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giovedì 22 maggio 2014

DOPO I SOGNI SULLA GRANDE LUNI, TORNIAMO ALLA REALTÀ CASTELNOVESE: una proposta di sviluppo sostenibile e partecipato.

Questo slogan potrebbe apparire come un accontentarsi, come un rinchiudersi nel nostro piccolo comune … in realtà è esattamente l’opposto. 
Il nostro territorio ha unicità paesaggistica, ha storia e identità che può essere raccontata agli altri e in questo modo il territorio può attrarre così attenzione e interesse; tale attrazione può diventare anche una risorsa per uno sviluppo economico e sociale assai interessante; quindi, è un punto di partenza per una sua rinascita e valorizzazione.

Ripartire da ciò che effettivamente abbiamo (ambiente, paesaggio, territorio, tradizioni, cultura, prodotti tipici, enogastronomia); si tratta di prenderne coscienza e di valorizzarlo tutto nel suo insieme, inserendolo in un progetto di marketing territoriale e su questo costruire opportunità anche di lavoro e di sviluppo “sostenibile”.
Lo sviluppo del nostro territorio può portare con sé maggiore autonomia e impatti positivi su altri fattori locali, quali la cultura, l’ambiente e più in genere la qualità della vita.
Natura e cultura, paesaggio ed esperienza, prodotti e tradizioni rimangono, infatti, ancora tra le primarie motivazioni per intraprendere un viaggio e stazionare in una località.
La valorizzazione in chiave produttiva agri-turistica-culturale del patrimonio identitario del nostro territorio può effettivamente innescare un meccanismo virtuoso il cui fine è l’accrescimento del benessere generale, che deve essere inteso come “stare bene”, quindi non solo come tornaconto puramente economico.
Occorre quindi attivare un circolo virtuoso di valorizzazione delle risorse e delle attività locali quale condizione di un processo di sviluppo basato sull’ambiente, sulla tutela del paesaggio e di tutto il patrimonio presente nel territorio, con ricadute: sociali (se l’area è più attrattiva per i turisti, sta “meglio” anche la comunità locale); culturali (una maggiore apertura culturale; recupero delle tradizioni locali; marchi di qualità; tutela risorse artistiche e culturali); economici (nuove attività e produzioni con maggiori opportunità di lavoro soprattutto per i giovani; aumento del reddito e della capacità di spesa dei residenti).
Il nostro territorio non può, però, essere aperto al turismo di massa, ma solo a quello legato alle nostre peculiarità ambientali.
Non si può però prescindere da una coerenza tra gli strumenti e gli obiettivi; e gli obiettivi devono essere condivisi. Senza una reale partecipazione della popolazione non si può innescare uno sviluppo effettivo, duraturo e ampiamente coinvolgente: dunque uno sviluppo sostenibile e partecipato

Quindi territorio e partecipazione sono un binomio inscindibile e rappresentano la sostanza del nostro programma.

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