solo 2 rispetto a
4), introdurre la rotazione nella carica e ridurne la relativa indennità. Alla
base di questo proposito non c’è solo il messaggio che oggi i costi degli
apparati politici devono significativamente diminuire, ma c’è anche una precisa
indicazione su come si può uscire da questa situazione di profonda crisi:
infatti i soldi risparmiati dalle due indennità degli assessori saranno
destinati alla creazione di un fondo per la cultura innovativa, poiché siamo convinti
che solo con idee nuove e con progetti innovativi si possono attivare le
condizioni per un rinascimento. Si tratta di una differenza tra i due schieramenti
sul piano culturale e politico assai netto e profondo.
b) I due manifesti. Qui le differenze sono
ancora più definite e marcate. Quelli di “Uniti” sono incentrati sulla figura
del Sindaco, il quale ne riporta anche nel simbolo il nome “Montebello sindaco”,
poi c’è una foto del gruppo dei candidati e una frase … siamo nella comunicazione grafica
tradizionale di un partito. Il manifesto di “Noi” è invece nuovo, fantasioso,
colorato e richiama le parole base del programma e lo slogan evoca il concetto
di “Noi” (“insieme”), ma soprattutto dice che oggi (e non in futuro) “ce la
facciamo”, poiché la crisi è pesante per tutti, ma “insieme ce la facciamo”.
Dunque, due modi assai diversi di “comunicazione”, ma soprattutto il manifesto
di “Noi” è frutto di una lavoro di gruppo dove ogni singolo ha apportato un
proprio contributo.
c) La propaganda. Quella di “Uniti” è
stata nel solco della tradizione: incontri, cene, point elettorale, presenza al
centro commerciale, ma soprattutto l’intervento massiccio dell’Amministrazione
Comunale a loro sostegno (Benvenuto Vermentino, distributori di acqua,
sistemazione strade, presentazione progetti, ecc.). Una cosa indegna per come è
stata “piegata” l’Amministrazione Comunale alle esigenze del candidato sindaco
Montebello!!! La propaganda di “Noi” invece è stata ricca sia nella
proposizione di tematiche che negli strumenti utilizzati (depliant o volantini o
profili su facebook da parte di ciascun candidato, incontri, filmati, foto, elaborati,
ecc.), ma anche articolata nei mezzi (2 blog, 1 pagina e 2 profili su facebook,
volantini, depliant, ecc.), variegata nelle forme (testi brevi o lunghi) e
fantasiosa nella grafica e nei colori utilizzati. Dunque, “la fantasia al
potere” con la forza della critica pungente, ma con la novità di una proposta
politica di cambiamento e di innovazione.
d) La proposta programmatica. Su questo
campo le differenze sono enormi pur nella apparente condivisione di alcune
tematiche. Per esempio, la partecipazione per “Noi” è intesa come “modo” di
governo e incide su tutto: dal singolo procedimento, al bilancio, ai Consigli
di Frazione, ecc. Per “Uniti” è solo un “contentino” per dare l’impressione di recuperare
un rapporto con la gente dopo aver ammesso di “essersi chiusi nel Palazzo”. Ma
soprattutto è nella gestione del territorio che si riscontrano le differenze
più marcate: “Uniti” non va oltre a generiche e superficiali dichiarazioni di
valorizzazione del territorio, ma in realtà l’eredità amministrativa vede la costruzione
della “Castelnuovo 3”, cioè strade e urbanizzazione di nuove aree agricole. “Noi”
vuole lo stop al consumo ingiustificato di territorio, si oppone alla “Castelnuovo
3”, pone al centro del proprio programma la tutela e la valorizzazione di tutto
ciò che c’è a Castelnuovo: i Borghi, i manufatti, le tradizioni, i prodotti,
ecc. in un unitario progetto di
marketing territoriale. Insomma, una differenza sostanziale e profonda pur
nella condivisione della tematica generale.
e) Collocazione politica. “Uniti” si
definisce una coalizione di centro-sinistra e arbitrariamente ha definito la
lista avversaria come espressione del “centro-destra” e/o del “grillismo”. “Noi”
al contrario si definisce un gruppo di persone che pur avendo idee,
appartenenze politiche e culturali diverse non hanno contratto accordi né sono
espressione diretta di partiti. “Noi” si definisce una lista civica e dichiara
di adottare un programma di “buonsenso” politico, fuori dallo schematismo
vecchio e logoro di appartenenza al centro-sinistra o al “centro-destra”. “Noi”
è fuori da queste logiche partitocratiche. Questa condizione di svincolo da
logiche di appartenenza “partitica” ci concede il privilegio di avere “le mani
libere” e ciò si vedrà per esempio nella gestione delle problematiche del gruppo
Acam e nella gestione della problematica relativa alla raccolta differenziata.
Dunque anche su questa tematica le differenze sono notevoli.
Insomma,
da questa breve riflessione emerge in tutta evidenza come la proposta politica
e programmatica e organizzativa di “NOI PER CASTELNUOVO” sia estremamente innovativa,
di rottura rispetto al passato e come possa rappresentare una effettiva
speranza di cambiamento alla guida del Comune, quale condizione per il suo
rinnovamento indispensabile per l’avvio di un rinascimento castelnovese.
Euro
Mazzi
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