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sabato 24 maggio 2014

Intervista a EURO MAZZI candidato a sindaco della lista NOI PER CASTELNUOVO

D. Quali sono i Punti chiave del programma?

Rispondo in sinesi: a) La partecipazione come modo di governo. b) Si può “fare di più con meno”, cioè il tema fondamentale sono le risorse e come vanno utilizzate per raggiungere gli obiettivi. c) “Dopo i sogni sulla grande Luni, torniamo alla realtà castelnovese” che potrebbe apparire come un accontentarsi del nostro piccolo, in realtà è esattamente l’opposto. Si tratta di ripartire da ciò che abbiamo (ambiente, paesaggio, territorio, tradizioni, cultura, prodotti tipici, enogastronomia), valorizzarle e inserirle in un progetto di marketing territoriale e su questo costruire opportunità di lavoro e di sviluppo “sostenibile”.

D. Quale saranno le prime decisioni in caso di vittoria alle elezioni del 25 maggio?

Poiché non abbiamo partiti alle nostre “spalle” non abbiamo da spartire “poltrone” e quindi comunicheremo subito la composizione della Giunta formata solo da 2 assessori, con il risparmio delle 2 indennità (pari a circa € 30.000) daremo immediatamente vita ad un fondo per la cultura con obiettivi specifici. Verranno poi conferite le deleghe a tutti i consigliere e stabilite le rotazioni degli stessi alla carica di assessore. Poi verrà fissato il crono-programma per il primo anno: si inizierà con la revisione dei regolamenti della partecipazione (consigli di frazione, consulte, referendum, petizioni, ecc.). Contestualmente revisioneremo il bilancio per recuperare risorse da destinare alla riorganizzazione del Comune che attualmente versa in una grave situazione, poiché in questi ultimi anni è prevalsa la logica dei “sogni” irrealizzabili (la fusione) che ha prodotto solo macerie che ora bisogna rimuovere. Quindi, i primi interventi riguarderanno sia l’organizzazione comunale (gestione uffici, orari, locali, sistema informatico, nuove procedure di lavoro) che soprattutto il personale che va rimotivato anche attraverso corsi di formazione per adeguarlo a nuove metodologie di lavoro e all’utilizzo dei sistemi informatici e delle procedure, ma anche con adeguati incentivi salariali legati al raggiungimento degli obiettivi posti. In poche parole: mettere ordine e far funzionare bene e in modo efficiente ed efficace la macchina comunale. Sotto questo profilo, abbiamo le conoscenze,  le competenze e le esperienze necessarie per raggiungere entro un anno tale obiettivo. Infine aggiorneremo il Puc entro un anno, sulla base dei seguenti criteri: valorizzazione della destinazione agricola e dell’allevamento, incentivi al recupero dei manufatti a fini agri-turistici e ricreativi, tutela dei borghi (Centro Storico, Vallecchia, Caprignano e Marciano) quali centri propulsori delle attività culturali, sportive, culturali, agri-turistiche e ricettive del Comune. Cioè uno “sviluppo produttivo” è possibile se si parte da ciò che abbiamo realmente, è un lascito delle generazioni passate che va apprezzato, valorizzato e reso produttivo affinché su questo si possa costruire una opportunità per le future generazioni.

D. In cosa Vi differenziate dall’altra lista?

In tutto. Si tratta di una impostazione completamente opposta: noi siamo espressione dell’impegno di un gruppo di persone, loro sono un raggruppamento di partiti. Per noi la partecipazione è un modo di governare, per Montebello è solo uno slogan poiché è stato diretto responsabile dell’affossamento in questi cinque anni dei Consigli di Frazione, delle petizioni e delle istanze popolari. Noi siamo per lo stop al consumo del territorio, loro per la cementificazione delle aree agricole sottoferrovia, cioè Favini e Montebello sono per la costruzione della “Castelnuovo 3”. Montebello è filo sarzanese, noi abbiamo difeso e mantenuto il Comune di Castelnuovo con il NO alla fusione con Ortonovo, ma ora intendiamo mantenerlo autonomo dall’ingerenza sarzanese.

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